Dragon Ball Super: le 10 differenze tra il manga e l’anime
Pubblicato il 25 Aprile 2017 alle 12:00
Edito da Edizioni Star Comics, il primo volume di Dragon Ball Super arriverà in Italia dal 26 aprile 2017.
Dragon Ball Super è la terza parte canonica del franchise di Dragon Ball, opera creata dalla matita di Akira Toriyama e serializzata su Weekly Shonen Jump dal 1984 al 1995, la quale debutta ufficialmente, in Giappone, il 22 giugno 2015 nella versione manga, mentre nella controparte animata, il 4 luglio 2015.
Nella versione cartacea, Dragon Ball Super si colloca tra il 517° capitolo e il 518° capitolo del manga originale, mentre nella serie animata, tra il 288° episodio e il 289º della serie Z. In entrambi i casi, gli eventi raccontati si pongono tra la sconfitta del malvagio Majin Bu e l’inizio del nuovo torneo mondiale di arti marziali, evento dove appare per la prima volta Ub.
La serie animata, realizzata da Toei Animation, è trasmessa su Fuji TV ed è tutt’ora in corso, con l’arco narrativo de “La Sopravvivenza degli Universi” (5 febbraio 2017), con 87 episodi trasmessi.
La versione manga omonima, ideata e sceneggiata da Akira Toriyama e disegnata da Toyotaro (autore di Dragon Ball AF e Dragon Ball Heroes: Victory Mission) il quale, non solo ha preso le redini della parte grafica del manga, ma realizza anche i character design di alcuni personaggi inediti, è serializzata sulla rivista mensile V-Jump edita da Shueisha.
Attualmente, con 23 capitoli pubblicati, la serie sta affrontando lo scontro finale della saga di Trunks del Futuro (nella serie animata ha debuttato il 12 giugno con l’episodio 47 e si è conclusa il 20 novembre 2016 con l’episodio 67).
Nonostante il manga sia cominciato praticamente quasi mezzo mese prima rispetto alla serie animata, quest’ultima attualmente si ritrova ad essere inseguita dal manga. Non è una condizione abituale dato che, nella maggior parte dei casi, il manga è più avanti rispetto all’anime.
Il motivo principale risiede nel fatto che entrambe le edizioni hanno debuttato quasi nello stesso momento. In più, ogni capitolo, composto da circa 46 tavole, viene pubblicato solo una volta al mese (durante la terza settimana del mese), mentre Fuji TV trasmette un nuovo episodio ogni domenica. Inoltre, generalmente in un manga è più complesso realizzare un combattimento, infatti richiede più spazio fra le tavole e tempo (quindi più capitoli) per fare in modo che gli eventi siano ben amalgamati. Nell’anime invece,grazie alla tecnologia delle immagini in movimento, un combattimento medio/lungo può anche essere sviluppato nel giro di un due/tre episodi.
Questa condizione porta a riscontrare molte differenze tra il manga e l’anime, in quanto il team della serie animata, oltre a dover rispettare le direttive imposte da Toriyama, gode della possibilità di poter introdurre novità o anche di proporre personaggi non tratti dal manga.
Tuttavia, non sempre le novità dell’anime vengono proposte nel manga e viceversa. Inoltre, la quasi sistematica velocità dell’anime nello scorrimento degli eventi è corretta dal manga, il quale ha anche il compito di aggiustare il tiro della sceneggiatura, nel caso l’anime pecchi in qualche circostanza. In altre parole, la serie animata, anche più di una volta, “ha deciso” di non specificare o di omettere dei dettagli perché non segue le linee guida del manga, e anche perché non è supervisionata direttamente dagli autori originali.
Il manga, perciò, essendo indietro e controllato da Toriyama e Toyotaro, tende sia a snellire la narrazione, eliminando parti non necessarie, che ad aggiungerne altre che chiariscono un determinato dettaglio e ne completano il quadro generale facendolo comprendere appieno al lettore. Per fare un esempio, nel manga viene specificato il motivo dei capelli rosa nella trasformazione in Super Saiyan God di Black Goku, nell’anime invece no e va sottolineato che Black si trasforma prima nell’anime che nel manga.
