15 (e più) videogiochi indie per tutti i gusti

Pubblicato il 19 Maggio 2017 alle 12:40

Perché non esiste solo Assassin’s Creed.

Così siete dei videogiocatori alla ricerca di qualche nuova esperienza di gioco, ma quando chiedete consigli ai vostri amici non fanno che ripetervi i soliti titoli altisonanti, che magari nemmeno vi piacciono? Nessun problema! Le case di produzione indipendenti offrono un’ampia gamma di videogiochi per tutti i gusti, dai puzzle game ai giochi esplorativi ai GDR. La libertà con cui vengono progettati queste piccole perle garantisce spesso esperienze di gioco originali e coinvolgenti.

Trattandosi di videogiochi, delle semplici immagini e una breve descrizione non bastano per rendere l’idea, così, per ogni videogioco trattato, oltre a un’immagine, troverete anche un breve video gameplay. Inoltre, si è preferito inserire nell’elenco soltanto giochi multipiattaforma, con la sola aggiunta di una piccola chicca extra alla fine dell’articolo.

Non lasciatevi convincere che soltanto le grandi case di produzione possano realizzare prodotti di qualità e date uno sguardo a questo breviario: c’è un intero mondo, nemmeno troppo sommerso, che aspetta solo di essere scoperto!

15. The Swapper

The Swapper è un puzzle game a scorrimento 2D multipiattaforma, ed è quindi disponibile per Microsoft Windows, Mac OS X e Linux fin dalla sua prima uscita, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, Wii U e Xbox One in seguito. Il gioco è stato realizzato nel 2013 dalla Facepalm Games, una piccola compagnia indipendente con sede a Helsinki, in Finlandia. In seguito, nel 2014, i Curve Studios hanno portato questo titolo fantascientifico sui sistemi Sony e Nintendo.

In The Swapper, i giocatori vestiranno i panni di un’esploratrice alla deriva nello spazio a bordo di una stazione di ricerca abbandonata. Qui, l’astronauta trova quella che sarà la sua unica “arma”, che le servirà per risolvere gli enigmi che si frappongono fra lei e la salvezza: un po’ come avviene in Portal, in cui l’unica arma a disposizione del giocatore è una pistola sparaportali, qui lo strano dispositivo permetterà alla nostra eroina di potersi sdoppiare, trasferendo la propria coscienza all’interno di ogni clone. Il dispositivo permetterà non solo di creare fino a 4 cloni, ma anche di passare dal controllo di uno a quello di un altro, trasferendo la nostra coscienza nel corpo che desideriamo muovere. Attenzione, però, perché i movimenti non saranno proprio liberi: trattandosi di cloni, eseguiranno tutti le stesse azioni, quindi occhio a dove li posizionate, se non volete perderli!

Ovviamente non si risolve tutto così facilmente, anzi: ci sono porte da attivare, stanze da esplorare, una storia da scoprire.

Ecco un breve video che vi darà un’idea di tutte le possibilità di gioco possibili grazie a un gameplay originale, intrigante e divertente:

14. Stick it to the Man!

Stick It to The Man! è anch’esso un puzzle game platform, quindi in 2d, ed è stato realizzato dalla Zoink!, uno studio indipendente nato nel 2005 il cui quartier generale ha sede a Göteborg, in Svezia; nel gioco sono anche inclusi dialoghi scritti da Ryan North, uno degli scrittori di Adventure Time.

Annunciato inizialmente per PS3 e PS Vita, in seguito è stato reso disponibile anche per Windows, Wii U, PS4 (come titolo gratuito del Playstation Plus) e Xbox One.

Il protagonista di Stick it to the Man! è un ragazzo di nome Ray che un bel giorno si sveglia con una gigantesca mano rosa che fuoriesce dalla sua testa, simile a quelle manine appiccicaticce che si trovavano nelle patatine. Il ragazzo avrà alle calcagna agenti del governo e una misteriosa figura conosciuta soltanto come The Man.

La grande mano rosa di cui ora è dotato il cervello di Ray gli permette non soltanto di aggrapparsi ai vari elementi dello scenario di gioco, ma anche di leggere la mente di chiunque, manipolandone perfino i pensieri, che non è proprio come remixare i ricordi come fa Nilin in Remember Me (di cui parleremo in seguito), ma vi consentirà di sperimentare varie combinazioni per poter proseguire nella storia. Sarà anche possibile mutare l’mbiente circostante attaccando in determinati punti vari oggetti.

