Magatsuhi.com: Recensione

Pubblicato il 27 Settembre 2011 alle 19:00

GP Publishing propone al suo pubblico “Magatsuhi.com”, miniserie in tre volumi firmata da Issei Mori e Soda Inui, per un manga dai toni soft horror, che conta su disegni ben realizzati.

MAGATSUHI.COM VOL. 1-3

Autore: Issei Mori (storia), Soda Inui (disegni)
Editore:
GP Publishing
Provenienza:
Giappone
Prezzo:
€ 3,90

Karuto Mido è un liceale come tanti. Quando nella sua vita torna la vecchia compagna di classe Airi Kiyose, però, tutto cambia. La ragazza è infatti la consultatrice di Magatsuhi.com, il sito maledetto che può essere visualizzato da un solo utente per volta e che predice il futuro.

Karuto non crede certo a una leggenda metropolitana, ma quando si ritrova ad essere il nuovo consultatore, assiste impotente al realizzarsi davanti ai suoi occhi tutte le profezie di morte annunciate dal sito, per di più vedendo scorrere inesorabilmente sulla pagina web proibita il countdown che indica la sua morte.

Magatsuhi.com” è una miniserie in tre volumi firmata da Issei Mori ai testi (anche accreditato come Kazumasa Mori) e Soda Inui alle matite, pubblicata nel nostro Paese da GP Publishing.

La prima cosa che si nota leggendo quest’opera è il contrasto tra lo stile di disegno e i toni della storia. Lo stile di Inui, infatti, che fa affidamento su linee precise e nette, dà vita a disegni dal design accattivante, ben realizzati, in sintonia più con i canoni classici dei manga di combattimento che non con il genere horror cui è in linea di massima ascrivibile questo titolo.

Le tavole sono dinamiche, anche se la regia non è del tutto fedele agli standard dei racconti dell’orrore. Gli ambienti sono davvero ben curati, anche con un certo gusto per le citazioni (vedi le action figures di “Enma” – altro titolo Kodansha anch’esso in Italia da GP – presenti nella camera di Sawashiro).

Considerato che si tratta di uno shonen originariamente serializzato su Shonen Rival, è certamente apprezzabile il modo in cui Mori ha impostato la trama dei vari capitoli, costruendo correttamente il climax di ogni episodio, pur ispirandosi a un’idea di fondo classica. L’impatto dei singoli capitoli è quindi apprezzabile nel suo piccolo. Meno convincente è l’impianto narrativo considerato nel suo complesso, in quanto i tre volumi si dipanano su una struttura a episodi, quasi del tutto scollegati gli uni dagli altri.

Il risultato è una giustapposizione di capitoli il cui unico elemento di contatto è fondamentalmente il protagonista, che peraltro è tratteggiato in modo sommario. Il principale difetto è la mancata azione di Karuto, che in sostanza fa davvero troppo poco per contrastare il destino che gli è capitato, rimanendo per lo più passivo e ai margini delle vicende, per un finale che vorrebbe lasciare col fiato sospeso ma che risulta paradossalmente l’unico momento di verve del protagonista.

L’edizione curata da GP è quella standard da edicola, per un rapporto qualità-prezzo proporzionato. Nota di merito per l’adattamento, sempre scorrevole e che riesce a mantenersi fedele all’originale in occasione di un crittogramma presentato nella storia. Peccato invece per il titolo sbagliato dell’ultimo episodio, tradotto in due modi diversi in apertura e in chiusura di volume.

In definitiva “Magatsuhi.com” può definirsi un horror solo in senso lato, per via dei toni soft che poco hanno a che vedere con la suspance dei grandi titoli della letteratura dell’orrore made in Japan. Una lettura in qualche modo piacevole, che potrebbe contare un sequel, ma per il momento lasciata malamente cadere nel vuoto.

VOTO: 6+

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