MangaForever intervista Emanuela Lupacchino

Pubblicato il 3 Aprile 2017 alle 17:00

La disegnatrice romana si racconta ai nostri microfoni.

Abbiamo avuto modo di scambiare alcune battute con Emanuela Lupacchino in occasione del workshop che la disegnatrice, attualmente in forza alla DC Comics, ha tenuto a Bari e organizzato da Grafite – Scuola di Grafica e Fumetto che ringraziamo per la disponibilità.

Benvenuta su MF, Emanuela! Iniziamo parlando dei tuoi esordi del tutto particolari [Emanuela prima di scegliere di disegnare a tempo pieno è stata bio-tecnologa – NdA]…pensi che questa tua decisione di dedicarti “tardi” al disegno abbia influenzato il tuo stile?

No in realtà l’età non conta, quello che conta è la preparazione tecnica ed un pò l’attitudine. Se avessi cominciato a quarant’anni piuttosto che a dodici anni quello che sono sarebbe venuto fuori in ogni caso. Lo stile fa parte delle proprie influenze e di quello che si ama fare in realtà no, non credo sia una questione di età.

Hai iniziato la tua avventura americana alla Marvel disegnando X-Factor, su testi di un mostro sacro come Peter David, poi sei passata alla Valiant ed infine sei approdata alla DC Comics. Hai riscontrato una differenza di approccio fra le varie case editrici? Fra gli autori con i quali hai collaborato qual è il tuo preferito? Ne hai invece uno con cui vorresti collaborare?

Dunque sicuramente gli approcci lavorativi sono molti simili fra Marvel e DC, perché ovviamente sono due prodotti simili e complementari se vogliamo dirla così, però le esigenze narrative e di impostazione della DC sono totalmente diverse a volte dalla Marvel…dipende molto dalla storyline che vuole adottare una casa editrice. Per questo noi artisti dobbiamo adoperarci e cercare di capire la direzione che la casa editrice e l’editor nello specifico vogliono seguire e da lì realizzare il lavoro. Alcuni lavori che ho fatto per la Marvel erano molto più scanzonati rispetto a Supergirl che ha avuto momenti intensi e molto emozionali…questo dipende sia dalla sceneggiatura che dalla linea guida per quella specifica storia.

Un autore che mi è rimasto nel cuore è sicuramente Peter David perché oltre ad essere un mostro sacro è statala base di sceneggiatura su cui ho imparato lo storytelling del fumetto americano…è uno scrittore da manuale ed ha un professionalità illimitata, ha delle idee ed un modo di scrivere i personaggi che è brillante quindi posso dire che lavorare con Peter David è stato senz’altro uno dei punti massimi della mia carriera.

Uno scrittore con cui vorrei lavorare? Geoff Johns!

La DC Comics ti sceglie spesso come copertinista che differenza c’è nel realizzare una copertina da un albo di una serie regolare?

Quando si lavora su una copertina si spende molto più tempo pensando alla composizione e alla qualità perché è una immagine singola che deve raccontare tutto per questo le copertine sono gli unici lavori che inchiostro direttamente io, non faccio mi faccio aiutare, perché ci tengo particolarmente a fare qualcosa di mio molto autoriale e personale sia nella composizione che nella realizzazione.

Mi piace lavorare sulle copertine perché lì posso venire fuori e spingermi un pò più in là con la qualità rispetto ad un albo di una serie regolare che ha dei tempi molto costretti.

Parliamo di Bombshells, un progetto che incarna l’anima multiversale della DC ed è un progetto a cui hai partecipato attivamente avendo curato il character design di alcune eroine, tuttavia la cosa più interessante è la realizzazione delle statue ispirate alla serie…cosa si prova a vedere le proprie creazioni prendere vita in 3D?

E’ un traguardo! non saprei come altro definirlo…sono sempre stata una grande collezionista di merchandising quindi per me essere arrivata a realizzare dei concept che poi si sono trasformati in statue è stato un traguardo personale il quale voleva dire che stavo lavorando nella direzione di tutti gli autori che prima di me avevano avuto questo privilegio e quindi voleva dire che stavo facendo delle cose di altissima qualità.

E’ una di quelle cose che ti ripaga del duro lavoro di anni!

Ultima battuta ed arriviamo alla Rinascita; hai disegnato: Superwoman, Trinity, Green Lanterns, Supergirl…quali sono i tuoi progetti futuri?

Per ora ho interrotto il lavoro su serie regolari perché sono impegnata su un grosso progetto per la Warner Bros. di cui però non posso parlare…

Non ci puoi dire neanche se si tratta di qualcosa legato ai fumetti, ai videogames o al merchandising più in generale?

Diciamo che è un progetto di merchandising…collegato più in generale all’entertainment ma non posso dire di più giuro! [ride]

E’ un progetto molto impegnativo ma mi sta dando tantissimo ed ha una modalità di lavoro totalmente differente e dove sto imparando cose fondamentali e mi sta impegnando a 360° a che per quello che riguarda il rielaborare lo schema lavorativo perché non avendo niente a che fare con il fumetto, seguo un iter lavorativo e di tempistiche totalmente differente.

Riprenderò penso in estate con le serie regolari anche se al momento non ho alcun piano né progetti. Continuerò a realizzare le due copertine variant mensili di Green Lanterns e lavorerò su progetti speciali come poster…

Grazie Emanuela per il tempo concessoci…

Grazie a voi!

Foto: Luca “Nimo” Giacobelli

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