Kull di Valusia dal creatore di Conan il Barbaro | Recensione
Pubblicato il 1 Maggio 2017 alle 10:00
Ritorna un personaggio ideato da Robert E. Howard, il creatore di Conan: Kull di Valusia! Non perdete una miniserie Dark Horse scritta da David Lapham e illustrata da Gabriel Guzman in questo albo a colori proposto dall’Editoriale Cosmo!
Gli estimatori del genere sword & sorcery nutrono un’autentica venerazione nei confronti di Robert E. Howard, leggendario romanziere noto per aver creato il celeberrimo Conan. Tuttavia, il barbaro cimmero non è stato certo l’unico personaggio scaturito dalla sua fervida immaginazione. Basti pensare alla guerriera Red Sonja, al puritano Solomon Kane e a Kull di Valusia. Questi straordinari personaggi, oltre a essere utilizzati al cinema, hanno avuto anche versioni a fumetti.
Negli anni settanta, in particolare, la Marvel pubblicava varie serie incentrate su di loro che avevano ottenuto un buon riscontro di pubblico e di critica, anche perché spesso realizzate da autentici maestri dei comics. Kull non faceva eccezione e molti fan di vecchia data della Casa delle Idee forse ricordano le sue prime mitiche storie che in Italia furono proposte dalla gloriosa Editoriale Corno in appendice al quindicinale di Thor.
Le avventure di Kull erano per certi versi simili a quelle di Conan ma il protagonista affrontava minacce più inquietanti e angoscianti di quelle del Cimmero, come i mostruosi Uomini Serpente o il terribile Thulsa Doom. Inoltre, si svolgevano nel contesto di Valusia, un regno di cui Kull è il sovrano. Le sue origini sono barbare ma, una volta ottenuto il potere, cerca di gestirlo da uomo civilizzato, coadiuvato dal fido consigliere Tu e dal guerriero Brule.
In anni più recenti, è stata la Dark Horse a realizzare i fumetti di Kull e l’Editoriale Cosmo propone ora in un albo a colori una miniserie, Kull The Hate Witch, scritta dall’incisivo David Lapham, senz’altro a suo agio con un eroe atipico come questo. Qualcosa è cambiato dai tempi dei fumetti Marvel. Kull è sempre il sovrano di Valusia ma è sposato con la bella Igraine, Brule è ancora al suo fianco e la vita del regno sembra tranquilla.
L’arrivo di un nobile, ufficialmente in visita diplomatica, sconvolge però tutto. L’uomo, in realtà, odia Kull e non accetta la sua autorità. Il pericolo vero e proprio, tuttavia, non deriva da lui ma da una maga, chiamata Strega dell’Odio, che all’improvviso appare nel castello del re, rievocando un’antica e terribile profezia. A quanto si comprende, Kull aveva già avuto a che fare con la megera e Lapham, lentamente, ci rivela importanti dettagli della sua giovinezza, man mano che la trama si dipana.
Kull The Hate Witch piacerà certamente agli amanti del fantasy, considerando che il plot ha un ritmo veloce e adrenalinico e abbondano gli elementi tipici di questo genere: sortilegi, sogni, visioni, inseguimenti e feroci combattimenti. Non manca nulla, quindi, e Lapham, pur realizzando un’opera mainstream, non innovativa e rivoluzionaria, delinea comunque una story-line avvincente, descrivendo nello stesso tempo in maniera accurata la personalità riflessiva e malinconica di un guerriero sfaccettato come Kull.
L’albo è valido pure per quanto riguarda i disegni. Il penciler è Gabriel Guzman che alcuni ricorderanno per qualche episodio di Cable, tra le altre cose. Svolge davvero un ottimo lavoro, raffigurando in modo accurato gli ambienti del regno di Valusia così come le terre desolate e selvagge di Atlantide che fanno da sfondo alla vicenda. Le figure sono dotate di plasticità e dinamismo e quest’ultimo è evidente nelle sequenze d’azione.
Vanno inoltre segnalati i colori intensi e vividi dell’ottimo Dan Jackson che valorizzano le matite di Guzman. Insomma, se cercate una buona lettura fantasy e volete scoprire o riscoprire un personaggio non meno carismatico di Conan, allora dovete concedere una chance a Kull. Da provare.