Il gameplay e il senso dell’umorismo da cui è permeato fanno di Stick it to the Man un gioco davvero divertente e… strano, di cui vi mostriamo qui in basso un breve gameplay trailer, con tanto di colonna sonora tratta dal Grande Lebowski:

13. Thomas Was Alone

Thomas Was alone è un titolo realizzato e distribuito da una sola persona, lo sviluppatore Mike Bithell. Si tratta di un puzzle game in 2D pubblicato nel 2010 per Browser, PlayStation 3, Microsoft Windows, macOS, Linux, iOS, PlayStation Vita, Xbox One, PlayStation 4, Android e Wii U. Nel gioco, lo scopo è raggiungere l’uscita dei vari ambienti impersonando varie forme poligonali semplici, ognuna delle quali con caratteristiche differenti.

La voce narrante del gioco è di Danny Wallace, regista, comico e autore televisivo. Il gioco ha un gameplay fluido, anche se alcuni livelli più avanzati del gioco costituiscono una sfida in cui sarà necessario spremersi un po’ di più le meningi.

Qui di seguito, un video che mostra il gameplay di Thomas Was Alone:

12. Transistor

Spesso, quando si pensa a titoli indipendenti vengono in mente i puzzle game. In questo caso, invece, parliamo di un GDR d’azione ad ambientazione fantascientifica dalle meccaniche originali e divertenti, che permettono ai giocatori una personalizzazione delle abilità unica. Transistor è un titolo del 2014 realizzato da Supergiant Game, lo stesso studio che ha realizzato un titolo più conosciuto, Bastion. Transistor è disponibile per Playstation 4, Microsoft WindowsOS X, Linux e iOS.

Nel gioco, vestiremo i panni di Red, cantante che, alla fine di un suo concerto nella futuristica città di Coudbank, subisce l’attacco degli Orchestrali, gruppo deviato che mira alla riprogrammazione dell’intera città. Red trova lo spadone Transistor, un chip di dimensioni spropositate, nel corpo di un uomo, colpito a morte. La spada ne acquisisce così la coscienza, insieme alla voce di Red.

Durante il viaggio che porterà la nostra eroina alla scoperta degli intenti degli Orchestrali sarà possibile esplorare un mondo di gioco costruito con una visuale isometrica e incontrare una certa varietà di nemici, definiti Processi. Durante gli scontri, sarà possibile attaccare sia in tempo reale che bloccando il tempo, per poter giocare a turni, prendendosi tutto il tempo necessario alla costruzione di una strategia di battaglia vincente.

Per potenziare al meglio il Transistor, si utilizzano le Funzioni, un particolare tipo di abilità che cambia effetto in base a come si decide di impiegarla: le Funzioni, infatti, possono essere utilizzate come Abilità Attive, Potenziamenti delle Abilità o Abilità Passive.

Per concludere, lo stile grafico di Transistor, che ricorda le opere di Gustav Klimt, e una colonna sonora raffinata e meravigliosa (realizzata da Daren Korb, autore anche delle musiche di Bastion) rendono l’esperienza di gioco ancor più coinvolgente. 

Se siete curiosi di vedere con i vostri occhi il gameplay di Transistor, siete nel posto giusto!

11. Stories: The Path of Destinies

Che ne dite di un altro GDR d’azione in terza persona con visuale isometrica? Qui ci muoviamo però in un territorio un po’ diverso: in Stories: The Path of Destinies vestirete i panni di Reynardo, una volpe antropomorfa che interagisce con tanti personaggi come lui antropomorfi nel tentativo di porre fine al terribile regno di un Imperatore malvagio.

Il gioco è stato realizzato da Spareheads Games nel 2016 ed è disponibile per Microsoft Windows e PS4. Ma cosa lo rende speciale? La particolarità di Stories: The Path of Destinies è che gli eventi vengono narrati come se fossero scritti su un libro; alla fine di ogni capitolo, il giocatore verrà posto davanti a delle scelte, in base alle quali muterà la propria storia ed eventualmente il destino di amici, nemici e del mondo intero: sarete cauti o pur di distruggere l’Imperatore rischierete di distruggere il mondo? Non vi resta che scoprirlo in questo gioco con ben 24 finali differenti. Non solo: alla fine di ogni avventura, potrete ripercorrerla e provare a cambiare le vostre scelte per riuscire nel vostro intento (o semplicemente per vedere il mondo bruciare da un punto di vista differente).

