I Puffi – Viaggio nella Foresta Segreta – Recensione
Pubblicato il 12 Aprile 2017 alle 23:29
Puffetta, unica femmina nel villaggio dei Puffi, incontra una creatura simile a lei e trova una mappa che conduce ad un villaggio segreto. Intenzionata a trovarlo, Puffetta si avventura nella pericolosa Foresta Proibita insieme a Quattrocchi, Forzuto e Tontolone. Purtroppo, il perfido mago Gargamella è sulle loro tracce.
Viene da chiedersi come facciano i Puffi ad essere “alti su per giù due mele o poco più” se vivono dentro i funghi. Il nuovo film d’animazione basato sui celebri gnomi blu creati dal fumettista belga Peyo non fa chiarezza su questo fondamentale dilemma, anzi, crea ancora più confusione in merito, ma ha il pregio di rimettere i Puffi nel loro universo fantasy d’appartenenza, contrariamente alle due precedenti trasposizioni nelle quali venivano trasportati nel nostro mondo in un mix d’animazione e live-action.
In linea con l’attuale ondata d’esaltazione del girl power, la protagonista non può che essere Puffetta (con la voce di Demi Lovato nella versione originale), originariamente creata da Gargamella (Rainn Wilson) per portare scompiglio tra i Puffi e poi redenta da Grande Puffo (Massimo Lopez nella versione italiana). Le tematiche ci sarebbero tutte. Lei è l’unica femmina del villaggio, si sente emarginata, ha due figure paterne, una malvagia ed una benevola, e si dimostra emancipata intraprendendo una pericolosa avventura. I suoi compagni sono Forzuto (Joe Manganiello), eroe tutto d’un pezzo, il geniale Quattrocchi e Tontolone, anima semplice ed ingenua, a delineare un gruppo ben variegato che si rifà agli archetipi dell’epica fantasy.
La vicenda trae qualche spunto da Avatar, laddove nel capolavoro di fantascienza di James Cameron avevamo degli esseri blu altissimi e qui sono invece minuscoli. L’estetica fluorescente e psichedelica della Foresta Proibita rimanda agli scenari del pianeta Pandora e, anche in questo caso, c’è una tribù da proteggere dall’invasione di Gargamella. Per i nostalgici, Cristina D’Avena, interprete di tutte le sigle della serie animata, torna con il nuovo brano Noi Puffi siam e presta la voce a Mirtilla (Julia Roberts nell’originale).
Le prevedibili dinamiche narrative vengono propinate in un prodotto vietato ai maggiori di dieci anni che preserva l’integrità concettuale dei Puffi ma è gravato da un’insostenibile carenza di idee. L’esigenza del film sembra quella di mettere sullo schermo teneri conigli fosforescenti e qualche innocua sequenza action per sfruttare il 3D mentre le puerili gag comiche strappano a fatica qualche sorriso. C’è poco da puffare.