Recensione Fargo 3×01 – “The Law of Vacant Places”

Pubblicato il 24 Aprile 2017 alle 15:00

La premiere della terza stagione di Fargo La Serie è la conferma di un format vincente.

Ci sono due archetipi ricorrenti nella filmografia dei fratelli Cohen, che per traslato vivono anche nella trasposizione televisiva del loro capolavoro Fargo, a cura di Noah Hawley: l’inetto e il risolutore, a volte due figure ben distinte, più spesso due facce della stessa, sporca (di sangue), medaglia.

È ciò che accade nella premiere della terza stagione di Fargo La Serie, che vede come da regola del format antologico, un cast e una storia completamente rinnovati eppure simili, in un’ideale continuativo di trama. Il personaggio vittima degli eventi, senza alcun potere decisionale, e colui che ha il controllo assoluto di tutto e di tutti, più degli dèi, si mescolano sapientemente in entrambi i fratelli gemelli protagonisti interpretati brillantemente da Ewan McGregor.

Dopo il 2006 e il 1979, torniamo in tempi più recenti, per la precisione nel 2010. L’assetto cinematografico – più di qualsiasi altra serie in circolazione – viene da subito impostato: un prologo ambientato nella Germania dell’Est nel 1988 ci racconta la storia di un uomo che ha strangolato la moglie a mani nude per poi venire interrogato dalla polizia sullo stesso.

Un inizio criptico in riferimento a ciò che vedremo nel corso della stagione, come già accaduto in passato, per poi arrivare a quel motivetto oramai conosciuto in sottofondo, ai titoli di testa più cinematografici che mai e alla “rassicurante” fittizia didascalia iniziale:

«Quella che vedrete è una storia vera. I fatti narrati sono avvenuti nel 2010 nel Minnesota. Su richiesta dei sopravvissuti, sono stati usati dei nomi fittizi. Nel rispetto delle vittime, tutto il resto è stato fedelmente riportato»

Questa volta assistiamo alla storia di due gemelli, come si diceva, Emmit e Ray Stussy. Il primo ha fatto fortuna nel campo immobiliare, possiede una bella casa e una bella famiglia; il secondo vive alla giornata, passa di relazione sbagliata in relazione sbagliata, è trascurato e in sovrappeso, e fa l’agente per la libertà vigilata.

Il primo ha chiesto un prestito alle persone sbagliate – rappresentate dal personaggio di David Thewlis, il cui dialogo con Emmit e il suo avvocato è emblematico nel far emergere tutto il marcio e l’inettitudine umana: “Come si chiama?” “Mi chiamo V. M. Varga” “Da dove viene?” “America”.

Il secondo vorrebbe sposare la sua ultima “conquista”, Nikki, una truffatrice conosciuta “sul lavoro”, interpretata da Mary Elizabeth Winstead e dato che il fratello non lo vuole aiutare economicamente, anche se a detta sua è in debito, decide di farlo derubare da un ladruncolo in cambio di fornirgli la fedina pulita.

Un rapporto di amore-odio-tolleranza che ricorda quello della prima stagione fra i fratelli Nygaard: una relazione fraterna che sfocerà nella tragedia attraverso la stupidità e superficialità umana.

Completa il quadretto di protagonisti Gloria, la poliziotta col volto di Carrie Coon – che possiamo contemporaneamente ammirare nell’ultima stagione di The Leftovers.

Nuovamente un personaggio femminile dalla parte della legge, che ricorda la Molly Solverson della prima stagione e la Marge Gunderson del film del 1996 che ha ispirato la serie tv. Lei è madre, figlia, donna divorziata, non sa stare in questo mondo iper tecnologico in cui le persone preferiscono stare davanti allo schermo di un cellulare piuttosto che parlare faccia a faccia.

Da subito ci viene presentata come un personaggio positivo, che tenta sempre di fare la cosa giusta e che ha sofferto – un patrigno alcolizzato anche se non cattivo, un ex marito gay ora con un nuovo compagno, un lavoro in cui forse non viene del tutto rispettata poiché donna.

Diversamente dalle stagioni precedenti, i personaggi principali di questo nuovo Fargo sembrano “ridursi” a quattro, da una parte la coppia Ray-Nikki, dall’altra la-non-esattamente-coppia-ma-vedremo Emmit-Gloria. Il primo è sicuramente un rapporto malsano, autodistruttivo, che vive di un reciproco approfittarsi e di accontentarsi illudendosi che quello che si ha è speciale.

Hawley sceglie poi di appigliarsi alla tecnologia in questo nuovo capitolo, indugiando con la macchina da presa sui personaggi impegnati a guardare lo smartphone, un tema che sicuramente verrà sviluppato meglio negli episodi a venire.

Ciò capita a Gloria col figlio ma anche alla coppia Ray-Nikki nella vasca da bagno, quasi a voler mostrare un’intimità forzata, imbarazzata, per certi versi opportunistica, piuttosto che spontanea.

Non è la prima volta che la serie tv pesca dall’universo attoriale dei Coen, questa volta con Michael Stuhlbarg “preso in prestito” da A Serious Man per interpretare il fedele avvocato di Emmit, che si ritrova anche lui invischiato in una storia poco raccomandabile: è dissacrante il modo in cui lui e Emmit si completano le frasi a vicenda davanti a Varga, mostrando una simbiosi e un’altra “coppia” da tenere d’occhio.

I piani di Ray non vanno ovviamente come previsto e il ladruncolo sbaglierà indirizzo, uccidendo erroneamente il patrigno di Gloria, e creando una prevedibile escalation di morte a cui Fargo ci ha abituati, mostrando ancora una volta la capacità narrativa di Hawley nel raccontare storie macabre e violente attraverso l’umorismo più nero e tragicomico.

Un format oramai rodato che riesce a raccontare una storia inedita anche se simile, e che porta a voler proseguire la visione per capire se e come ci saranno collegamenti con le stagioni precedenti e se ancora una volta l’umanità sarà inetta e senza speranza.

Non dimentichiamo la dicotomia sempre presente in Fargo La Serie il bianco del freddo e della neve (siamo sempre in Minnesota) e del rosso della morte e del sangue. L’inquadratura dei piedi del marito accusato nel prologo, bagnati dell’acqua del fiume dove è stato ritrovato il cadavere, e quella dell’anziano ucciso sul finire dell’episodio, rimasto seduto davanti al freezer aperto che emana un vento gelido, aprono e chiudono un cerchio di morte che, oramai lo sappiamo, sarà solo l’inizio.

Fargo La Serie 3 è iniziata il 19 aprile negli Usa su FX: la premiere, presentata in anteprima italiana al Napoli COMICON 2017, andrà in onda dall’8 maggio su Sky Atlantic HD.

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