Secondo parere: Aquaman 1 di Geoff Johns
Pubblicato il 18 Ottobre 2011 alle 00:00
L’attesissimo #1 di Aquaman è qui! E l’accoppiata Johns/Reis non delude!
Aquaman n. 1
Autori: Geoff Johns (Testi); Ivan Reis (Disegni); Joe Prado (chine); Rod Reis (colori).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 28 settembre 2011 (USA)
È indubbio che tutti i personaggi coinvolti da Johns in Brightest Day abbiano visto le loro “quotazioni” alzarsi dopo il trattamento del factotum di casa-DC, fra questi vi è senz’altro un personaggio come Aquaman la cui serie regolare era una delle più attese fra le 52 visto anche il team creativo coinvolto composto proprio dallo stesso Geoff Johns e da Ivan Reis.
Aquaman…sicuramente uno dei personaggi più bistrattati del comic-dom, e difficili da trattare diciamocelo, le continue parodie sul personaggio che ne accentuavano proprio le caratteristiche marine o la sua disastrosa gestione della JLA post-Crisi di cui ne era il capo insomma Aquaman aveva vissuto nel corso della sua storia un lento declino fino a farlo diventare di fatto un personaggio di seconda, terza fascia o addirittura a farlo sparire per lunghi periodi dal DCU.
Johns ha quindi l’onere e l’onore di ridare a questo personaggio il palcoscenico meritato e come detto da lui stesso più volte dimostrare che Aquaman è e può essere un personaggio “cool”.
Iniziamo però col dire che Johns per portare a termine la sua missione usa delle armi non convenzionali tutto l’albo infatti è pervaso dalla scarsa considerazione che le persone hanno di Aquaman un po’ come quando pensate di essere ultrafighi uscite di casa e non vi accorgete di avere la patta dei pantaloni aperta ecco non riesco a trovare metafora migliore…esempio: non basta sventare una rapina a colpi di tridente facendo letteralmente cappottare il furgone portavalori in fuga, il poliziotto di turno si avvicinerà e chiederà ad Aquaman se sta bene o se ha bisogno di un bicchiere d’acqua!
Così come la scena successiva nel diner in cui il nostro protagonista chiede facendo scandalizzare gli avventori un piatto di fish & chips scatenando le proteste di qualcuno che candidamente gli faceva notare che il re dei mari non dovrebbe mangiare del pesce.
Forse è proprio la discussione nel diner con uno scapestrato blogger ad essere il cuore dell’albo ovvero quando Johns non solo fa un excursus sulle sue origini, di cui beneficeranno senz’altro i nuovi lettori, ma ci da la “sua” versione di Aquaman cioè quella di outsider diviso fra due mondi e denigrato da entrambi, eroe pronto ad esplodere in tutta la sua potenza se solo gliene fosse concessa l’opportunità.
Come sua consuetudine Ivan Reis, da sempre uno degli artisti preferiti di Johns, fa un lavoro superbo: le sue scene d’azione sono vive grazie ad una cineticità e a delle inquadrature semplici ma efficaci, luci ed ombre ben dosate, costruzione delle tavole mai invadenti arricchiscono le semplici scene di “dialogo”. Forse un pelino calante nelle ultime due, tre pagine ma vado a cercare il pelo nell’uovo…
Aquaman è un ottimo #1 sia per nuovi che vecchi lettori, si re-introduce il personaggio alla maniera che solo Johns sa e deve fare con il giusto ritmo che è senz’altro meno hollywoodiano di quanto fatto sulla JLA ma non per questo meno efficace. Sono curioso allora di vedere qual è l’affresco complessivo che l’autore ha in mente vista l’introduzione del nuovo villain e se ripescherà qualche trama di Brightest Day di cui però in questo primo numero non si fa accenno.