Secondo parere: The Fury of Firestorm 1 di Gail Simone & Ethan Van Sciver
Pubblicato il 27 Ottobre 2011 alle 00:00
The Fury of Firestorm #1 ospita uno dei personaggi cardine di Brightest Day quel Firestorm che qui viene rebootato in maniera radicale ma con risultati non proprio incoraggianti.
The fury of Firestorm: The Nuclear Men n. 1
Autori: Ethan Van Sciver (Testi e copertina); Gail Simone (Testi); Yildiray Cinar (Disegni); Brian Buccellato (Colori); Hi-Fi (Copertina).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 28 settembre 2011 (USA)
Che peccato! È l’esclamazione che verrà naturale dopo aver finito The Fury of Firestorm #1…sì perché mi aspettavo un inizio ben diverso per un personaggio che aveva beneficiato del trattamento-Johns su Brightest Day, di quella caratterizzazione rimane ahimé ben poco…
Gail Simone e Ethan Van Sciver, qui nelle inedite vestiti di sceneggiatore, ci presentano un personaggio completamente rebootato, la narrazione parte ad Istanbul con una famiglia in ostaggio di un gruppo di mercenari alla ricerca di un artefatto lasciato in custodia da un misterioso professore. Ci spostiamo quindi in una tipica high school americana dove conosciamo i nostri due protagonisti Jason Rusch, ragazzo di colore introverso e dedito allo studio e al giornale della scuola, e l’atletico e spaccone Ronnie Raymond mentre la narrazione si sposta nuovamente, questa volta siamo a Ginevra, e il gruppo di mercenari ha preso in ostaggio il Dr. Dupin per farsi rivelare l’ubicazione del sopracitato artefatto, una bottiglia magnetica contenente alcune particelle definite “particelle di Dio” ovvero quarks capaci di mutare la materia, capiamo subito che l’ubicazione della bottiglia è la scuola di Jason e Ronnie…Jason è il custode di questa bottiglia e decide così di utilizzarla dopo che il gruppo di mercenari ha iniziato il proprio attacco alla scuola ma il risultato dell’utilizzo della bottiglia ha effetti imprevisti trasformando non solo Jason ma anche Ronnie ed in ultima istanza facendo unire i due in una mostruosa creatura dal nome Fury.
Questo TFOF #1 è per me completamente fuori bersaglio: la trama è sin troppo lineare ma lascia troppi vuoti, perché Jason ha in custodia la bottiglia e perché uno studente delle superiori conosce così bene la fisica quantistica ed i rischi nell’esporsi a quella che è la “matrice” di Firestorm?, le nuove caratterizzazioni di Jason e Ronnie sono pallide imitazioni del dualismo con cui Johns aveva gestito i due protagonisti inoltre i momenti a-là-Simone sono parecchio sottotono e di dubbio gusto come il parallelismo fra l’arcigno padre di Jason e la madre-single-bianca di Ronnie e non riescono nel loro intento di mostrare quanto i due protagonisti siano distanti anni luce l’uno dall’altro.
Dialoghi piatti che servono a ben poco se non alla zuffa da liceali che è il preludio al cliffhanger finale confuso in cui Fury è pallida imitazione della Lanterna Nera DeathStorm…
Parte grafica anch’essa sottotono: Yldiray Cinar è sottotono e irriconoscibile sia nel disegno che nella composizione delle tavole e nello story-telling, neppure i colori di Brian Buccellato riescono a risollevare il risultato finale…
The Fury of Firestorm #1 è un albo che sconsiglio sia ai nuovi lettori che troveranno personaggi appena abbozzati ed una storia confusa che non invoglia all’acquisto dell’eventuale #2 sia ai vecchi lettori che rimarranno terribilmente delusi dal reboot operato sul personaggio.
Una occasione sprecata clamorosamente, in rete circolano già le prime voci di un Johns infuriato dell’operato della Simone e di Van Sciver tanto da spingere per l’estromissione proprio della Simone dal progetto e la nomina di un nuovo team creativo…tutte voci di corridoio attendiamo conferme…