Dopo questa lunga ma doverosa introduzione, eccovi le differenze essenziali tra il manga e l’anime di Dragon Ball Super.
Pronti? Buona lettura.
1. LE ORIGINI DI DRAGON BALL SUPER.
I primi 27 episodi della serie animata di Dragon Ball Super sono focalizzati sulla trasposizione degli eventi degli ultimi due film legati al franchise, ovvero: Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei e Dragon Ball Z: La Resurrezione di “F”, seppur con qualche variazione tra le versioni cinematografiche e quelle televisive. Dopo di che, è finalmente arrivata la messa in onda del primo episodio del nuovo arco narrativo che prende il nome di “Saga del Sesto Universo” (episodio 28 del 24 gennaio 2016).
Inoltre la serie animata, tra la fine della saga del Sesto Universo (episodio 41 del 1° maggio 2016) e l’inizio della saga di Trunks del Futuro (episodio 47 del 12 giugno 2016), ha affrontato una serie di 6 episodi filler (42-46).
Un’altra ondata di episodi di filler si è verificata tra la fine della saga di Trunks del Futuro e l’inizio della Sopravvivenza degli Universi (5 febbraio, episodio 77). Infatti, dall’episodio 68 al 76, sono stati trasmessi episodi di intermezzo.
Nel manga invece, la serie debutta basandosi sugli eventi presenti in Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei. Tanto è vero che si comincia col Dio della Distruzione Beerus e il suo maestro-angelo Whis che arrivano sulla Terra per incontrare il Super Saiyan God, ovvero Goku. Il manga mostra anche lo scontro tra il Saiyan e il Dio. Tuttavia, la versione cartacea non racconta le vicende de “La Resurrezione di F“, ma vengono solo accennate nel 5° capitolo.
Dunque, i primi quattro capitoli della versione manga sono incentrati nell’arrivo di Beerus, dal quinto invece, ha inizio l’arco narrativo del Sesto Universo. La serie manga non traspone gli episodi di intermezzo presenti nell’anime.
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2. L’ASCESA DEL DIO DELLA DISTRUZIONE DEL 7° UNIVERSO, BEERUS.
All’inizio della serie animata, quando il Dio della Distruzione Beerus arriva sulla Terra, minaccia fin da subito i terrestri di distruggere il pianeta se non si presenterà il Super Saiyan God. Mentre si cerca di guadagnare tempo, purtroppo i nostri eroi, talvolta anche senza volerlo, finiscono più volte per far infuriare il Dio.
In particolare, Goten e Trunks sparano Beerus con le pistole d’acqua e questa scena nel manga non avviene. Tuttavia, sia nell’anime che nel manga, Beerus si arrabbia con Majin Bu in quanto l’alieno non vuole concedergli neanche uno dei suoi budini. In altre parole, nel manga (oltre a perdere subito la calma a causa della non presenza del Super Saiyan God) non essendoci tutti questi siparietti e gag, Beerus si arrabbia solamente perché non riesce a soddisfare la sua golosità.
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3. SUPER SAIYAN BLUE.
Nel manga, in vista del torneo tra il 6° e il 7° Universo, Vegeta e Goku si stanno allenando sotto le direttive di Whis. I due Saiyan, che nel frattempo hanno imparato ed evocare la forza divina del Super Saiyan, si rendono conto che è troppo lungo definire “Super Saiyan God Super Saiyan“, colui che riesce a raggiungere lo stadio successivo al Super Saiyan God.
Ordunque, visto che la nuova trasformazione conferisce capelli azzurri, Whis consiglia loro di rinominare la trasformazione in Super Saiyan Blue. Nella serie animata questo dialogo non viene intavolato.
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4. FROST, UN ALIENO DALLE SEMBIANZE DI FREEZER.
