ARF! 2017: video intervista a Sara Pichelli – disegnatrice di Ultimate Spider-man
Pubblicato il 29 Maggio 2017 alle 14:41
Qualche piccola anticipazione su Spider-Men II e riflessioni sul lavoro sul personaggio.
Lo scorso weekend all’ARF! 2017 abbiamo incontrato la simpaticissima Sara Pichelli disegnatrice di Ultimate Spider-man ed attualmente al lavoro sulla mini-serie Spider-men II che farà nuovamente incontrare Peter Parker e Miles Morales.
Con Sara abbiamo proprio parlato di questa mini-serie, del suo lavoro su Spider-man e di come il cinema, o meglio i cinecomics, influenzi il lavoro dei disegnatori. In chiusura una battuta scherzosa sulla possibilità di approdare in DC Comics e su quale personaggio le piacerebbe disegnare.
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Amici di MF siamo all’ARF! 2017 e siamo in compagnia di Sara Pichelli, disegnatrice di Ultimate Spider-man, benvenuta Sara!
Ciao!
Sara iniziamo ovviamente con la domanda più scontata: stai lavorando a Spider-Men II, la seconda mini-serie che farà incontrare Peter Parker e Miles Morales, a che punto sono i lavori ma soprattutto puoi darci qualche piccola anticipazione sulla trama?
Sto realizzando il secondo numero, quindi siamo abbastanza all’inizio, e no ovviamente non vi posso dire niente altrimenti mi sparano! Però…si sono incontrati parecchio ormai Peter e Miles da quando non c’è più l’Ultimate Universe, ma questa sarà tutta un’altra trama, particolare…vi divertirete!
Rimaniamo su Miles Morales. Quando hai iniziato a disegnare Ultimate Spider-man ti sei ritrovata a dover rileggere il mito di Spider-man con un nuovo personaggio, con una estrazione completamente diversa da Peter Parker. Quali sono state le difficoltà nell’approcciarti a quell’incarico?
Quando ho capito di che lavoro si trattasse, all’epoca, ho un po’ “panicato”…non era “semplicemente” disegna Spider-man/Peter Parker per cui avevi a disposizione molto materiale da cui farti ispirare. Con Miles invece era un lavoro ex-novo quindi ho dovuto studiare quella cultura, quella etnia – Miles è afro-americano e latino – quindi c’era anche un aspetto visivo molto specifico con un modo di muoversi e di “vivere”. E poi viveva a Brooklyn quindi ho studiato anche il quartiere. Prima di disegnare ho studiato!
Hai lavorato anche su I Guardiani della Galassia, la versione diciamo 2.0, cioè quella di Bendis. Ma la domanda è un po’ più specifica: dopo il successo dei cinecomics quanto è diventato complesso il lavoro del disegnatore il momento in cui bisogna mediare fra l’istanza del personaggio visto al cinema e quella classica dei fumetti, rileggere il look e quanto ha influenzato questo sul lavoro dei disegnatori?
Personalmente ho lavorato su I Guardiani ed è stata l’unica serie che è arrivata al cinema. A livello visivo non è un gran lavoro per il disegnatore perché tendenzialmente sono due universi separati, tendenzialmente vengono tenuti separati ed ogni tanto si incontrano…l’unico problema, non tanto piccolo, è quello della trama che nasce indipendente dal cinema però quando c’è un grande riscontro a livello cinematografico ogni tanto si rischia che il fumetto vada un po’ “troppo dietro” al film. E questo secondo me è togliere qualcosa al fumetto perché il potenziale del fumetto è a costo zero rispetto al cinema. Non è la norma per fortuna ma vorrei che questa cosa sparisse completamente, amo i cinecomics e mi divertono e mi piacciono i fumetti ma separati.
Ultima domanda ed è una domanda un po’ piccante: sei una “donna Marvel”…
Nel senso di meravigliosa?
Sicuramente sì! Ti piacerebbe lavorare per DC Comics ma soprattutto quale personaggio di piacerebbe disegnare per DC?
Allora…chiaramente sarebbe bello lavorare anche per la DC ma perché fermarsi lì? Anche la Image, la Vertigo, Dark Horse…ci sto girando intorno dai.
Io amo i personaggi femminili diciamo un po’ “discutibili” quindi una Harley Quinn sarebbe interessante da trattare soprattutto per la sua labilità mentale.
Ringraziamo Sara Pichelli!
Ciao e grazie a voi!