Recensione Fargo 3×04 – “The Narrow Escape Problem”
Pubblicato il 22 Maggio 2017 alle 15:40
Un episodio di passaggio che riporta alle storyline parallele e concatenate di questa terza stagione.
Dopo l’episodio Gloria-centrico, gli autori di Fargo La Serie tornano a sviluppare parallelamente le tre storyline principali della stagione e soprattutto le loro intersecazioni (che è ciò che interessa a Noah Hawley così come ai Coen).
“The Narrow Escape Problem” inizia in puro Fargo style, ma ancora una volta inedito per il telefilm: ad ognuno dei protagonisti della terza stagione viene associato uno strumento dell’orchestra, che durante tutto l’episodio accompagnerà in sottofondo le sue entrate/uscite di scena e i suoi sviluppi. Questo paragone, quasi da fiaba con morale finale, percorre tutta la puntata e rende bene l’idea dell’impianto narrativo in mano agli autori.
Ci viene poi presentato il personaggio di Varga (David Thewlis): già lo avevamo conosciuto, ma viene mostrata al pubblico una sua peculiare caratteristica fino a questo momento sconosciuta. Il suo essere bulimico e ingurgitare qualsiasi cosa per poi ricacciarla fuori inutilizzabile è un tanto bizzarro quanto adatto paragone a ciò che fa alle aziende a cui fornisce prestiti.
Un preludio di ciò che potrebbe accadere all’azienda di Emmit (Ewan McGregor). Così come il suo insinuarsi nella vita di Emmit – e nella sua casa, autoinvitandosi a cena e facendosi conoscere dalla moglie – rivela la sua natura subdola, viscida e serpentesca.
Dal canto suo, Ray viene ancora una volta manipolato da Nikki (Mary Elizabeth Winstead) a sfruttare la ricchezza del gemello: provare a rubare il famoso e prezioso francobollo che a quanto pare gli ha portato via per diritto di eredità – ma la storia potrebbe essere molto diversa – dalla cassetta di sicurezza della banca, o in sua assenza una somma di denaro adeguata. Ma ovviamente le cose non andranno come previsto.
Un nuovo personaggio fa capolino in quest’episodio: la colorita agente Lopez (Olivia Sandoval), un’altra donna in un mondo di uomini della polizia, molto più “aperta” di Gloria riguardo certi argomenti ma che le fa da perfetto contraltare per rivelare qualcosa di più del personaggio di Carrie Coon. Alla fine, Lopez diverrà inaspettatamente un’alleata nel caso a cui sta indagando.
Inoltre il confronto con il “nuovo capo” Moe (Shea Whigham) ricorda moltissimo quelli della prima stagione fra Molly (Allison Tolman) e Bill (Bob Odenkirk): la chiusura mentale e il non volersi complicare troppo la vita e togliere un caso fra quelli da risolvere contro il voler scoprire a tutti i costi la verità, soprattutto se i conti non tornano – e in questo caso con l’aggiunta di un valore personale del caso per Gloria, che però non la fa essere meno professionale.
“The Narrow Escape Problem”è quindi un episodio di passaggio molto utile però a inquadrare i personaggi “di contorno” che servono a far luce sui protagonisti, sui loro vizi e sulle loro virtù, che interessano a Hawley e ai Coen tanto quanto il Fato, per proseguire in questa terza stagione di Fargo La Serie.