Aliens n. 1, il mensile targato saldaPress | Recensione
Pubblicato il 6 Maggio 2017 alle 10:00
Ritorna l’inquietante universo degli Aliens in un nuovo mensile targato Saldapress! Brian Wood e Tristan Jones ci conducono in un futuro claustrofobico popolato dalle mostruose creature ideate da Ridley Scott! Una proposta imperdibile per tutti gli amanti della fantascienza!
Quando nel 1979 Ridley Scott realizzò Alien, forse non pensava che quel film sarebbe entrato non solo nella storia del cinema ma che avrebbe pure dato vita a un franchise di grande successo.
La dimostrazione di quest’ultimo punto è data dal fatto che in seguito ci sono stati film, videogiochi e, last but not least, fumetti che hanno entusiasmato generazioni di fan. Al pari della saga di Star Wars, quella di Alien è entrata nell’immaginario collettivo ed è uno dei fenomeni di cultura popolare più importanti di sempre.
Tra non molto giungerà Alien – Covenant, attesissima nuova pellicola dedicata alle mostruose creature xenomorfe, e Saldapress ha deciso di proporre un’ampia gamma di fumetti incentrati proprio sugli Aliens. I fan avranno dunque modo di leggere parecchio materiale, pubblicato negli Stati Uniti dalla Dark Horse. Tra le prime uscite spicca il mensile Aliens che, a partire da questo numero d’esordio, proporrà la miniserie Aliens Defiance, al ritmo di due episodi per albo.
A scriverla è Brian Wood, nome ben noto agli estimatori dei comics statunitensi, e che in passato ha già avuto modo di ideare storie situate in contesti futuribili e catastrofici. E il futuro di Aliens Defiance è inquietante. Wood rispetta le caratteristiche dell’universo a suo tempo immaginato da Ridley Scott, quello cioè di una realtà dominata dalla logica del profitto delle multinazionali, popolata da esseri umani che attraversano rotte commerciali nel cosmo, sotto la protezione dei marines, per poi approdare su pianeti ostili da terraformare.
La protagonista della miniserie è Zula Hendricks, una marine coraggiosa e dal carattere aggressivo, analoga a quella della famosa Ripley interpretata da Sigourney Weaver. Sin dal principio, tuttavia, Wood la descrive al contempo come una donna non priva di fragilità. Senza spoilerare, mi limito a specificare che non è in perfetta forma ma si sforza di nascondere i suoi problemi, per un senso di orgoglio. Per questo decide di accettare una missione a dir poco rischiosa, più che altro per mettersi alla prova e superare le sue debolezze.
Un importante co-protagonista è l’androide Davis Uno e si intuisce che nei prossimi episodi le dinamiche psicologiche tra lui e Zula diventeranno preponderanti nella narrazione; e, naturalmente, sono preponderanti i ributtanti Alien che sin da questi primi episodi combinano un sacco di danni. Wood delinea una story-line dal ritmo serrato, caratterizzato da un’atmosfera claustrofobica carica di tensione. Aliens Defiance, intendiamoci, è un prodotto di intrattenimento, ma realizzato con professionismo e abilità.
I disegni sono dell’ottimo Tristan Jones. Il suo stile è naturalistico, valorizzato da chiaroscuri suggestivi, adatti a una vicenda tenebrosa e ansiogena come questa, e interessanti sono le inquadrature di impostazione cinematografica. Si dimostra a suo agio sia nella raffigurazione degli ambienti opprimenti e labirintici delle astronavi e delle intimidenti distese dello spazio siderale, sia in quella dei personaggi coinvolti, tutti ben caratterizzati.
Vanno inoltre lodati i colori cupi, quasi impressionistici, di Dan Jackson, che enfatizzano la qualità delle matite di Jones. Insomma, Aliens è una proposta da non perdere per tutti i fan della fantascienza e per coloro che non hanno mai perso un capitolo di una delle saghe cinematografiche più amate di tutti i tempi.