Ragnarok n. 2 | Recensione

Si conclude un ciclo narrativo di Ragnarok, la spettacolare saga fantasy del grande Walt Simonson! Cosa succederà al Dio del Tuono Thor quando dovrà affrontare il signore dei morti? Lo scoprirete in questa sconvolgente serie IDW tradotta da Editoriale Cosmo!

Tra le serie a stelle e strisce che l’Editoriale Cosmo sta proponendo, spicca Ragnarok, pubblicata da una delle più interessanti etichette indipendenti degli ultimi anni, l’IDW. L’elemento più rilevante è ovviamente rappresentato dal suo autore, Walt Simonson, in pratica uno dei maestri indiscussi dei comics USA. Tra le sue opere, un posto d’onore è occupato dalla memorabile run di Mighty Thor, tuttora considerata una pietra miliare della Marvel.

Per molti, quindi, Simonson è sinonimo di fantasy. Per esempio, non solo Thor ma pure il guerriero Elric creato da Michael Moorcock è finito nelle sue mani. L’Editoriale Cosmo traduce ora una entusiasmante testata il cui nome è tutto un programma: Ragnarok, appunto. In questo secondo albo, che include i nn. 7-12 della collana originale, si conclude un ciclo narrativo. Per il momento, negli States non sono usciti ulteriori episodi.

Ragnarok, in realtà, nasce proprio da un’idea che Simonson aveva avuto per una storia del Dio del Tuono, nonché da una proposta che gli venne fatta dalla Wildstorm, quella cioè di concepire un’avventura sword & sorcery che poi non fu realizzata. Alla fine è nato Ragnarok che ha come personaggio principale Thor.

Non si tratta però della versione Marvel e, come avrete modo di scoprire, questo dio è più cupo e inquietante di quello della Casa delle Idee. La trama si svolge in un mondo chiamato Dusk Lands che è sotto il dominio di Hel dopo il decesso di tutte le divinità di Asgard. Ma il vero dominatore è il terribile Angantyr, divenuto il nuovo signore dei morti. In questi ultimi episodi, Thor, aiutato da un elfo nero e da sua figlia, è deciso a distruggerlo una volta per tutte.

Trattandosi, naturalmente, di una storia di Simonson, abbondano battaglie sanguinose, inseguimenti, demoni del fuoco, rettili giganteschi, mondi paralleli e strane dimensioni; insomma, tutti gli elementi essenziali per una sword & sorcery che si rispetti. Simonson si diverte, facendosi coinvolgere dall’obiettivo di raccontare un’avventura allo stato puro.

Prevale comunque un tono opprimente, pessimista e luttuoso, un senso di fine incombente, appropriato per una serie basata sull’idea della distruzione del mondo, e i testi di Simonson sono profondi, senza però risultare verbosi e pedanti. Dal punto di vista dei disegni, poi,  Ragnarok è spettacolare.

Coloro che già hanno apprezzato il penciler su Mighty Thor o Fantastic Four sanno cosa aspettarsi. Le figure di Simonson sono tozze, enormi e intimidenti. Simonson pone attenzione nei confronti delle ambientazioni oscure e tenebrose e dei paesaggi desolati partoriti dalla sua immaginazione.

Non ci sono concessioni alle leziosità: il suo Thor ha un volto cadaverico, simile a un teschio, ed è lontano anni luce da quello Marvel; i suoi mostri sono ributtanti, a cominciare da un trio di esseri demoniaci e infuocati, e i guerrieri hanno un’aura minacciosa e disumana che non può non catturare l’attenzione del lettore.

Anche nel caso di Ragnarok, Simonson crea le tavole in maniera inventiva, ricorrendo a lay-out mutevoli, alternando inquadrature minuscole ad altre di ampie dimensioni e non mancano le proverbiali onomatopee che debordano dalle vignette. Da tenere d’occhio i colori tenui e quasi impressionisti della bravissima Laura Martin che valorizzano le matite incantate di Walt. Ragnarok è dunque imperdibile e, se volete regalarvi una bella lettura fantasy basata su una interpretazione personale e anticonvenzionale del Dio del Tuono, vi conviene tenere d’occhio i due albi di questa splendida serie. Da provare.