Durante il torneo di arti marziali tra il 6° e il 7° Universo, debutta Frost, un nuovo guerriero appartenente al 6° Universo. Quest’ultimo possiede lo stesso aspetto e le caratteristiche della sua controparte del 7° Universo, Freezer.
Nella serie animata, in un primo momento, l’alieno viene dipinto come un individuo leale e rispettoso, ma durante gli incontri si rivela subdolo e calcolatore esattamente come Freezer. Non a caso, durante i combattimenti utilizza dei stratagemmi illeciti al fine di stordire gli avversari e portare a casa la vittoria. Sotto questo inganno cadono Goku prima e Piccolo dopo. Vegeta invece, lo sconfigge in una manciata di colpi. Nel manga invece, l’apparente buona condotta di Frost non viene mai messa in discussione.
Dall’inizio alla fine, il personaggio non si rivela per quello che nell’anime in realtà è: ovvero un alieno ipocrita interessato soltanto al tornaconto personale. Inoltre, anche nel manga il personaggio usa lo stordente per eliminare i suoi avversari, e dopo che Jaco scopre l’illecito, l’arbitro del torneo dichiara che è un’arma non ammessa perchè non è una parte naturale del corpo di Frost, diversamente da quanto dichiarato da quest’ultimo. Tuttavia, dopo la sconfitta di Frost, sempre nel manga, Piccolo azzarda che in realtà, qualche somiglianza con Freezer ce l’abbia.
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5. IL KAIOKEN UNITO AL SUPER SAIYAN BLUE.
Durante la saga del 6° Universo, si giunge al combattimento più interessante e avvincente di tutti, ovvero Goku contro Hit, l’assassino leggendario del 6° Universo. Il personaggio inedito è fortissimo e possiede delle abilità tali da sconfiggere facilmente persino Vegeta, prima di affrontare Goku. Hit sfrutta la sua possibilità di fermare il tempo per un secondo e in quel frangente riesce a provocare gravi danni agli avversari. Inoltre, possiede grandi capacità di assassinio, ma il suo potere complessivo rimane ancora un mistero.
Nella serie animata, vista la grande capacità di Hit, Goku viene messo alle strette e deve reagire se vuole vincer il torneo di arti marziali. Perciò, il Saiyan evoca una trasformazione inedita: la combinazione fra Super Saiyan Blue ed il Kaioken (livello 10).
Nel manga invece, Goku non esegue questa trasformazione, infatti prima si evolve in Super Saiyan God e successivamente si potenzia in Super Saiyan Blue. Questa differenza, ne genera un’altra sul risultato finale dello scontro.
Difatti, nell’anime, dopo aver ricorso al Super Saiyan Blue combinato al Kaioken, Goku perde sia perchè non riesce a contenere la grande quantità di energia emessa dal suo corpo, sia perché vuole affrontare Hit in un altro momento in quanto non vuole essere una pedina nelle mani delle sue divinità.
Nel manga invece, Goku perde, non perché resti affaticato dalla sua stessa potenza, ma perché vuole affrontare Hit in un duello senza restrizioni e anche per permettere a Monaka di combattere. (Monaka fa parte del 7° Universo, e nonostante non abbia alcun potere, Beerus ha fatto credere a Goku che sia molto più forte di lui per fare in modo che il Saiyan continui sempre a migliorare. Monaka batterà Hit in un sol colpo, ma quest’ultimo fingerà la sua sconfitta).
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6. RITORNO AL FUTURO… DI TRUNKS.
Terminato l’arco narrativo del 6° Universo (episodio 41 del 1° maggio 2016/capitolo 13), la trama fa un piccolo balzo in una storia filler, per poi approdare nell’arco narrativo canonico di Trunk del Futuro (episodio 47 del 12 giugno/capitolo 14).