Esplorare finali diversi a volte, potrà inoltre fornirvi importanti informazioni sui vari personaggi protagonisti della storia, in modo da poter compiere scelte più oculate anche in base alle nuove conoscenze acquisite, senza contare che Punti Esperienza, Armi, Abilità e Potenziamenti continuano ad accumularsi da una “Storia” all’altra e usare una delle 4 Spade disponibili non solo vi consentirà di infliggere danni elementali diversi, ma con queste spade potrete anche sbloccare delle porte dietro le quali ci sono delle aree diversamente non raggiungibili.

Ironico, divertente, con uno stile grafico cartoonesco e colorato, Stories: The Path of Destinies è un gioco semplice, fluido e godibilissimo. Eccone infine un video che ne mostra il gameplay, la grafica e introduce i personaggi. Enjoy!

10. Braid

Considerato una pietra miliare fra gli indie, Braid è un puzzle game a scorrimento in 2D realizzato da Jonathan Blow, autore anche di The Witness, altro puzzle game dalle meccaniche particolari di cui parleremo in seguito. Il gioco è stato pubblicato inizialmente su Xbox 360 nel 2008, edizione, questa, seguita da quelle per Microsoft Windows, macOS, Linux e PlayStation 3.

Braid ha una storia complessa, che si dipana per tutti i livelli del gioco. Senza spoiler, sappiate che il protagonista della storia, Tim, è alla ricerca della sua principessa dalla quale per qualche motivo è stato separato. Durante il suo viaggio alla ricerca dell’amata, Tim dovrà attraversare più livelli che presentano uno stile platform classico, però con la particolarità che in Braid sarà possibile riavvolgere il tempo, come avviene in tanti altri titoli, da Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, a Remember Me. Riavvolgere il tempo sarà in molti casi fondamentale per la risoluzione dei livelli.

Eccovi infine un video gameplay che mostra come riavvolgere il tempo sia indispensabile in questo gioco, che unisce la struttura classica dei puzzle game in 2D a un gameplay originale e a una storia affascinante e controversa, che può essere interpretata in più modi diversi:

09. Limbo

Vi piacciono i puzzle, atmosfere disturbanti, ambientazioni oscure, crudeltà e trame ancor più oscure? In questo caso, benvenuti in Limbo.

Limbo è un puzzle game 2D multipiattaforma pubblicato per la prima volta nel 2010 su Xbox 360, per essere in seguito reso disponibile anche per  PlayStation 3, Microsoft Windows, macOS, Linux, PlayStation Vita, Xbox One, PlayStation 4 e anche dispositivi mobili iOS e Android. Si tratta del primo titolo realizzato dallo studio indipendente danese Playdead, creatore anche di Inside, altro puzzle 2D disturbante e impietoso il cui protagonista è sempre un bambino, diciamo così, non troppo fortunato.

Limbo è caratterizzato da uno stile grafico minimale in scala di grigi, il che contribuisce a creare una certa atmosfera opprimente. Si tratta di un puzzle game crudele non solo per via della trama e dei pericoli inusitati in cui questo misterioso ragazzino si imbatte, da ragni giganti ad altri ragazzini che tentano di ucciderlo (e che quindi dovrà cercare di superare incolume), ma anche perché ogni errore può essere fatale: nel gioco infatti basta un singolo colpo o una caduta per uccidere all’istante il protagonista, quindi abituatevi all’idea di dover tentare parecchie volte prima di poter risolvere gli enigmi, alcuni dei quali sono davvero complessi e costituiranno una sfida al contempo frustrante e divertente per chiunque vorrà avventurarsi insieme al giovane protagonista nel suo personalissimo Limbo.

Se siete curiosi di dare un’occhiata al mondo oscuro e pieno di trappole e pericoli di Limbo, vi basterà guardare questo video:

08. UnEpic

Immaginate di essere con i vostri amici, seduti a un tavolo, a giocare a Dungeons & Dragons. A un certo punto vi scappa e vi alzate per andare in bagno. E una volta lì vi ritrovate… in un vero dungeon!

