Polly e i Pirati: Recensione

Pubblicato il 20 Novembre 2011 alle 09:17

Ted Naifeh, già autore del ciclo di Courtney Crumrin (da noi presentato sempre da ReNoir), e noto per la sua predilezione per le atmosfere spettrali e con quel tocco di magia che non guasta (edito in America dalla Oni Press), ci propone un’incursione nelle storie di bucanieri con questo suo, quanto mai esplicito, Polly e i Pirati

Polly e i Pirati

Autore: Ted Naifeh.
Casa editrice: ReNoir.
Provenienza: Stati Uniti.
Prezzo: 10,00 Euro.
Note: 178 pagine, b/n con toni di grigio, brossurato con bandelle.

Protagonista in questo caso la giovanissima Polly-Ann Pringle, studentessa nella scuola di buone maniera di St. Helvetia, in una San Francisco alternativa di un paio di secoli fa.

Convinta di aver perso la madre, una splendida nobildonna, al momento del parto, la giovane Polly scoprirà invece ben presto che è figlia della famosissima piratessa Meg Malloy, Regina dei Pirati ormai scomparsa da anni; rapita direttamente nel suo letto (e con esso trasportata su una nave pirata!), verrà a conoscenza della vecchia ciurma della madre, ancora alla ricerca di (manco a dirlo), un certo tesoro la cui mappa però è andata perduta.

Ne seguiranno una serie di frizzanti (dis)avventure, che vedranno la giovane Polly catapultata da un istituto di buone maniere in mezzo alla schiuma dei sette mari (ma senza esagerare, i toni rimangono pur sempre adatti a un pubblico di giovanissimi), presa tra il Principe dei Pirati, alla caccia del medesimo tesoro, e la marina dell’Imperatore; la storia fila via che è un piacere, riserva colpi di scena in continuazione, trovate molto gustose e originali, personaggi ottimamente caratterizzati e un uso del bianco e nero con toni di grigio che dona alla narrazione quel tono fiabesco e dark veramente appropriati.

Deliziosa e godibile, cattura il lettore quasi per incanto e con toni molto pacati e un buon ritmo lo accompagna con soddisfazione per tutto lo svolgimento, che arriva comunque ad una conclusione compiuta pur lasciando un piccolo spiraglio per un eventuale seguito; e alla fine l’unica delusione potrebbe derivare proprio da questo, visto che nuove avventure di Polly pare non siano nei programmi dell’autore, almeno per il prossimo futuro.

Ottima come nei suoi standard l’edizione ReNoir, sia per scelta dei materiali che per resa di stampa veramente ottima; peccato semmai per i redazionali ridotti a una stringata biografia dell’autore nel risvolto di una bandella e poche righe di presentazione in quarta di copertina.

Voto: 7 e ½

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