Recensione – American Gods 1×07: “A Prayer for Mad Sweeney”

Pubblicato il 15 Giugno 2017 alle 15:00

“Oh, bella fanciulla. Tu non appartieni a questo posto.”

Appena prima del finale di stagione che andrà in onda la prossima settimana, American Gods ci regala il suo episodio più toccante, raccontandoci la storia dell’arrivo in America di Mad Sweeney.

La serie era iniziata focalizzandosi molto sul viaggio di Shadow e Mr. Wednesday, ma col passare delle settimane Bryan Fuller e Michael Green hanno voluto allargare il loro campo di gioco per seguire un altro viaggio, quello di Laura Moon e il buffo (e volgarissimo) leprecauno Mad Sweeney.

A Prayer for Mad Sweeney è l’apoteosi di questa nuova strada intrapresa dagli showrunner, dato che per la sua intera durata lasciata da parte il protagonista principale (che non apparirà neanche in una scena) per concentrarsi esclusivamente su Laura e Mad: nel presente assistiamo al proseguimento del loro viaggio, che riserverà più di una sorpresa sia ai personaggi che agli spettatori; i flashback dell’episodio sono invece costituiti da un lungo racconto della serie “L’Arrivo in America”, narrato niente meno che da Anubis.

Nel racconto scopriamo vita e morte di Essie MacGowan (interpretata sempre da Emily Browning), una giovane irlandese che attraverso il suo peregrinare e soprattutto la sua incrollabile fede nella magia e nelle favole riuscirà a portare in America i leprecauni. Uno di loro, in particolare.

Ci sarà da vedere, in retrospettiva, se sarà valsa la pena prendersi la penultima ora della stagione per questa lunga digressione, che ha completamente ignorato la storyline principale per concentrarsi solo su personaggi secondari. Arrivati ai titoli di coda è facile presumere che il leprecauno dalla lingua lunga avrà un ruolo fondamentale da giocare nel finale, ma queste sono supposizioni e dovremo aspettare la settimana prossima per averne la conferma.

Fattosta, però, che A Prayer For Mad Sweeney è indiscutibilmente un episodio a se stante coinvolgente e riuscitissimo: ci si appassiona alla vicenda di Essie con la stessa facilità che serve a Mad per far apparire una moneta d’oro, e spiega brillantemente quanto la magia (così come gli dei) sia legata agli uomini e alla loro fede.

Inoltre, è una vera soddisfazione vedere finalmente questi personaggi fare qualcosa di vero, piuttosto che essere costretti ancora una volta ad ascoltare i loro continui battibecchi. E scoprire che la morte di Laura è stata causata da Mad per ordine di Wednesday è stato terribile tanto quanto è stato dolce e commovente vedere Mad riportare Laura in vita, restituendole la moneta.

Avrebbe potuto prenderla e farla finita lì, e invece i sensi di colpa hanno avuto la meglio sul suo egoismo. Il fatto che i due siano molto più legati di quanto fosse lecito presupporre, accende una nuova luce sul perché del loro viaggio: non si tratta di una forzatura di sceneggiatura per creare dinamiche inedite per i due personaggi, ma forse è solo un altro compito che Wednesday ha affidato al leprecauno. Che adesso potrebbe aver deciso di disubbidire.

Staremo a vedere nell’ultimo episodio, la prossima settimana. Nel frattempo, diffidate dei corvi!

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