In UnEpic, vi ritroverete nei panni del povero David, intrappolato in un castello misterioso e accolto al suo arrivo lì da un’ombra che, pur entrando nel suo corpo, non riesce a controllarlo. Così, mentre lo scopo di Daniel sarà uscire dal castello, quello dell’ombra sarà uscire da David. Facendo in modo che muoia, ovviamente.

dovrete accompagnare il protagonista, Daniel, nell’esplorazione di un misterioso castello, non certo privo di pericoli. Grazie ad elementi tipici dei GDR, come i potenziamenti e l’utilizzo di varie armi, abilità e magie elementali  potrete personalizzare Daniel in base al vostro stile di gioco, nel viaggio che lo condurrà alla fine della sua NonEpica avventura. Inoltre, la presenza di molti PNG disposti a commerciare con voi o che chiederanno il vostro aiuto vi darà modo non solo di potenziare il vostro equipaggiamento o di trovarne di nuovo, ma anche di ampliare la durata dell’esperienza di gioco, grazie proprio alla risoluzione delle missioni secondarie.

UnEpic è un videogioco di ruolo 2D in stile Metroidvania realizzato dallo sviluppatore Francisco Téllez de Meneses. Il gioco è stato rilasciato per la prima volta nel 2011 per Microsoft Windows. In seguito, il gioco è stato distribuito anche per Linux, OS X, Wii U, PlayStation 4, PlayStation Vita e Xbox One.

Ecco qui di seguito un video che mostra le sequenze introduttive e le primissime zone del castello che esplorerete in UnEpic:

07. Fez

Fez è un gioco creato nel 2012 dal programmatore Phil Fish e pubblicato per Xbox 360, Microsoft Windows, Linux, macOS, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita e iOS. E visto così sembrerebbe un classico platform 2D. Del resto, lo stesso protagonista del gioco, Gomez, come anche tutti i suoi concittadini, vive da sempre in un mondo a 2 dimensioni. Un bel giorno, però, il nostro eroe viene benedetto da un’illuminazione, che giunge sotto forma di fez che piove dal cielo sulla sua testa: Gomez, infatti, si imbatterà in una strana figura: un cubo dorato, che per giunta comunica in un linguaggio sconosciuto. Cioè, un quadrato a 3 dimensioni? Follia pura, chi ha mai percepito 3 dimensioni? Invece, grazie al fez, il protagonista scoprirà che il suo mondo bidimensionale altro non è che una delle 4 facciate di un mondo a 3 dimensioni, costruito su un cubo. Per poter riportare ordine nell’universo, Gomez dovrà trovare cubi e frammenti di cubi, che sbloccheranno delle porte che conducono in aree diverse del gioco. Dovrete anche aiutare Gomez nella decifrazione del linguaggio in codice del cubo.

Il successo del titolo ne fece annunciare un seguito, che però non ci sarà mai, poiché Fish lo ha cancellato e ha lasciato la Polytron, la compagnia da lui fondata e che aveva prodotto Fez.

Per i nostalgici e per chi non conosce ancora Fez, ecco qui di seguito un video che ne mostra il gameplay:

06. SteamWorld Heist

E ora, è tempo di un bello shooter strategico a turni ambientato in un mondo steampunk abitato da sole macchine! Nel gioco, saremo il Capitano Piper Faraday, un robot pirata il cui scopo è reclutare un equipaggio che l’accompagni nelle sue avventure e razzie.

In questo gioco a scorrimento laterale potrete controllare, oltre a Piper, anche tutti gli altri personaggi che potrete reclutare, scegliendo la vostra squadra di attacco in base a quelli che saranno i nemici che incontrerete di missione in missione, poiché ognuno di loro ha caratteristiche diverse. I personaggi potranno essere potenziati con una vasta serie di gadget, inclusi più di 100 cappelli differenti, e con armi che potrete trovare durante le missioni o che potranno essere acquistate dai vari rivenditori sparsi nel mondo di gioco.

Parlare con i personaggi che incontrerete è fondamentale in SteamWorld Heist, poiché vi consentirà, a volte, di sbloccare delle missioni secondarie o di reclutare elementi validi per il vostro equipaggio.

Altra caratteristica interessante del gioco è che la maggior parte degli ambienti di gioco è generata in maniera procedurale, il che vuol dire che la stessa missione, in realtà sarà sempre diversa, e potrete così divertirvi a impostare la vostra squadra in maniera sempre diversa, per poter affrontare al meglio le sfide che di volta in volta vi si pareranno davanti.

