Thor .1: Recensione
Pubblicato il 3 Novembre 2011 alle 11:39
L’albo dell’iniziativa Marvel .1 dedicato a uno dei più classici eroi della Casa delle Idee, l’immortale Thor, in un’avventura auto-conclusiva scritta dal duo Abnett & Lanning e disegnata da Mark Brooks!
Thor .1
Autori: Dan Abnett, Andy Lanning (testi), Mark Brooks (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 1,00, 17 x 26, pp. 32, col.
L’immortale Thor, il Dio del Tuono delle leggende norrene, inventato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963 sulla rivista Journey Into Mystery è indubbiamente uno degli eroi più celebri e amati della Marvel, recentemente protagonista di una pellicola cinematografica. E, come nel caso degli altri film imperniati sui vari eroi della Casa delle Idee, ha suscitato curiosità in coloro che non avevano mai letto prima le sue storie.
Considerando che Thor vanta una lunga vita editoriale, la Marvel ha deciso di varare l’iniziativa Marvel .1, basata su albi che presentano storie auto-conclusive e che costituiscono un ideale punto di partenza per gli eventuali nuovi fan che intendessero incominciare la lettura di un determinato serial. Non si tratta, comunque, di episodi che si limitano a raccontare il passato di un character ma, piuttosto, sintetizzano l’atmosfera e i particolari essenziali del supereroe di turno.
Panini Comics sta proponendo questi albetti, allegati alle serie regolari. Ma possono anche essere acquistati separatamente in fumetteria. È il caso di Thor .1, che include la traduzione di Thor n. 620.1. Come è facile intuire, la saga del Dio del Tuono, tra alti e bassi qualitativi, procede da tempo, malgrado ci siano stati anni in cui il comic-book venne momentaneamente sospeso.
Ci volle J.M. Straczsinsky a ripescare il biondo figlio di Odino dall’apparente oblio in cui era finito. Il Marvel Universe, già scosso dalle drammatiche vicende di Civil War, subiva un’ulteriore modifica quando si scopriva che Thor e le altre divinità asgardiane, ufficialmente morte dopo l’avvento del Ragnarok, erano in realtà vive e vegete e, per giunta, avevano trasferito la città di Asgard sulla terra. L’idea di Stracz era simile a quella del romanzo ‘American Gods’ di Neil Gaiman (e, infatti, sembra che il geniale autore di Sandman fosse stata la prima scelta fatta dalla Marvel per il rilancio di Thor ma non se ne fece nulla) e, tutto sommato, fu accolta con favore dai lettori.
La storia di Thor .1 è degli inglesi Dan Abnett e Andy Lanning, noti per interessanti produzioni della defunta Marvel UK come Knights of Pendragon, dedicata a Capitan Bretagna e altri eroi britannici e, in anni più recenti, per numerosi serial imperniati sui personaggi del settore cosmico e fantascientifico della casa editrice.
Gli autori narrano una storia che inizia in maniera sostanzialmente tranquilla. È un giorno particolare, in cui si celebra una festività dedicata al Dio del Tuono, e Balder, Lady Sif e gli altri asgardiani organizzano un banchetto in suo onore. Ma all’improvviso si scopre che, tra gli invitati, sotto mentite spoglie, si nasconde il terribile Gargoyle, uno dei classici villain marvelliani, e l’atmosfera cambierà radicalmente.
Non si tratta di materiale rivoluzionario o innovativo e gli scrittori si limitano a imbastire una vicenda di mero intrattenimento che si legge, però, con piacere. Ci troviamo, dunque, in ambito mainstream filtrato, ovviamente, da influssi fantasy. Il penciler Mark Brooks fa un buon lavoro, benché non si discosti più di tanto dalle convenzioni grafiche attualmente imperanti nel comicdom. Nel complesso, quindi, Thor .1 costituisce un buon punto di partenza per coloro che ancora non conoscessero bene il personaggio ma niente di più.