Recensione Oltre le Nuvole, il luogo promessoci di Makoto Shinkai

Pubblicato il 12 Aprile 2017 alle 10:00

Il film d’esordio del Maestro Shinkai è al cinema l’11 e il 12 aprile per Nexo Digital e Dynit.

Spesso gli esordi di un autore mostrano tutte le sue potenzialità, nei temi affrontati e nei modi espressivi, ma ancora allo stato grezzo, favorevoli però a una fioritura più in là.

Questo vale anche per Makoto Shinkai, considerato da molti l’erede di Hayao Miyazaki e degli anime contemporanei. Se la sua opera prima Oltre le nuvole – il luogo promessoci risulta già matura visivamente, lo stesso non si può dire della parte narrativa.

Il film rivela quelli che saranno i segni distintivi dei suoi lavori successivi, Il giardino delle parole e Your name: una storia d’amore tormentata e degna dell’epica cavalleresca, in cui ogni frase, ogni sguardo, ogni sensazione dei protagonisti è volutamente esasperato ancor più di quanto sono soliti fare gli anime.

L’altra caratteristica preponderante di Shinkai – soprattutto in Your name – è l’amore per la fantascienza e gli universi paralleli.

Questi due elementi sono mescolati un po’ troppo confusamente in Oltre le nuvole, uniti a una curiosa passione per l’aeroplania – non vi ricorda un certo Maestro?

La storia raccontata infatti è un ucronia post seconda guerra mondiale ora in auge (vedi The Man in the High Castle e affini) in cui un Giappone diviso in due parti, rispettivamente sotto il controllo degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, vuole riconquistare la propria indipendenza: negli anni ’90 il paese si riunisce e soltanto Hokkaidō rimane occupata dai sovietici, i quali costruiscono una torre che arriva in alto “oltre le nuvole”. In realtà si tratta di un’arma in grado di trasformare il mondo in un universo completamente differente.

Oltre le nuvole recensione

La passione per il volo è quella di Hiroki Fujisawa e Takuya Shirakawa, due amici che stanno finendo la scuola media e nel lavoro part time vogliono costruire un aereo per volare vicino alla Torre di Hokkaido.

La loro compagna di classe Sayuri Sawatari inizia a frequentarli e si fa promettere che la porteranno con loro, nel “luogo promessole”, quando il velivolo sarà finalmente in grado di decollare.

Solo che dopo le vacanze estive la ragazza scompare misteriosamente e i due amici abbandonano il proprio progetto e prendono strade diverse negli anni seguenti: Takuya finisce per lavorare come fisico studiando – guarda un po’ – gli universi paralleli, mentre Hiroki si trasferisce a Tokyo per tentare di dimenticare il più possibile Sayuri, che forse era più di un’amica per lui.

Quando entrambi scopriranno che la ragazza non è sparita ma finita in ospedale per una malattia misteriosa e che forse solo loro potrebbero guarirla, saranno capaci di passare sopra a vecchi dissapori e unire nuovamente le forze per salvarla?

Una domanda topica così come la storia narrata da Shinkai, un incontro non solo di due universi ma di due anime, affini e allo stesso tempo lontane, unite tanto dalla scienza (la passione di lui, la curiosità di lei) quanto dall’arte (il prendere lezioni di violino da parte di Hiroki per non dimenticarla, poichè lei lo suonava).

Un aspetto davvero interessante del film è l’evidente amore di Shinkai per gli ambienti e le scenografie piuttosto che per i personaggi.

Di quest’ultimi ne bastano tre forti e ben caratterizzati, per farli diventare quasi lo sfondo su cui mettere in risalto le campagne giapponesi, lo spazio aperto dei cieli senza fine, la devastazione del mondo, quasi da romanzo young adult.

Ci sono tutti questi elementi in Oltre le nuvole, e forse è proprio questo il problema: un po’ troppa carne al fuoco, piani narrativi e temporali che si mescolano in modo spesso inutilmente confuso.

Resta però indubbio il valore artistico di quest’opera prima, grezza eppure già splendente di luce propria, una luce che porterà all’evoluzione di Hiroki e Sayuri, nel Giardino delle parole e nei due protagonisti di Your Name.

Oltre le nuvole, il luogo promessoci (雲のむこう、約束の場所 Kumo no mukō, yakusoku no basho?) è al cinema l’11 e 12 aprile in Italia per Nexo Digital e Dynit.

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