L’universo Marvel contro il Punisher: recensione
Pubblicato il 1 Novembre 2011 alle 11:31
I supereroi Marvel sono diventati dei famelici esseri primitivi. Frank Castle è ormai l’ultima speranza dell’umanità ! Una storia avvincente e dalle tinte horror, sulla scia del successo dei Marvel Zombi
L’UNIVERSO MARVEL CONTRO IL PUNISHER
Autori: Jonathan Maberry, Goran Parlov
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: 4,30 euro
Anno di pubblicazione in Italia: 2011
Soffermandosi solo sul titolo di questa miniserie si potrebbe pensare che ci troviamo davanti all’ennesima storia inutile e fracassona, buona solo come pretesto per vedere il vecchio Frank Castle, alias il Punitore, menare le mani o scaricare caricatori addosso ai supereroi Marvel….
In realtà non è così. Questa storia parte da un’idea piuttosto semplice quanto azzeccata: immaginiamo un mondo popolato solo da esseri regrediti allo stato primitivo a causa di un virus, supereroi compresi, e Frank Castle è l’unico eroe ancora non infetto. La sua missione quindi non sarà più quella di far fuori i criminali, ma piuttosto tutti gli infettati e sopravvivere in una città ormai desolata e preda di queste tribù di feroci cannibali.
Solo quando incapperà per puro caso in un prete e un bambino ancora sopravvissuti e non infetti, Frank si renderà conto di non essere più solo e che ci sono altre persone come loro da salvare. Questo cambierà radicalmente la sua missione e il suo modo di pensare e di agire, costringendolo di fatto ad assumere un ruolo che non gli appartiene e che non ha mai voluto: quello dell’eroe e del salvatore. Ma siamo sicuri che riuscirà a portare a termine fino in fondo il suo compito ? Alla fine sarà l’eroe o l’assassino a prevalere ???
L’abile scrittore Jonathan Maberry, specializzato nel genere horror e adesso attivo anche nei comics, ci regala una trama avvincente e incalzante, che ti trascina nel suo vortice di sangue e distruzione dall’inizio alla fine, senza cadere nel tranello delle storie corali, dove la moltitudine di personaggi presenti fa sì che non ci sia spazio per l’introspezione e la caratterizzazione degli stessi.
Qui infatti compaiono quasi tutti i supereroi Marvel e anche molti supercriminali, ma la maggior parte di loro si limita a fare da contorno alla trama, che è quasi tutta concentrata sul granitico Frank Castle, antieroe per eccellenza e ora più che mai votato allo sterminio di massa ! Maberry è molto bravo nel descrivere la sua frustrazione e la sua rabbia nei confronti del mondo e di tutti i malvagi, a partire da coloro che anni fa gli tolsero la famiglia e di fatto anche la sua vita. Non è un caso che nel suo cammino incroci proprio un sacerdote, simbolo di quell’umanità e di quella fede che ormai ha perso da tempo….
Gli unici altri personaggi che hanno una rilevanza maggiore nella storia sono Spider-Man e Deadpool, oltre al rivale Kingpin. Se il mercenario chiacchierone si limita anche qui solo alla parte del buffone che ritorna sempre in vita, il Tessiragnatele invece ha un’importanza cruciale in quanto “paziente zero”, ovvero il primo eroe ad aver manifestato gli effetti del virus e anche uno dei pochi ad aver mantenuto un barlume d’intelligenza. Ecco perché diventerà per Castle il bersaglio numero uno da colpire, ma sarà anche colui che darà una svolta inaspettata alla sua vita…
Non c’è dubbio che questa miniserie sia stata ideata anche sulla scia del grande successo della serie Marvel Zombi, anche se è giusto sottolineare che in questo caso i supereroi Marvel non sono dei veri e propri zombi, bensì degli esseri semplicemente primitivi, regrediti sia nel modo di pensare che di agire.
Non mancano poi elementi e citazioni del cinema di genere, a partire dai classici film di Romero fino a 28 giorni dopo e Io sono leggenda, il tutto abilmente mixato e “shakerato” coi fumetti Marvel e del Punisher in particolare. Ottimi anche i disegni di Goran Parlov, dal tratto veloce ed essenziale, che grazie anche alla colorazione fredda e basilare di Lee Loughridge riesce a catapultarti alla perfezione nell’atmosfera angosciante e disperata della storia, con quel tocco un po’ underground che non guasta mai….
Un piccolo gioiello, sicuramente da recuperare.
Voto: 7