N. Y. Komachi vol. 2-5 di Waki Yamato: Recensione
Pubblicato il 26 Settembre 2011 alle 19:00
Tra Giappone e America, in “N. Y. Komachi” Waki Yamato continua a narrare con maestria una sotria formazioen di spessore, capace di fa ridere e riflettere allo stesso tempo.
N.Y. KOMACHI VOL. 2-5
Autore: Waki Yamato
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 5,90
Prosegue il movimentato viaggio di Shino per incontrare Daniel e poter finalmente dichiarargli il suo amore. Giunta a Sapporo, tuttavia, la ragazza deve fare i conti con indecisioni e malintesi, che la portano infine a salpare per la tanto agognata New York. Il destino ha però in serbo per la protagonista numerose sorprese nel suo cammino per diventare finalmente una donna emancipata e indipendente.
Dopo un inizio piuttosto contenuto, dalle atmosfere quasi drammatiche e certamente più serie, le vicende di Shino e compagni in questi nuovi volumi si sviluppano appieno e proseguono il loro svolgimento con toni nettamente più umoristici, che strizzano volentieri l’occhio al nonsense. Ritorna quindi prepotentemente lo stile tipico della Yamato, rendendo in questo senso “N. Y. Komachi” più simile alla precedente “Una ragazza alla moda” (Mademoiselle Anne).
Il cambio di registro lascia comunque spazio a momenti intensi, senza nulla togliere al cuore della narrazione, costituito dal percorso formativo di Shino, assoluta protagonista che domina incontrastata la scena, e dalla sua relazione con il dr. Irving.
Con il cambio di ambientazione compiuto con l’arrivo a New York, i grandi temi dell’emancipazione femminile e della discriminazione vengono affrontati anche dalla prospettiva occidentale, tramite la figura di Nanette, rivale in amore di Shino, suo alter-ego virtuale che incarna una cultura diversa, ma afflitta dalle stesse problematiche. Si mantiene così un duplice piano della narrazione, che da un lato privilegia la storia d’amore, fondamentale nucleo narrativo della serie, e dall’altro svolge un’accurata opera di ricostruzione di usi e costumi dell’epoca, che rimane discreta sullo sfondo, senza prendere il sopravvento ma mantenendo una sua specifica connotazione, che il lettore percepisce chiaramente.
Per quanto riguarda l’edizione curata da GP, il formato è quello tipico dei volumi da fumetteria (11,5 x 17,5), con sovraccoperta, per albi consistenti di 224 pagine stampati su carta bianca e resistente e con rilegature solide. In appendice è inoltre incluso un apparato di note esplicative. Qualche problema circa la duplicazione di alcune note poste con asterisco all’interno della tavola che vanno a tradurre insegne e /o cartelli in realtà già tradotte. Il rapporto qualità-prezzo è comunque accettabile.
In conclusione N.Y. Komachi si conferma una lettura coinvolgente e piacevole, che ben si distingue in un panorama shojo troppo spesso piatto e banale. Una storia di formazione di spessore, che sa far ridere e riflettere allo stesso tempo.