Astonishing Spider-Man & Wolverine 1-3: recensione
Pubblicato il 28 Ottobre 2011 alle 12:00
Jason Aaron e Adam Kubert mandano Spider-Man e Wolverine a spasso nel tempo. Tanta azione, ironia, ma poca originalità. Si sentiva davvero il bisogno di questa miniserie ?!
ASTONISHING SPIDER-MAN & WOLVERINE nn.1-3
Autori: Jason Aaron, Adam Kubert Casa editrice: Panini ComicsProvenienza: Stati Uniti
Prezzo: 3,00 euro cad. Anno di pubblicazione in Italia: 2011
Che questa miniserie sia una mera operazione commerciale è abbastanza palese. Prendi due nomi di punta del comicdom americano come Jason Aaron e Adam Kubert, poi due dei personaggi più amati della Marvel come Spider-Man e Wolverine e il gioco è fatto. Le vendite sono assicurate…
Leggendo la storia, infatti, si capisce altrettanto bene che non c’è una grande ispirazione di fondo, bensì il classico e abusato escamotage del viaggio nel tempo, perfetto per infilare azione, colpi di scena e versioni alternative a go-go, anche se tutto sa ampiamente di già visto. Per quest’anno, infatti, i salti temporali di Bruce Wayne erano già più che sufficienti, senza bisogno che rincarassero la dose alla Marvel….
Aaron comunque non è un cattivo scrittore e quindi ha puntato molto sull’ironia e sul prendersi poco sul serio, oltre che sull’azione frenetica e rocambolesca tipica di questo genere di avventure. Non manca anche una piccola stoccata nei confronti degli ormai onnipresenti reality show, sempre più avidi di drammi e sentimenti da buttare in pasto ai telespettatori, pur di guadagnare qualche punto di share. In questo caso la televisione spazzatura è rappresentata dal grasso e disgustoso alieno Mojo, creatore di show televisivi interplanetari , che deciderà di spedire Spidey e Wolverine a spasso nel tempo per compiacere il suo affezionato pubblico.
Benchè sia comunque divertente vedere i due eroi barcamenarsi nell’era preistorica o con le loro controparti del passato, questo non colma la mancanza di idee e soprattutto di originalità, se non per qualche raro elemento, come il Dr. Destino trasformato in un enorme pianeta vivente. E anche il rapporto di amore/odio che c’è tra i due protagonisti, benché efficace e divertente, alla fine non è altro che il collaudatissimo giochino della “coppia che scoppia”, visto anche in innumerevoli film, dove c’è il tipo burbero e sempre ingrugnito ( Wolverine ) insieme al buffone dalla parlantina sciolta ( Spider-Man ).
Insomma, lo scrittore è voluto andare sul sicuro utilizzando schemi e personaggi già ampiamente collaudati, senza avere il coraggio di rischiare un po’ e regalarci un’avventura più intensa e interessante nelle dinamiche, sprecando oltretutto trovate potenzialmente valide come quella di Logan che acquisisce i poteri della Fenice Nera !
Adam Kubert invece si conferma un abile artista, dinamico e convincente soprattutto nelle scene di più ampio respiro, raggiungendo il culmine della sua arte in una tripla (!) splash page. In alcune tavole, però, specie verso la fine, si nota un tratto più frettoloso e abbozzato, probabilmente dovuto ai soliti problemi di scadenze.
In conclusione, se siete dei fan sfegatati di Spider-Man e Wolverine e amate storie piene d’azione e viaggi nel tempo, comprate questa miniserie. Altrimenti, lasciatela pure lì dove l’avete trovata….
Voto: 5,5