Tex n° 611 – I Trappers di Yellowstone: recensione
Pubblicato il 26 Ottobre 2011 alle 11:17
Il Parco Protetto di Yellowstone è stranamente affollato. Tex e i suoi pards cercheranno di riportare l’ordine e di far luce sui misteri che si celano nello splendido territorio…
Tex n. 611
I trappers di Yellowstone
Autori: Mauro Boselli (testo) e Alessandro Piccinelli (disegni).
Casa editrice: Sergio Bonelli Editore.
Provenienza: Italia.
Prezzo: 2,70 Euro.
C’è Far West e Far West, è bene saperlo. C’è quello dei saloon, delle pistole e dei fucili, degli scontri a fuoco, degli inseguimenti a cavallo. Dei fuorilegge e dei “buoni” di turno che cercano di assicurarli alla giustizia. E poi c’è il West selvaggio, ricco di natura incontaminata, bellissima e pericolosa. Il West dei territori inesplorati, dei boschi, delle foreste, dei fiumi e delle montagne. Due West, dunque, due facce della stessa medaglia. Che ne “I trappers di Yellowstone”, l’albo numero 611 di Tex, si fondono insieme, dando vita a un godibilissimo fumetto.
Il parco protetto di Yellowstone è stranamente affollato: tribù indiane, cacciatori di frodo, uomini d’affari, soldati dell’esercito. Tex e i suoi pards vengono chiamati a far luce sulla situazione e a sistemare l’intera faccenda. Sei uomini bianchi, tra cui Mister Langford, colui che più si è battuto affinché il territorio intorno al lago Yellowstone divenisse protetto, sono stati catturati dalla tribù guerriera dei Nez Percé. Il motivo è sconosciuto. Ora li cerca l’esercito, ma a dar loro manforte accorrono Tex, suo figlio, Kit Carson e Tiger Jack. Il quartetto prima di tutto cerca di mettersi in contatto col guardiano del parco, Harry Yount, uomo solitario e coraggioso a cui è affidata la custodia del territorio.
Nel farlo, però, essi si imbattono in un gruppo di cacciatori alle dipendenze di tal Will Crawford, pezzo grosso di Twin Falls, che aveva tra l’altro ingaggiato dei killers per uccidere Yount. Inutile dire che Tex e i suoi li tolgono di mezzo, ma il vecchio Yount è ancora in pericolo: l’albo si chiude con dei misteriosi indiani che gli tendono una trappola.
L’affollamento di un territorio che dovrebbe essere deserto si traduce in una trama intrecciata e ricca di spunti, che promette colpi di scena, ma anche duri scontri – non a caso il prossimo albo sarà intitolato “Uragano di piombo” – all’ultimo sangue, nel rispetto della tradizione che Boselli propone per i testi di Tex. A supportarli, gli evocativi disegni di Alessandro Piccinelli, bravo a ritrarre gli smisurati spazi del parco, le ombre della notte, le espressione dei volti dei protagonisti.