I 7 migliori anime firmati Shaft
Pubblicato il 22 Maggio 2017 alle 12:00
Fondata nel 1975 da Hiroshi Wakao, lo studio di animazione Shaft ha iniziato la sua lunga e interessante carriera dal basso, facendo un passo alla volta, fino a diventare il colosso che è oggi.
Agli inizi della propria carriera la Shaft si è occupata della rifinitura delle animazioni prodotte da altre ditte, un ruolo quindi minore e non da protagonisti, successivamente ha ricevuto sempre più commesse per vere e proprie realizzazioni di anime.
A caratterizzare i prodotti dello studio sono le situazioni tipicamente giapponesi presenti negli anime che portano la loro firma e l’utilizzo di cartelloni con testi dalla lunghezza biblica.
Più che sul genere azione/avventura/fantasy, i ragazzi dello studio Shaft si sono concentrati sulla produzione di anime più tranquilli, mettendo in primo piano l’evoluzione interiore e psicologica dei singoli personaggi. Qulle serie che attirano un pubblico più di nicchia, ma molto esigente.
7 – Nisekoi
Serie romantica, un liceale è conteso da più ragazze: la promessa sposa con la quale è fidanzato solo per motivi “politici, la compagna di classe di cui è invaghito, un’amica d’infanzia che dichiara di essere sua moglie e un killer tomboy che in realtà è una donna.
Ordinaria amministrazione, elementi già visti e rivisti, ma a differenza di tanti altri anime non sfocia nel fanservice o nell’ecchi. Scelta coraggiosa e in controtendenza, tuttavia così facendo il pubblico che vuole realmente seguire la serie deve concentrarsi sui personaggi e sulla loro evoluzione.
Ognuno dei proagonisti di Nisekoi è veramente ben costruito e le stesse relazioni tra di essi sono un misto di comico, profondità e tanti sentimenti adolescenziali.
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6 – Mila e Shiro
Più che produttore nel caso di Attacker You, conosciuto in Italia come Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, il ruolo dello studio Shaft è stato quello di aiuto alle animazioni.
Ciò non toglie che hanno contribuito a dare vita ad un anime che è rimasto nella storia, almeno la serie degli anni ’80. Sono molte le ragazze e, perché no, i ragazzi che si sono appassionati al mondo dell’animazione seguendo la scalata verso le olimpiadi di Mila Hazuki e delle sue amiche/rivali.
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5 – 3-gatsu no Lion
Tra gli ultimi anime prodotti, 3-gatsu no lion ricalca fedelmente molti degli elementi che hanno reso famoso lo studio. La storia è tranquilla e poco movimentata, in fin dei conti quali battaglie epiche potrebbero esserci tra giocatori di shogi professionisti?
Lo spettatore viene calato fin dai primi episodi all’interno dei pensieri, preoccupazioni e desideri del protagonista Rei Kiriyama. Il suo passato difficile, il suo presente rischiarato solo dall’allegria portata dalle eccentriche vicine e il suo futuro incerto sono le basi che muovono l’anime.
Per quanto si possa pensare che lo shogi sia noioso e l’anime ripetitivo, non è affatto così.
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4 – Arakawa Under the Bridge
Lasciate ogni speranza o voi che entrate. Arakawa under the bridge è un anime poco conosciuto e abbastanza difficile da seguire. In linea del tutto teorica a collegare gli episodi c’è una trama con due protagonisti principali e molti altri secondari.
In pratica tutto ciò che si conosce di ordinario va dimenticato. Lo si capisce fin da subito, quando vengono presentati gli eccentrici e unici personaggi di Arakawa. Ognuno di essi rimane per sempre impresso nella mente dello spettatore.
Un anime che non va capito, ma solo visto, è impossibile prevedere che piega prendono gli eventi.
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3 – Sayonara Zetsubou Sensei
Il contrario del professore carismatico, pieno di energie e voglia di fare, ecco chi è Nozomu Itoshiki: il professor disperazione che per fuggire dallo stato di ansia in cui vive perennemente tenta più volte il suicidio.
Di ben altro spirito è la sua allieva Kafuka Fura, super ottimista e allegra che fa di tutto per risollevare l’umore al povero professore, cercando di convincerlo a vedere l’aspetto positivo di ogni situazione.
I suoi sforzi avranno ben altri risultanti, spingendo il professore sempre più in profondità nel baratro della disperazione.
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2 – Puella Magi Madoka Magica
Forse la serie più conosciuta e di successo di tutto lo studio Shaft, Puella Magi Madoka Magica ha lasciato un segno forte nel mondo dell’animazione. Non a caso è stato riconosciuto come uno dei 10 migliori anime di tutti i tempi dalla rete NHK.
Solo dodici episodi, eppure, è considerata come una delle serie più complicate e difficili mai realizzate. I personaggi sono pochi, ma in perfetto stile dello studio e questo ha aiutato a far decollare l’anime.
Non solo le singole puntate, così come il finale e l’ambientazione intera è tema di discussioni continue e ininterrotte; ma le teorie e le congetture per “spiegare” Puella Magi Madoka Magica sono veramente infinite.
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1 – Monogatari series
La saga Monogatari, letteralmente un genere letterario formato da una lunga narrazione, paragonabile all’epica occidentale, è sterminata.
Ogni serie è collegata alla precedente e alla successiva, con richiami, personaggi che ricompaiono e storie uniche indispensabili per capire ciò che è stato e che sarà. Ogni saga, così come ogni episodio, ha elementi unici che attingono a piene mani dalla tradizione giapponese.
Monogatari è un classico anime di introspezione psicologica, non ci sono combattimenti mozzafiato, e anche la stessa realizzazione, sia a livello grafico che stilistico, è più che particolare, quasi unica. L’utilizzo di tonnellate di scritte che appaiono nel bel mezzo delle puntate per frazioni di secondo, è diventato il simbolo distintivo della Shaft.
Questa tecnica può dare fastidio, così come essere apprezzata, è però un dato di fatto che la saga Monogatari ha ottenuto apprezzamenti mondiali.
Fonte: Goboiano