SteamWorld Heist è stato pubblicato per la prima volta nel 2015 per Nintendo 3DS, edizione, questa, a cui sono seguite quelle per Microsoft Windows, macOS, Linux, PlayStation 4, PlayStation Vita, Wii U, Xbox One e anche iOS.

Qui in basso, potete osservare il gameplay di questo divertente videogioco strategico a turni, permeato da un’ironia che lo rende ancor più divertente:

05. The Witness

Jonathan Blow, già autore di Braid, puzzle game a scorrimento in stile Metroidvania in cui è possibile riavvolgere il tempo e di cui abbiamo parlato in precedenza, è anche il creatore di questo interessante quanto originale e bizzarro puzzle game in 3D in prima persona ambientato in un mondo liberamente esplorabile.

Il protagonista di questo gioco è un personaggio misterioso il cui scopo è venire a capo dei numerosi enigmi di cui è disseminata l’isola sulla quale si ritrova. Il gioco è basato su un tipo di comunicazione non verbale e sulla risoluzione di puzzle con strutture all’apparenza simili, ma che, in realtà, richiedono sempre approcci diversi per poterli risolvere con successo.

The Witness non è un gioco guidato, per cui sta unicamente all’abilità dei giocatori districarsi in questo dedalo di misteri. Per questo, sarà spessissimo indispensabile osservare con attenzione l’ambiente in cui i vari puzzle sono collocati, poiché al suo interno si potranno trovare, osservando con attenzione, preziosi suggerimenti sulle soluzioni.

The Witness è un gioco esplorativo al contempo rilassante e impegnativo, e resterete sicuramente colpiti dalla grandissima varietà di enigmi creati basandosi su unico, semplice sistema: tracciare il percorso corretto su degli schemi.

The Witness è stato pubblicato per la prima volta nel 2016 ed è attualmente disponibile per Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One, macOS e dispositivi mobili Android e iOS.

Potete dare uno sguardo al gameplay di The Witness nel video qui in basso:

04. Salt and Sanctuary

Questo gioco è dedicato a tutti i fan dei Souls che hanno voglia di cimentarsi in un’avventura impegnativa, ma soddisfacente, in linea con uno stile di gioco familiare a chi conosce la famigerata serie FromSoftware.

Salt and Sanctuary è un videogioco di ruolo 2D a scorrimento laterale che può essere giocato da soli o in multiplayer locale con un compagno, sia in modalità cooperativa che in modalità versus. È stato pubblicato nel 2016 da Ska Studios ed è disponibile per PlayStation 4, PlayStation Vita, Microsoft Windows, macOS e Linux.

Lo stile grafico del gioco riprende quello dei disegni a mano libera e si tratta di una rivisitazione ironica dei Souls che presenta un gameplay ricco di tutti gli elementi tipici di un GDR classico, come l’utilizzo di una grandissima varietà di armi, a una mano o a due mani, scudi, magie e armature.

Quanto invece al gameplay, Salt and Sanctuary unisce più stili: è un videogioco in 2D in stile Metroidvania, in cui bisognerà farsi strada fra orde di nemici in un mondo di gioco incredibilmente vasto e vario.

Ma è anche un videogioco di ruolo con meccaniche che riprendono molto da vicino quelle create da Miyazaki per la serie Souls: durante il gioco, oltre alle monete (assenti nei Souls) uccidendo i nemici si otterrà il Sale, corrispettivo delle Anime. In caso di morte, i giocatori perdono tutto il Sale accumulato fino a quel momento e si risvegliano nell’ultimo Santuario visitato; i Santuari, secondo elemento chiave del gioco, possono essere dedicati a varie divinità, ognuna delle quali conferisce dei bonus differenti. Per poter recuperare il Sale perduto bisognerà recarsi, incolumi, nel punto in cui si è perso: lì, bisognerà uccidere un pipistrello o il nemico che si è impossessato del Sale per poterne tornare in possesso. Morire mentre si sta cercando di recuperare il Sale equivale a perderlo definitivamente.

Salt and Sanctuary cita anche un altro celebre JRPG nello sviluppo del personaggio: la struttura dell’albero delle abilità ricorda incredibilmente, infatti, la Sferografia, metodo di sviluppo dei personaggi in Final Fantasy X.

