Out Code: Recensione

Pubblicato il 28 Settembre 2011 alle 19:00

GP Publishing presenta ai lettori italiani “Outcode” di Haruhiko Mimenogi e Karin Suzuragi, una manga d’azione dalle atmosfere mistery e  fantascientifiche.

OUT CODE VOL. 1-3

Autore: Haruhiko Mimenogi (storia), Karin Suzuragi (disegni)
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 3,90

Quando si verifica una serie di morti misteriose, con cadaveri bruciati nell’acqua, la responsabilità delle indagini viene affidata al PSI, l’unità investigativa specializzata in crimini di natura paranormale. L’agente Hinako Shirogane pensa di aver individuato il colpevole in Kirio Kirisaki, un ragazzo presente sulla scena del crimine e capace di manipolare l’elettricità.

Ben presto, tuttavia, Hinako si rende conto che Kirio non ha nulla a che vedere con i delitti, e finisce così per collaborare con lui al fine di sgominare l’organizzazione che raduna i praticanti dai poteri speciali.

GP Publishing propone ai lettori italiani “Out Code”, ennesima miniserie in tre volumi di casa Kodansha, scritta da Haruiko Himenogi e disegnata da Karin Suzuragi.

Per quanto riguarda l’impianto grafico, il tratto di Suzuragi è pulito e in generale accurato, ma in più punti ancora incerto e poco espressivo. Ne derivano disegni nella media, dal character design privo di spunti originali, che sconta il fatto di doversi adeguare all’anonima caratterizzazione delle personalità dei personaggi, tratteggiati in modo superficiale attingendo ai più frequenti stereotipi di genere.

Si percepisce poi l’influenza esercitata da altri titoli simili e più noti, su tutti “Cøde: Breaker” di Akimine Kamijo, con il quale “Out Code” ha fin troppi elementi in comune.

Se dal punto di vista dell’intreccio la trama ha alcune qualità apprezzabili, sul piano della resa effettiva della narrazione il ritmo, specialmente nel primo volume, risulta drammaticamente lento per essere uno shonen d’azione, gravato inoltre da numerose pecche nella costruzione dei momenti di tensione e da una composizione delle tavole statica, incapace di imprimere il giusto dinamismo dove richiesto.

Nel complesso la lettura risulta pertanto noiosa, appesantita da una certa verbosità dei dialoghi e dall’infelice scelta di non procedere a una presentazione organica dei protagonisti. Si riscontra un certo miglioramento a partire dal secondo numero, anche se le situazioni nel complesso sono facilmente prevedibili e basate sui soliti clichè che alimentano buona parte della produzione fumettistica per ragazzi.  Tuttavia, proprio quando si inizia a intravedere la maggiore fluidità delle vicende, ci si trova a fare i conti con la minore incisività della trama, che presenta svariate battute di arresto per via di una commistione mal gestita del tema fantascientifico con quello più squisitamente soprannaturale.

Al contrario di quanto accade solitamente per le miniserie, il volume più apprezzabile è l’ultimo, dove i colpi di scena movimentano in modo sensibile la trama, con un finale inaspettatamente ben costruito, anche se da solo non basta chiaramente a redimere digressioni e cambiamenti di atmosfere confusionari.

L’edizione proposta da GP per questo titolo è quella standard da edicola, per un rapporto qualità-prezzo proporzionato.

In conclusione, “Out Code” è un’opera senza pretese, con tutti i difetti tipici di un lavoro d’esordio, che finisce per perdersi nel calderone delle miniserie shonen sconosciute e anonime, senza troppi rimpianti in fin dei conti.

VOTO: 6-



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