CIVIL WAR II 5: La battaglia entra nel vivo! [RECENSIONE]
Pubblicato il 16 Marzo 2017 alle 10:10
Le tensioni all’interno della comunità supereroica per via delle predizioni di Ulysses toccano il loro culmine e infuria la battaglia ! Chi avrà la meglio ? La fazione di Capitan Marvel che vuole cambiare il futuro o quella di Iron Man che lo vuole preservare ???
Siamo arrivati al quinto numero della miniserie-evento di casa Marvel e finalmente scoppia la guerra vera e propria tra i supereroi.
Brian M. Bendis come al solito si prende i suoi tempi, e dopo aver posizionato tutte le pedine al posto giusto ci fa assaporare la battaglia che ha diviso in due fazioni la comunità supereroica, messa in crisi dopo l’arrivo dell’inumano Ulysses.
Quest’ultimo infatti è un giovane con delle visioni che gli permettono di prevedere il futuro, e quindi potenzialmente utili per prevenire un crimine o una catastrofe prima che avvenga. Carol Danvers, attuale Capitan Marvel, è fermamente convinta che sia necessario intervenire e fermare i responsabili anche se ancora non hanno commesso il reato, mentre Tony Stark/Iron Man non si fida delle visioni di questo giovane inumano, ancora inesperto, che potrebbero essere influenzate da fattori esterni o pregiudizi.
Negli scorsi numeri c’è stato un continuo crescendo di tensioni, che hanno portato anche alla morte di personaggi illustri come James Rhodes/War Machine, carissimo amico di Stark e compagno di Carol Danvers, e Bruce Banner, l’originale Hulk, che ultimamente era riuscito a “contenere” il mostro verde dentro di lui. Entrambi stavano attraversando un periodo piuttosto stagnante a livello narrativo, per cui erano le “vittime sacrificali” perfette per questa saga…
Bendis è stato certamente abile nel giocare con tutti questi personaggi e dimostra di muoversi molto bene all’interno di un universo che in un certo senso ha forgiato lui stesso, visto che la maggior parte degli eventi più epocali di questi ultimi anni sono opera sua. E probabilmente non sarà un caso il fatto che il colpo di scena finale di questo numero riguardi proprio una “sua creatura” come Miles Morales, l’ex Ultimate Spider-Man che adesso si è stabilito nell’universo Marvel ufficiale.
Una caratteristica tipica della scrittura di Bendis è la “decompressione”, visto che tende a dilatare molto le sue storie e il fatto che questa seconda guerra civile sia scoppiata solo nel quinto numero ( ma ci sarebbe da considerare anche il numero zero di prologo ) ne è la chiara dimostrazione.
A volte questa tecnica, unita ad un utilizzo insistito di dialoghi brillanti o monologhi, può risultare anche fastidiosa, ma nel caso di Civil War II rende solo molto scorrevole la lettura e riesce a catturarti dalla prima all’ultima pagina, con colpi di scena inseriti ad hoc per lasciare la voglia di leggere anche il numero successivo.
Per adesso, dunque, è un evento ben strutturato, che intrattiene e diverte ed è anche piacevole da guardare, visto che David Marquez ai disegni non sbaglia un colpo e continua a regalarci tavole esplosive ma mai troppo esagerate, grazie a uno stile molto raffinato e attento al dettaglio, piuttosto che al puro impatto visivo fine a se stesso.
Di certo, comunque, le mazzate tra supereroi presenti in questo numero faranno felici tutti i nerd più incalliti, che in un colpo solo potranno ammirare Avengers, X-Men, Inumani e Guardiani della Galassia darsele di santa ragione, splendidamente illustrati da Marquez.
E’ ancora presto per formulare un giudizio definitivo, visto che mancano ancora tre numeri alla fine della saga, ma per adesso Civil War II si può considerare una lettura di puro intrattenimento molto piacevole, da consigliare a tutti i Marvel-fan, visto che sta sconvolgendo gli equilibri interni dell’universo Marvel, mietendo anche vittime illustri.