Ecco qui in basso, infine, un estratto del gameplay di Salt and Sanctuary:

03. Lone Survivor

Sempre restando in tema di videogiochi 2D che costituiscono un livello di sfida alto, è il momento di un survival horror atipico e complesso al punto giusto. Lone Survivor è stato realizzato nel 2012 da Superflat Games, azienda inglese dietro la quale c’è un’unica persona, Jasper Byrne, ed è disponibile per Microsoft Windows, MacOs, Linux, Play Station 3, Play Station Vita, Play Station 4 e Wii U.

Lone Survivor è ambientato in un residence nel quale avvengono fatti misteriosi… Il protagonista è l’unico sopravvissuto a un’infezione che ha trasformato l’intera popolazione mondiale in mutanti molto aggressivi. Le risorse a disposizione dei giocatori sono piuttosto scarse, per cui bisognerà essere oculati e cercare di non sprecare nulla. In vari punti del gioco sono presenti degli specchi che fungono da teletrasporto per l’appartamento del protagonista, in cui sarà possibile cucinare il cibo e anche riposare.

Nonostante l’aspetto grafico incredibilmente minimale, Lone Survivor è un survival horror molto ben realizzato e coinvolgente, di cui potete vedere degli stralci di gameplay nel video trailer di lancio linkato qui in basso:

02. Never Alone

Ora cambiamo completamente genere e passiamo a un’avventura grafica incredibilmente affascinante e coinvolgente. Never Alone, Kisima Inŋitchuŋa in lingua originale (“Io Non Sono Solo”), è un’avventura grafica e un puzzle game onirico basato su una leggenda popolare degli Iñupiaq, tribù di nativi residente in Alaska. Il gioco è stato realizzato da Upper One Games e immesso sul mercato per la prima volta nel 2014; è al momento disponibile per Linux, Microsoft Windows, macOS, PlayStation 3, PlayStation 4, Wii U, Xbox One e anche dispositivi mobili iOS e Android.

Nel gioco, potrete controllare la protagonista, una bambina di nome Nuna, e la sua compagna, una volpe artica da cui non si separa mai e senza la quale procedere nel bianco mondo di gioco sarebbe impossibile. Si può scegliere di controllare entrambi i personaggi, passando da uno all’altro, o di giocare con un compagno in modalità multiplayer locale.

Raccogliendo i collezionabili sparsi nel gioco sarà inoltre possibile sbloccare dei filmati che mostrano interviste a membri della tribù Iñupiaq che spiegano, livello per livello, la parte della leggenda a cui i singoli livelli si ispirano, oltre a curiosità sulla vita nella tribù.

Never Alone è un gioco leggiadro incentrato sul profondo legame che lega i due protagonisti, e se volete dare uno sguardo al suo gameplay non vi resta che guardare il video qui in basso:

01. The Witcher 3: Wild Hunt

Dulcis in fundo, un gioco che sembra prodotto da una major, ma invece è stato creato da uno studio indipendente che non fa capo ad alcuna major: signore e signori, ecco a voi The Witcher 3.

Quasi non servono presentazioni per questo GDR, che ha avuto il grande merito di portare alla ribalta lo studio polacco che lo ha creato, ovvero CD Projekt Red. The Witcher 3 è stato rilasciato per la prima volta nel 2015 ed è al momento disponibile per Microsoft Windows, Xbox One e PlayStation 4.

Per chi non conoscesse questo videogioco, diciamo che il protagonista è Geralt di Rivia, un witcher, ovvero un cacciatore di demoni alla ricerca, in questo terzo capitolo della sua saga videoludica tratta dalla serie di romanzi e novelle The Witcher dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, della sua figlia adottiva, una ragazza di nome Ciri e figlia naturale del re di Nilfgaard e inseguita dalla Caccia Selvaggia, che vuole impossessarsi dei poteri della ragazza, che sarà anche, in alcuni punti del gioco, un personaggio giocabile.

The Witcher 3 è caratterizzato da una grande personalizzazione del personaggio: poiché si potranno equipaggiare solo alcune abilità, si potrà scegliere la built più adatta al proprio stile di gioco. Ci sono molte caratteristiche interessanti che appartengono unicamente ai witcher: questi uomini vengono addestrati a sopportare sostanze diversamente tossiche, il che porta molti dei predestinati al ruolo di witcher a morire durante l’addestramento. I giocatori potranno migliorare la resistenza di Geralt alla tossicità dei composti che beve, o insegnargli abilità legate al combattimento, o ancora implementare le magie, delle Segni, di cui Geralt dispone fin dall’inizio; inoltre, ogni segno può essere lanciato in 2 diverse modalità, con effetti diversi.