Nel primo episodio dell’arco appare il nemico principale, ovvero Black Goku – in realtà è Zamasu, Kaioshin del nord del 10° Universo, il quale stanco dei peccati commessi dall’umanità vuole portarla all’estinzione. Dunque, ruba il corpo di un Goku di una realtà alternativa e lo fa suo grazie alle Super Sfere del Drago perché è affascinato dal potere del Saiyan, il quale si trova nella Terra del Futuro, e ammazza Bulma di fronte agli occhi di Trunks sempre nel futuro.
Nel manga invece, questa scena non si verifica in quanto Black Goku ha assassinato Bulma tempo prima, dunque la scena non è mostrata.
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7. LA VERA IDENTITÀ DI BLACK GOKU.
Durante la saga di Trunk del Futuro, nella serie animata, dopo il primo confronto nel Presente tra Goku e Black Goku, i nostri eroi si addentrano nel mistero delle origini del formidabile nemico.
Whis realizza (ipotesi poi confermata) che Black Goku possieda la stessa aurea dell’aspirante Kaioshin del 10° Univero, Zamasu – infatti, Goku e le divinità del 7° Universo si recano nel 10° Universo per incontrare Zamasu, e Goku, grazie ad un primo confronto con l’aspirante, si renderà conto che quest’ultimo possiede qualcosa di familiare con Black Goku.
Nel manga invece Goku non si scontra con Black sulla Terra del Presente. Il Kaioshin del 7° Universo ipotizza, sbagliando tuttavia, che Black Goku sia Kibith, in quanto anche quest’ultimo (come Zamasu) non è tanto incline e clemente agli errori e ai peccati degli esseri umani.
Anche Beerus ne è sospettoso a causa delle similitudine dello sguardo intimidatorio. A rafforzare questa ipotesi, la prima apparizione di Zamasu (nel manga) si verifica mentre è alle prese con un combattimento amichevole con Kibith. Nell’anime invece, la prima apparizione di Zamasu si verifica quando quest’ultimo, con un’aria misteriosa e seria, porge del tè a Gowasu, il capo dei Kaioshin del 10° Universo.
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8. BLACK GOKU SUPER SAIYAN.
Durante la saga di Trunks del Futuro, nella serie animata arriva finalmente lo scontro tra i nostri eroi contro Black Goku. Lo scenario è la Terra del Futuro, e Vegeta si lancia per primo all’attacco trasformato, fin da subito, in Super Saiyan Blue.
Il suo avversario invece, ovvero lo Zamasu del Presente, combatte prima in forma normale e poi rivela la sua trasformazione caratteristica, ovvero il Super Saiyan Rosé che gli concede una forza superiore rendendolo così capace di tener testa al Principe dei Saiyan.
Nel manga invece, quando Vegeta si lancia contro Black, il marito di Bulma esegue prima la trasformazione in Super Saiyan di secondo livello e poi passa al Super Saiyan Blue. Questa successione fa si che Vegeta riduca in fin di vita il suo avversario.
In questo specifico scontro, la grande differenza che passa tra il manga e l’anime, è che nella versione cartacea, Black Goku combatte allo stadio normale per poi dimostrare di saper raggiungere anche il classico stadio del Super Saiyan dai capelli biondi (escluso nell’anime). Solo in seguito sorprenderà tutti con il Super Saiyan Rosé.
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9. LA MOTIVAZIONE DIETRO LA NASCITA DEL SUPER SAIYAN ROSE’.
Nella saga di Trunks del Futuro, nell’episodio 56 (capitolo 20 del manga) della serie animata, Black Goku sta affrontando Vegeta, Goku e Trunks, nel Futuro. In questo frangente, il falso Saiyan dallo stadio normale, si trasforma in Super Saiyan Rosé, un’evoluzione inedita che conferisce aurea e capelli rosa. Questo potere rende nettamente più forte il nemico, il quale riesce anche a potenziarsi molto più rapidamente nel momento in cui subisce più danni.
