Alien vs Predator – Fire and Stone | Recensione

Pubblicato il 20 Giugno 2017 alle 10:00

Il terzo capitolo della miniserie Fire and Stone propone il duello tra Predators e xenomorfi, oltre a continuare ad approfondire lo scontro fisico ed esistenziale tra uomini e androidi, sollevato all’inizio della miniserie e introdotto dal film Prometheus.

Ho molto apprezzato il taglio e l’intenzione data da Ridley Scott con il film Prometheus, prequel della saga di Alien. Perciò l’idea che un intera miniserie fumettistica potesse essere dedicata a collegare la saga prequel di Alien, quella canonica dello xenomorfo, e quella di Predator non poteva che essere personalmente considerata un invito a nozze. E invece non tutte le ciambelle escono col buco.

Ma andiamo con ordine. La storia di Alien vs Predator- Fire and Stone è in continuità con Prometheus – Fire and Stone, il primo numero della miniserie. Ritroviamo infatti alcuni personaggi che hanno fatto parte della spedizione sul pianeta LV-223 (lo stesso nel quale 130 anni prima si è svolta l’avventura cinematografica del Prometheus di Ridley Scott): c’è il capo della sicurezza Galgo, ma soprattutto ci sono l’astrobiologo Francis Lane e l’androide Elden.

Alien vs Predator – Fire and Stone è soprattutto una lotta a due tra l’umano Francis e l’androide Elden. Quest’ultimo dopo aver ricevuto da parte di Francis l’iniezione dell’accelerante si è trasformato in un essere continuamente mutevole. Elden, accompagnato dagli xenomorfi, è pronto per una resa dei conti con un Francis in fuga ed alla ricerca di una cura per la sua malattia mortale.

Ecco, la storia ruota tutta intorno a questi due personaggi, ed alle motivazioni che spingono l’uno a scontrarsi (o a fuggire) dall’altro. Gli xenomorfi ed i Predator sono sullo sfondo del fumetto, ed in alcuni punti risultano essere una zavorra per l’efficacia della storia.

 Tanto per fare un parallelo il film Alien Covenant, ha cercato di allontanarsi dal piglio puramente esistenzialista di Prometheus, inserendo molti cliché tipici della saga di Alien che non hanno reso ben compatta la pellicola. Lo stesso difetto si può notare anche in questa terzo numero di Fire and Stone, che inoltre aveva un ulteriore peso da sobbarcarsi: inserire in un contesto già non semplice da amalgamare anche gli alieni Yautja della saga di Predator.

Ed in Alien vs Predator – Fire and Stone lo scontro tra xenomorfi e Yautja è solo un contorno superficiale all’interno di una battaglia molto più complessa tra l’umano Francis e l’androide Elden. L’amalgama tra il piglio filosofico di Prometheus e quello ammazza-tutto di Alien vs Predator non riesce al meglio. Tanto che ad un certo punto del fumetto ci troviamo nel mezzo di una scena action di ammazzamenti tra xenomorfi e predator, inframmezzata  da una serie di botta e risposta sul senso della vita tra Francis ed Elden. Una cosa un po’ straniante.

La storia è sicuramente più godibile e comprensibile per chi ha letto Prometheus – Fire and Stone, a differenza di chi si è approcciato solo a questo terzo capitolo della miniserie. La sceneggiatura di Christopher Sebela risente dell’obbligo di amalgamare concetti e personaggi di saghe simili ma con approcci diversi, come Prometheus, Alien e Predator, anche se mostra una certa qualità in alcuni scambi di battute tra i due protagonisti.

Il finale è un po’ straniante e grottesco. Il culmine della battaglia fisica ed esistenziale tra Francis ed Elden  è inserito all’interno di uno scontro tra mostri inediti per le saghe di Alien e Predator, degno dei film kaiju giapponesi (anche se qui le dimensioni dei mostri sono in versione molto più normal size rispetto ai vari Godzilla vs King Kong).

I disegni ed i colori di Ariel Olivetti sono ottimi nella rappresentazione degli xenomorfi e dei predator, ma si dimostrano un po’ meno brillanti nel tratteggiare le espressioni degli esseri umani (che per la verità non sono molti).

Insomma, questo terzo numero di Fire and Stone dimostra una certa difficoltà nel riuscire ad amalgamare in maniera veramente efficace così tanti franchise (Alien, Predator, e Prometheus), ma è un passo in più suggestivo verso gli ultimi due numeri della miniserie.

In generale la miniserie Fire and Stone si sta prefiggendo  l’obiettivo ambizioso di unire diversi franchise dando loro una coerenza, un’amalgama ed una qualità di alto livello. Un obiettivo sicuramente non semplice, viste le differenze di approccio di queste saghe.

Alien vs Predator – Fire and Stone non è un capitolo riuscitissimo, ma nell’ottica generale della miniserie riesce a creare curiosità in vista dei due capitoli finali Predator e Predator Omega. Soprattutto il fatto di capire come Predator possa essere inserito nell’ottica di questa nuova visione esistenzialista proposta dalla saga di Prometheus, vale sicuramente per gli appassionati la lettura di ogni singolo capitolo della miniserie.

 

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