Fables vol. 23 | Recensione ultimo volume
Pubblicato il 28 Aprile 2017 alle 10:00
Ogni fiaba deve avere una conclusione e lo stesso vale per i protagonisti di Fables! Vivranno felici e contenti? Scopritelo nell’ultimo straordinario volume dell’acclamata serie Vertigo di Bill Willingham e Mark Buckingham!
Tra le serie pubblicate dalla linea editoriale adulta della DC e cioè la Vertigo, Fables non è stata solo una delle più acclamate in assoluto ma anche una delle più longeve. L’idea del geniale Bill Willingham si basava su un concetto semplice: i personaggi delle fiabe esistono realmente e vivono a New York, in un quartiere chiamato Favolandia. Agiscono come gli esseri umani e si nascondono dopo aver abbandonato il loro regno, le Terre Natie, conquistato dal temibile Avversario.
Quest’ultimo era il villain principale del comic-book e i personaggi di Fables, episodio dopo episodio, cercavano di sventare le sue macchinazioni. Grazie a un riuscito mix di fantasy, horror, ironia e un pizzico di erotismo, Willingham ottenne il plauso dei lettori e non mancarono iniziative collaterali come la serie spin-off Jack of Fables, le miniserie dedicate a Cenerentola e alcuni interessanti one-shot.
Con la scoperta dell’identità segreta dell’Avversario, e cioè il bieco Geppetto, e la sua successiva sconfitta, la testata mutò direzione narrativa, sconcertando i fan di vecchia data. In realtà, Willingham aveva le idee chiare e si accingeva a impostare una story-line che avrebbe portato alla conclusione definitiva di Fables.
Del resto, ogni fiaba deve finire ma c’è da chiedersi: nel caso specifico, si tratterà di un lieto fine? Biancaneve, Luca Wolf, Re Cole, Rosa Rossa, Pinocchio e tutti gli altri deliziosi protagonisti del comic-book vivranno per sempre felici e contenti?
Bill Willingham ce lo rivela in questo volume che include un solo, lunghissimo episodio tratto dal n. 150 di Fables, corredato da una serie di back up stories incentrate sui numerosissimi componenti del cast. La situazione non è facile. Favolandia è stata distrutta e molti dei suoi abitanti hanno deciso di trasferirsi nel regno dell’Acchiappamosche. Luca, per giunta, è ancora posseduto da Leigh Douglas e ha pessime intenzioni nei confronti della sua famiglia.
Ma questo è il minimo, poiché la cosa più preoccupante è il dissidio tra Biancaneve e Rosa Rossa. In ossequio a un’antica profezia, le sorelle che, pur amandosi, spesso hanno avuto divergenze, sono costrette a combattere e solo una di loro potrà sopravvivere.
Nessuna delle due pare disposta a evitare lo scontro fatale e ciò potrebbe avere ripercussioni sull’intera comunità delle fiabe. D’altro canto, Cenerentola dovrà a sua volta vedersela con Campanula, l’ex Frau Totenkinder, per motivi che saranno spiegati nel corso della trama, e la battaglia tra loro sarà inevitabile.
Tutti questi eventi vengono raccontati da Ambrose, uno dei figli di Bianca e Luca, ormai cresciuto e diventato un affermato scrittore fantasy. E’ lui, quindi, a rievocare, sul filo della memoria, gli stadi conclusivi della lunga e complessa saga di Fables. Senza spoilerare, specifico solo che Willingham spiazza tutti, non ricorrendo a soluzioni narrative scontate. L’ultimo volume è caratterizzato da un curioso e inaspettato anti-climax.
Willingham scrive, come al solito, testi e dialoghi curati, coadiuvato dall’arte sopraffina dell’ottimo Mark Buckingham che realizza tavole impreziosite dal consueto, inventivo lay-out che ha fatto la fortuna della serie. Pure in questa occasione, si dimostra all’altezza.
E si dimostrano altresì all’altezza i numerosi, straordinari artisti che illustrano i brevi episodi di appendice. Prima di salutare definitivamente i lettori, infatti, Willingham ci rivela il destino di Pinocchio, Re Cole, i figli di Bianca e Wolf, Boy Blue e tanti altri, recuperando personaggi minori e ricollegandosi a tantissimi avvenimenti del passato.
Tra i nomi coinvolti ci sono Neal Adams, Gene Ha, Russell Braun, Mike Allred, giusto per citarne alcuni, ognuno con il proprio stile, ognuno dotato di un talento peculiare. Questa splendida carrellata di artisti è l’ulteriore punto di forza del tp. Insomma, non si può perdere l’ultimo tassello di un ampio arazzo narrativo che ha conquistato i lettori della Vertigo. La fiaba finisce qui.