Nella serie animata, il nemico non specifica il perché i capelli abbiano assunto quel colore, e l’origine dell’evoluzione. Semplicemente la chiama “Rosé” per imitare i suoi avversari che rinominano le trasformazioni (ad esempio il Super Saiyan Blue, ovvero il Super Saiyan del Super Saiyan God). Inoltre, il Dio ritiene che gli esseri umani non possano capire la bellezza e il significato dell’evoluzione.
Nel manga invece, Black Goku si trasforma nel capitolo 20 del manga. Dopo lo stadio normale assume la forma tipica del Super Saiyan (ripetiamo non presente nell’anime) per poi raggiungere la trasformazione del Super Saiyan Rosé.
La differenza rispetto alla serie animata sta nel fatto che nel manga, Zamasu del Futuro, alleato di Black Goku, spiega l’origine della trasformazione: quando un Dio (ricordiamo che Black è un Dio dal momento che sarebbe Zamasu, quindi Kaioshin, nel corpo di Goku) nel corpo di un Saiyan riesce a superare lo stadio del Super Saiyan God, i capelli diventano rosa e non blu come Goku e Vegeta. Vale a dire che il Super Saiyan Rosé è la versione Super Saiyan God Super Saiyan di Black Goku.
Un’altra differenza risiede nel fatto che nella serie animata, quando Black si trasforma, Zamasu non è ancora al suo fianco, e quando arriva dai cieli gli intima di fermarsi e di non riscaldarsi molto. Invece nel manga, Black è affiancato dalla sua copia del Futuro e quest’ultima rimane esterrefatta e colpita dalla consistenza divina che emana tale trasformazione.
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10. VEGETA SUPER SAIYAN GOD.
Nella Saga di Trunks del Futuro, Goku e Vegeta tornano sulla Terra del Presente in quanto sconfitti dallo scontro con Zamasu e Black. Nel frattempo cercano di preparare un piano di vittoria per quando torneranno nel Futuro, nel quale Trunks se la sta vedendo con i due nemici, completamente solo.
Perciò, Goku decide di apprendere la tecnica sigillante del Mafuba, (inventata dal grande Maestro Mutaito, mentore del Maestro Muten) recandosi alla residenza del Maestro Muten, invece Vegeta decide di allenarsi nella Stanza dello Spirito e del Tempo con l’intenzione di distruggere il Super Saiyan Rosé.
Una volta che Vegeta si è rinforzato e che Goku ha imparato il Mafuba, tornano immediatamente nel Futuro, con la macchina del tempo, per affrontare lo scontro finale.
Nell’episodio della serie animata, dove è presente anche Bulma, è Vegeta, ancora una volta, a cominciare a combattere e i frutti dell’allenamento si rivelano eccellenti: trasformato in Super Saiyan Blue riesce a surclassare (ma a non uccidere) Black Goku in Super Saiyan Rosé rivelandogli inoltre che, anche se ha preso le sembianze di Goku, non sarà mai un Saiyan e per questo non potrà comprendere la devozione, la dedizione alla lotta, la forza, e il DNA della razza guerriera sterminata da Freezer.
Invece, nell’ultimo capitolo del manga, il 22, Bulma rimane nel Presente. Dunque i guerrieri che arrivano sono Vegeta e Goku, ed è sempre il Principe ad aprire le danze. La differenza sostanziale è che il Saiyan comprende che per battere Black ha bisogno di trasformarsi in Super Saiyan God (evoluzione dai capelli rossi che precede il Blue).
Nella serie animata solo Goku è riuscito a raggiungere questo stadio, nel manga invece, sempre grazie all’allenamento dal Supremo, anche Vegeta ci riesce ed evoca l’evoluzione. Grazie a questa strategia, Vegeta si dimostra tanto sicuro di sè, infatti surclassa il suo nemico. Mentre tutti sono sorpresi dal colpo di scena, Goku spiega che Vegeta si evolve in Super Saiyan God, ma nell’attimo in cui sta per colpire cambia la sua forma in Super Saiyan Blue.