Napoli Comicon 2017: video intervista a Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man
Pubblicato il 3 Maggio 2017 alle 11:01
Come finirà Rat-Man? Quale sarà il futuro di Leo Ortolani dopo la fine della serie?
Il grande Leo Ortolani, creatore di Rat-Man, e vincitore del Premio Micheluzzi 2017 per la “miglior serie dal tratto non realistico”, ha risposto ad alcune nostre domande, fatte su gentile concessione di Panini Comics, durante la seconda giornata del Napoli COMICON.
Ortolani ci ha dato qualche anticipazione “sull’umore” degli ultimi albi che segneranno la fine, dopo oltre vent’anni, della serie Rat-Man. Inoltre l’autore ci ha parlato del suo futuro dopo la fine della serie, di quando uscirà il suo speciale di Dylan Dog (rivelandoci anche alcuni dettagli sulla storia), e della sua passione per la scienza.
Bentrovati amici di MangaForever, siamo con Leo Ortolani. Partiamo subito con Rat-Man. In queste ultime storie pubblicate stai mettendo al centro l’Ombra, dobbiamo quindi aspettarci un finale dark?
Devo fare spoiler? (ride ndr). Bé posso dirvi che ci sarà tanta ombra, ma basta fare un passo per ritrovarsi nella luce. Quindi vedrete che succederanno diverse cose.
C’è qualcosa che ti mancherà di Rat-Man quando arriverai alla conclusione della serie?
Direi di no. Soprattutto all’inizio mi sentirò libero, anche perché ora come ora un mese si e uno no devo consegnare una storia. I personaggi non mi mancheranno perché li riutilizzerò. La chiusura della serie sarà un modo per tornare a lavorare con i personaggi di Rat-Man, o anche con loro, in condizioni più..umane.
Hai già degli spin-off programmati?
Ho tante cose in mente, però nel momento in cui mi siederò a riflettere deciderò cosa fare in maniera più concreta.
Da poco è stato presentato il fumetto C’è Spazio per Tutti, il quale dimostra ancora una volta il tuo rapporto e amore nei confronti della scienza. Com’è nato questo tuo amore, visto che tra l’altro sei un geologo, quindi uno scienziato? Hanno influito le tue letture dei fumetti Marvel dei Fantastici Quattro, quelli pubblicati dalla Corno negli anni Settanta ai quali ti sei appassionato da piccolo?
Credo che l’amore per la scienza nasca dalla curiosità nei confronti di ciò che ci circonda, non c’entrano i fumetti. Sono un appassionato di dietro le quinte, di effetti speciali, quindi dove c’è da ricercare e capire l’origine di qualcosa io m’interesso e m’incuriosisco. Poi da lì a trasformare questa passione in rapporto con i fumetti il passo è più lungo. Ho iniziato a parlare di scienza attraverso i fumetti con Comics & Science, col quale si parla di scienza in maniera divertente, ma basandosi su cose vere. C’è Spazio per Tutti farà la stessa cosa, e si soffermerà a raccontare la storia della conquista dello Spazio.
Hai già qualcosa di programmato per il dopo Rat-Man?
Per ora ho una parodia di Dylan Dog ed una di una rivista in stile Playboy che farò con Giorgia Cosplay. Quindi per il 2018 ci sono già un po’ di cose pronte.
Perciò leggeremo presto il tanto atteso Dylan Dog di Leo Ortolani..
Sì, anche se sarà un Dylan Dog fatto alla mia maniera. Ci saranno Aldo e Giuda di Venerdì 12 che faranno i personaggi di Dylan e Groucho. Non è il Dylan Dog serio, prima di fare quello ci penserò un po’. Ora come ora “ho più cose da fare che vita da vivere” come dice Will Eisner. Anche se nella mia famiglia c’è un’aspettativa di vita di circa cent’anni..
Dopo Rat-Man pensi prima o poi di ritornare al fumetto seriale?
Lo escluderei. Potrei fare delle mini-serie da tre o quattro numeri, ma la serialità mi porta via da cose più pressanti e importanti come la famiglia. Poi ho fatto una serie tutta mia per vent’anni, quindi sapete che è una cosa che sono capace di fare.
Grazie a Leo Ortolani!