Flash 2 – Rinascita DC [Recensione]
Pubblicato il 10 Febbraio 2017 alle 10:00
La Rinascita inizia davvero per tre dei più importanti eroi DC e le cose non saranno certo facili per loro! Non perdete una delle migliori testate superoiche attualmente in corso di pubblicazione in Italia!
Recensendo il primo albo della testata quindicinale di Flash, avevo scritto che si trattava della più convincente tra quelle proposte dalla Lion, perlomeno a giudicare dalle premesse.
Tuttavia, il sommario era composto dai comic-book speciali targati Rebirth ed era perciò il caso di attendere l’inizio effettivo delle serie regolari. Bisogna ammettere che questi primi capitoli sono senz’altro di buona qualità.
L’albo si apre dunque con Flash n. 1 e spetta a Joshua Williamson ideare le trame del Velocista Scarlatto nel contesto della Rinascita. Compito importante, considerando che Barry Allen gioca un ruolo fondamentale nell’attuale DCU. La sua vita sembra andare avanti come al solito: lavora per la polizia di Central City e il rapporto con l’amata Iris West non presenta problemi.
Il ritorno improvviso di Wally West, alias Kid Flash, scomparso in seguito al Flashpoint, ha però sconvolto tutto. Per giunta, Flash e Batman stanno indagando su un enigma collegato ad alcuni personaggi protagonisti di una pietra miliare dei comics.
In pratica, una non meglio identificata minaccia ha rubato dieci anni, alterando la realtà del DCU. Tuttavia, Williamson, almeno per il momento, trascura l’indagine di Batman e compie una scelta azzeccata, accentuando la suspense e il senso di mistero e concentrandosi su Barry. Descrive un uomo tormentato, consapevole dei suoi limiti ed estremamente umano.
Persino quando si appresta a combattere un gruppo di criminali, pare sentirsi emotivamente vulnerabile. L’autore delinea una story-line caratterizzata da uno buon equilibrio di azione e introspezione che sembra preludere forse alla nascita di un nuovo velocista.
I disegni di Carmine Di Giandomenico sono ottimi. Il suo stile nervoso e contorto si adatta perfettamente a una serie imperniata sul concetto della velocità, risultando molto dinamico ed espressivo.
Le tavole sono composte da vignette sempre mutevoli, alcune rettangolari, altre persino triangolari e trapezoidali, tra loro incastonate come schegge. L’effetto è piacevolmente spiazzante e valorizza la serie.
E’ poi la volta del n. 1 di Green Arrow, comic-book del rissoso arciere della DC. Benjamin Percy decide di utilizzare anche la splendida Black Canary. I due giustizieri non si sono ancora messi insieme ma il loro rapporto si è già evoluto.
Lo scrittore riprende il tema degli schiavisti introdotto nello speciale Rebirth e concepisce una storia accattivante, mixando atmosfere thriller e ironiche in maniera abile. Inoltre, dedica spazio a Emiko, la sorellastra di Oliver, e soprattutto riprende un personaggio introdotto nella leggendaria run di Mike Grell.
Il primo numero dell’arciere, per giunta, allude pure ad alcune losche situazioni presenti nelle aziende di Oliver e si conclude con un inaspettato colpo di scena che spinge il lettore a volerne sapere di più. I disegni di Otto Schmidt, nervosi e cinetici, sono adatti al tono a tratti noir della serie, grazie anche ai colori cupi e crepuscolari dello stesso Schmidt.
E questa uscita si conclude con il n. 1 di Aquaman, il sovrano di Atlantide che in precedenza Geoff Johns aveva portato a livelli qualitativi impensabili. Lo sceneggiatore Dan Abnett evidenzia la doppia natura di Arthur Curry, umana e atlantidea, e sono le contraddizioni del suo retaggio l’elemento narrativo principale della serie.
Aquaman, coadiuvato dalla sua compagna Mera, intende instaurare rapporti più saldi tra Atlantide e la terra, inaugurando la prima ambasciata atlantidea ad Amnesty Bay, luogo in cui era cresciuto da ragazzo.
Tutto andrà bene, quindi? Be’, in un’avventura di supereroi le minacce sono sempre in agguato e Aquaman n. 1 non fa certo eccezione. Abnett, infatti, crea le premesse per uno scontro senza esclusione di colpi tra il sovrano di Atlantide e quello che è forse il suo peggior nemico.
Aquaman è una serie supereroica nel senso classico e positivo della definizione, con testi e dialoghi ben scritti, a volte ironici. I disegni di Brad Walker, naturalistici e molto dettagliati, rendono giustizia alla sceneggiatura. Insomma, se volete concedervi una bella collana di supereroi, Flash è ciò che fa per voi.