Supereroi – Le Leggende Marvel 21 – Spider-Man – Le Strisce Quotidiane: Recensione

Pubblicato il 13 Novembre 2011 alle 09:07

Arrivano le strisce dell’Uomo Ragno realizzate per i quotidiani, scritte dal leggendario Stan Lee e dal più grande disegnatore di Spidey dei sixties, lo scattante Johnny ‘Jazzy’ Romita, in un volume imperdibile!
Supereroi Le Leggende Marvel – Spider-Man – Le Strisce Quotidiane

Autori: Stan Lee (testi), John Romita Sr. (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,99, 18 x 28, pp. 198, b/n.

Come tutti sanno, l’Uomo Ragno esordì nel numero 15 della rivista Amazing Fantasy, con una breve storia scritta da Stan Lee e disegnata da Steve Ditko. L’episodio in questione colpì l’immaginario dei lettori e, per soddisfare le pressanti richieste, dopo pochi mesi Lee si decise a varare un comic-book dedicato all’Arrampicamuri, quell’Amazing Spider-Man che ha appassionato un numero enorme di fans.

Anche in quel caso, Lee scelse Steve Ditko come penciler regolare del mensile e i due realizzarono episodi passati alla storia dei comics e ancora oggi considerati, giustamente, classici intramontabili. Tuttavia, se le doti di Ditko sono innegabili, si deve ammettere che, secondo la percezione di molti estimatori di Spidey (specie quelli che hanno superato la quarantina), la versione più intrigante e coinvolgente è quella di un altro grande artista dei comics: John Romita Sr.

A un certo punto, infatti, Ditko (analogamente a Jack Kirby) iniziò ad avere contrasti con Stan Lee e con la stessa Marvel e il Sorridente decise di sostituirlo con Romita Sr., appunto. Pur essendo un valido artista, Ditko era legato a standard espressivi che alcuni non consideravano più al passo con i tempi (benché si debba considerare che il suo Dr. Strange era in realtà visivamente all’avanguardia per l’epoca) e John Romita Sr., proveniente dall’ambito romance, era perfetto per catturare lo stile pop dei sixties che tanta presa aveva sulle giovani generazioni.

John Romita Sr. aveva disegnato storie d’amore che si rivolgevano a un pubblico femminile e ciò lo aveva costretto a tenersi aggiornato sui capi di vestiario, le acconciature, insomma, sullo stile degli adolescenti del periodo. Ma aveva dimostrato di saperci fare con i supereroi, illustrando un’apprezzata sequenza di Daredevil. Di conseguenza, Romita Sr. sostituì Ditko, con un episodio leggendario, quello in cui l’acerrimo nemico di Spidey, Goblin, scopre l’identità segreta dell’eroe.

Ma ciò che rese Amazing Spider-Man versione Romita Sr. un successo persino maggiore di quello di Ditko fu la maniera in cui John illustrò il lato non supereroistico della vita di Peter Parker: i suoi studenti da college (Harry Osborne, Flash Thompson, lo stesso Peter) erano ben caratterizzati; per non parlare delle splendide ragazze, a cominciare dalla stupenda Gwen e dalla non meno stupenda Mary Jane. Lee, grazie allo stile di Romita Sr., si concentrò su questi aspetti quotidiani, miscelandoli con le lotte con i super cattivi, in un perfetto connubio di azione e soap opera.

Gli anni passarono e Lee e Romita Sr. si allontanarono dalla serie. Ma il fascino esercitato da quella magica stagione creativa non diminuì e i due si rimisero insieme per realizzare le strisce dell’Uomo Ragno, pubblicate su diversi quotidiani statunitensi. In questo caso, Lee modificò in parte il suo stile narrativo, adattandolo, ovviamente, al differente medium espressivo, ma mantenendo intatto il ritmo indiavolato delle trame. Del resto, ogni striscia culmina con un cliffhanger o con un elemento che doveva spingere il lettore a comprare la copia del giorno dopo allo scopo di seguire il racconto. Queste produzioni, però, se lette in maniera unitaria, rivelano una costruzione impeccabile della story-line, prova delle indiscutibili capacità di scrittura del Sorridente.

Le strisce per i quotidiani erano state già proposte, in passato, dalla MBP e una scelta delle sequenze più riuscite è ora incluso in un volume della linea Supereroi Le Leggende Marvel. Ovviamente, le storie sono scollegate dalla continuity ufficiale dei mensili di Spidey e ci sono alcune variazioni. In ogni caso, Peter si confronta con villain come il Dottor Destino, Mysterio, Kraven e Kingpin (forse il criminale più importante venuto fuori dalla run di Lee e Romita Sr.). Non manca la bellissima Mary Jane. Al posto, però, dell’amata Gwen, c’è una ragazza appositamente creata per le strisce, l’attraente Carole (anche lei bionda, nonché rivale della rossa, proprio come nel caso di Mary Jane e Gwen nei classici episodi di Amazing Spider-Man).

Il disegno di Romita Sr. è addirittura più dettagliato di quello dei comic-book e ciò è sorprendente, dal momento che la scansione visiva è contrassegnata da piccole vignette, pubblicate peraltro in dimensioni minuscole. Basta osservare gli sfondi, i particolari degli interni, certi dettagli dei vestiti e le espressioni dei personaggi per rendersi conto della grande capacità illustrativa di colui che è stato per molto tempo l’art director della Casa delle Idee e uno degli esponenti più rappresentativi del cosiddetto Marvel style. Il volume è inoltre corredato da una serie di articoli e da un’interessante intervista a Stan Lee. Se non avete mai letto queste produzioni, provatele. E se avete amato l’Amazing Spider-Man degli anni sessanta, le strisce quotidiane dell’Arrampicamuri non possono mancare nella vostra collezione.

Voto: 8

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