Life, Animated: un documentario sull’autismo dal cuore animato – Recensione

Pubblicato il 23 Febbraio 2017 alle 15:00

Un racconto emozionante sull’autismo, disponibile dal 15 Febbraio su Netflix.

Chi ancora pensa che i film d’animazione siano semplice intrattenimento per bambini, dopo aver visto Life, Animated forse potrà definitivamente ricredersi. Questo perché la storia vera di Owen Suskind – tratta dal libro del premio Pulitzer (nonché padre di Owen, giornalista del New York Times) Ron Suskind “Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes, and Autism” e documentata da Roger Ross Williams – mostra come i cartoon Disney siano divenuti lo strumento del protagonista per riuscire a comprendere il mondo che lo circonda.

Owen all’età di tre anni “si spegne”, non riesce più a parlare e a camminare regolarmente, poiché si manifestano in lui i primi segni dell’autismo. Per i genitori e il fratello maggiore Walter inizia un’agonia di preoccupazioni, come da prassi per chi ha un parente con questa malattia: una patologia da cui non si guarisce ma nonostante la quale si può imparare a vivere decentemente.

È in “imparare” che risiede la chiave di lettura del documentario, che ha già vinto numerosi premi a vari Festival e ora è candidato all’Oscar 2017. Ciò che riaccende la scintilla in Owen qualche anno dopo è una scena de La Sirenetta, le cui parole sono guarda caso “solo la tua voce”. I medici e gli psichiatri tarpano subito le ali all’entusiasmo familiare, spiegando che si tratta semplicemente di una ripetizione a pappagallo di ciò che il piccolo sente. Lo stesso accade con una frase riferita a Peter Pan al compleanno di Walter.

Qualche tempo dopo, però, è ancora una volta un cartoon Disney a creare un veicolo di comunicazione fra Owen e la sua famiglia. Ron infatti, impersonando Iago, la spalla del villain Jafar in Aladdin, attraverso un pupazzo, riesce a parlare col figlio in una conversazione di una manciata di minuti.

Questa volta non finisce lì: è proprio attraverso lungometraggi animati come Bambi, Dumbo, Il gobbo di Notre Dame, La bella e la bestia, Il re Leone che Owen memorizzando le battute impara nuovamente a parlare e a riuscire a sostenere un discorso.

Si educa cioè a leggere il mondo che lo circonda e a comunicare all’esterno ciò che prova dentro di sè. Un percorso tortuoso, ovviamente, fatto di tante difficoltà, di bullismo, di paura, di incertezza, che però gli permetterà di raggiungere non pochi obiettivi. Una passione che lo porterà a conoscere alcuni celebri doppiatori originali dei cartoon di Walt Disney.

Ci sarà anche l’amore nella vita di Owen, e la conseguente prima delusione amorosa. È incredibile come Life, Animated ci ricordi che i cartoon Disney siano stati in grado – e lo sono ancora – di raccontare ogni emozione, ogni fase della vita di una persona, ogni era nonostante siano senza tempo.

Tutte tranne il sesso, come ricorda simpaticamente Walter quando vorrebbe fare il “discorso” al fratello minore ma si rende conto che non è facile: il massimo a cui la Disney è arrivata nei suoi lungometraggi è l’agognato bacio finale (senza lingua). Ma anche lì forse potrebbe in fondo venirgli in aiuto, attraverso la canzone “Baciala” tratta da La Sirenetta.

Nel film vi è una storia parallela, meravigliosamente animata da Mac Guff, nata dai disegni e dalla mente di Owen, “La terra delle spalle perdute”, in riferimento al ruolo dei beniamini del ragazzo fin da quando era bambino, ovvero gli aiutanti dei protagonisti e dei cattivi Disney, come Iago, Rafiki, Timon e Pumba, e così via. Owen si sente il loro protettore, poiché si identifica con loro.

Life, Animated è un documentario in cui la “presenza” del regista non si sente quasi per nulla, alleggerendo la narrazione e rendendo il lungometraggio un appassionato racconto familiare che ci ricorda come il bambino che è in ognuno di noi ha paura di crescere del tutto, con le responsabilità che ciò comporta. E non c’è niente di più umano, e di “normale”, in questo.

Life, Animated è distribuito in Italia da I Wonder Pictures solamente in alcuni cinema a partire dal 2 Febbraio 2017. Dal 15 Febbraio è inoltre disponibile su Netflix Italia.

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