Justice League n. 1 – Rinascita DC [Recensione]

Pubblicato il 31 Marzo 2017 alle 10:00

Arriva la serie Rebirth della Justice League! Una terribile minaccia sta per colpire la terra e la più grande squadra di supereroi di sempre dovrà affrontare la sua prova più grande! Non perdete questo albo d’esordio firmato da Bryan Hitch! E in appendice, i Titani!

Inizia la nuova collana Rebirth dedicata al gruppo di supereroi più importanti della DC, la Justice League. La celeberrima squadra composta da Superman, Batman, Wonder Woman, Flash e altre fondamentali icone supereroiche è uno degli elementi imprescindibili della casa editrice, sin dal suo esordio negli anni sessanta, e in generale del mercato fumettistico americano. Basti pensare che gli Avengers della concorrente Marvel nacquero proprio sulla scia del successo della Lega della Giustizia.

Nel corso dei decenni ci sono stati numerosi cambiamenti e tante serie collaterali. Ma ora, nell’ambito della Rinascita, arriva il nuovo comic-book del team. Lion propone un quindicinale che includerà pure la serie dei Titani e quella di Cyborg. Questa prima uscita si apre con lo speciale Justice League: Rebirth. scritto e disegnato da Bryan Hitch che si pone il compito di riportare un gruppo carismatico nell’odierno contesto DC.

L’autore non fa un semplice resoconto di ciò che è avvenuto nel periodo pre-Flashpoint ma, anzi, parte subito in quarta ideando le premesse narrative della serie regolare. Il team si è già formato ed è composto da Batman, Flash, Cyborg, Aquaman, le Lanterne Verdi Simon Baz e Jessica Cruz e naturalmente Superman. Ma si tratta dell’Uomo d’Acciaio precedente il New52 e non tutti i membri della League sanno come comportarsi con lui. Tuttavia, della sua forza c’è gran bisogno, dal momento che la terra deve affrontare una minaccia terribile.

Si tratta di un mostro enorme e agghiacciante che si rende responsabile della diffusione di un virus e che ricorda le creature gigantesche della Silver Age. Ma in realtà, a quanto ci fa capire Hitch, l’essere alieno è solo il preludio di eventi ancora più terribili. Hitch costruisce una buona trama, caratterizzando bene ogni personaggio dal punto di vista psicologico e realizzando ottimi disegni, valorizzati da un dinamismo e una plasticità innegabili.

Si procede poi con il n. 1 di Justice League e qui entriamo nel vivo della serie vera e propria. Anche in questo caso c’è Hitch ai testi mentre invece la parte grafica è affidata a Tony S. Daniel. La storia è meno coinvolgente di quella dello speciale ed è basata sull’azione adrenalinica. Ma Justice League è esattamente questo: un fumetto di supereroi nel senso classico della definizione, senza fronzoli, e caratterizzato da lotte e distruzioni. In ogni caso, Hitch riesce a evidenziare il lato eroico dei personaggi, più simili a divinità che a esseri umani.

I disegni di Tony Daniel sono di grande impatto, sebbene l’elemento cinetico sia smorzato dalle chine di Sandu Florea. Il risultato complessivo è comunque valido. L’albo si conclude con Titans: Rebirth, lo speciale dedicato alla squadra un tempo conosciuta come Teen Titans. Si tratta di un altro celebre concetto della DC e, nello specifico della Rinascita, assume un’importanza indiscutibile, poiché un ruolo preponderante è giocato da Wally West.

Wally era sparito dopo gli eventi di Flashpoint e nessuno si ricordava di lui. Dopo aver incontrato Barry Allen si reca dai suoi vecchi compagni di avventura, con l’obiettivo di far loro recuperare la memoria e avvisarli di un pericolo in agguato. Qualcuno, infatti, aveva creato la realtà del Flashpoint rubando però gli anni e i ricordi di molti esponenti della comunità supereroica.

Sarà in grado Wally di svolgere il compito che si è prefisso? Ce lo spiega l’inglese Dan Abnett che rievoca i trascorsi di Nightwing, Raven, Donna Troy, Aqualad e Roy Harper con alcuni riusciti flashback, inseriti nell’ambito di un classico scontro tra supereroi. La storia è piuttosto esile ma si legge con piacere. I disegni sono di Brett Booth che si dimostra funzionale, benché troppo legato a stilemi anni novanta. In definitiva, questo primo numero della Justice League è interessante ma bisognerà attendere un po’ per esprimere un giudizio più articolato.

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