Nine Stones 1 di Sara Spano – Editoriale Cosmo | Recensione

Pubblicato il 12 Giugno 2017 alle 10:00

Grazie ad Editoriale Cosmo arriva in formato cartaceo uno dei progetti più ambiziosi del panorama fumettistico italiano.

Alistair Jacobi è il figlio del boss di una organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga. Ormai diciannovenne il padre ha previsto per lui un apprendistato sotto la guida di Christopher, una ragazzo poco più grande di lui, presso il supermercato che in realtà è la copertura ideale per lo smistamento delle dosi che vengono consegnate a domicilio.

Quando però una consegna rischia di finire male con l’aggressione a mano armata ai danni di Alistair, o Allie se preferite, Christopher viene ferito e i due si ritrovano a condividere un momento di intimità che sfocia in una torrida passione.

L’amore, l’attrazione e la necessità di evasione dai ruoli imposti sono il cardine di Nine Stones ma a differenza di altre storie qui il tutto viene raccontato in maniera estremamente dinamica grazie all’ottima caratterizzazione dei due protagonisti.

La Spano si concede una lunga fase “preparatoria” in cui presenta i personaggi per poi rovesciarne i ruoli e denudarli in senso più psicologico che fisico: l’ingenuità di Allie diventa ossessione mentre l’ostentazione di sicurezza di Christopher diventa fragilità.

Per rappresentare questo rovesciamento l’autrice si aiuta dapprima con un background spietato come quello della criminalità che amplifica il senso di oppressione e rigidità e poi con una puntatina nell’horror, soprattutto per il personaggio di Allie, per rappresentare il senso di estraneità.

Impossibile non notare anche le influenze del genere yaoi – con l’esplicita scena di sesso fra i due protagonisti – che fa aumentare improvvisamente il tasso di adrenalina nel plot e che lo fa sterzare bruscamente verso un realismo vibrante.

La scena di sesso inoltre funge da ideale spartiacque fra la prima parte del volume, come abbiamo detto molto preparatoria, e la seconda dove i due protagonisti si confrontano e dove l’autrice davvero mette la proverbiale marcia in più ed in cui una nuova scena di intimità fra i due ragazzi è impreziosita da un fittissimo scambio di battute che crea una intricata trama di speranze, timori e progetti irrealizzabili.

E’ proprio questo ultimo capitolo che la Spano si supera attingendo a quel neo-realismo sempre in voga nelle opere provenienti dal nostro paese, ma troppo spesso banalizzato, grazie ad un “lirismo quotidiano” ed una sincerità che lo accosta per certi versi alcune parti del film premio Oscar Moonlight.

Per quello che concerne la parte grafica l’autrice sassarese unisce un tratto ispirato al fumetto nipponico con una costruzione della tavola di chiaro stampo occidentale che rende la lettura scorrevole unita all’uso di primi piani che focalizzano molto bene l’attenzione del lettore sui personaggi e sui loro stati d’animo. Da segnalare anche l’ottimo uso del colore con una paletta che predilige i verdi ed i blu più scuri amplificando il senso di “clandestinità” di alcune scene topiche.

Va infine menzionata la cura editoriale della Cosmo: l’idea di portare in edicola una storia come Nine Stones è senza precedenti soprattutto se, pur di mantenere un prezzo accessibile, si opta per il formato bonellide forse l’unico appunto che si potrebbe fare è legato alla carta, porosa, che “smorza” i colori, probabilmente una carta patinata li avrebbe restituiti meglio…magari fra qualche mese i cosmonauti opteranno per una ristampa integrale in volume e potranno utilizzare proprio una carta diversa.

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