Oltre a questo, fa parte dell’addestramento per diventare witcher la commistione dei geni del candidato con quelli dei mostri, per poterne potenziare ulteriormente le capacità: in questo modo, sarà possibile sperimentare varie combinazioni di Mutageni per poter potenziare diverse caratteristiche e resistenze di Geralt.

Anche l’equipaggiamento può essere personalizzato, indossando armature e impiegando nei combattimenti armature e armi trovate nel mondo di gioco o reate. I set migliori sono quelli delle diverse Scuole dei witcher, che implementano parametri diversi di Geralt e che, quindi, potranno essere scelte in base al proprio stile di gioco.

Grazie a  scenari mozzafiato, una storia intrigante e ben articolata, personaggi caratterizzati nel dettaglio e memorabili come Geralt, Ciri, Yennefer e Triss, una gran varietà di missioni secondarie e un gameplay divertente e fluido, The Witcher 3 è stata indubbiamente una delle uscite più interessanti del 2015.

Immergetevi in un mondo fantasy ricco e vasto nei panni di un witcher, l’uomo il cui intervento è sempre ben accetto, ma che viene ricacciato dagli umani perché considerato egli stesso un mostro, esattamente come quelli a cui dà la caccia:

Come anticipato all’inizio di questo articolo, se proseguirete nella sua lettura troverete una piccola aggiunta che arricchisce ulteriormente questo piccolo breviario…

BONUS: thatgamecompany

Concludiamo questo articolo parlando brevemente di una compagnia che ha realizzato 3 videogiochi dedicati a chi vuole rilassarsi davanti alla propria console immergendosi in mondi di gioco surreali e onirici.

thatgamecompany è un’azienda statunitense di produzione di videogiochi per console. I 3 titoli più importanti e conosciuti dell’azienda, a cui si aggiunge il solo puzzle game del 2006 Cloud, sono Flow, pubblicato nel 2007, Flower, rilasciato nel 2009, e Journey, immesso sul mercato nel 2012. Grazie a questi titoli, thatgamecompany è considerata una delle più importanti aziende indipendenti di produzione di videogiochi.

Flow, disponibile per Microsoft Windows, Playstation 3, PlayStation Portable e PlayStation 4, è un gioco il  cui protagonista sembra essere un microorganismo il cui scopo è nutrirsi di altri organismi. Il mondo di gioco ricorda il brodo primordiale e, man mano che si avanzerà nel gioco, il microorganismo protagonista di questa rilassante avventura si evolverà, e dovrà anche prestare attenzione alle forma di vita ostili. Per far muovere l’organismo si fa uso, su console PlayStation 3 e PlayStation 4, si fa uso unicamente del sensore di movimento del controller, il che all’inizio potrebbe risultare in movimenti imprecisi, ma ci si abitua in fretta.

Qui in basso potete trovare un breve video che mostra il gameplay di Flow:

Flower è un’avventura grafica in cui i giocatori si ritroveranno a controllare nientemeno che il vento, nel tentativo di far fiorire il mondo di gioco. Colorato e anche per questo appagante per gli occhi, anche in Flower sarà possibile controllare il vento grazie ai sensori di movimento. Una colonna sonora leggera e rilassante contribuirà a rendere l’esperienza di gioco ancor più godibile. Il gioco è disponibile per PlayStation 3, PlaYstation Vita e PlayStation 4. Qui in basso, ecco un estratto del gameplay di Flower:

Concludiamo con Journey, una meravigliosa avventura grafica disponibile per PlayStation 3 e PlayStation 4. Journey prevede anche una modalità multiplayer online, che permetterà ai giocatori di incontrarsi casualmente e di continuare il proprio viaggio insieme.

Journey è un viaggio onirico in un deserto brillante in cui l’unico mezzo di comunicazione è l’emissione di suoni, che hanno anche l’utilità di richiamare stralci di stoffa fluttuanti nel desertico mondo di gioco che consentono ai giocatori di formare dei ponti, in modo da raggiungere aree diversamente non accessibili.

Journey è una gioia per gli occhi e per questo sarà piacevole concludere la lettura di questo articolo con queste meravigliose immagini:

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