Tex n° 610 – Il pasto degli avvoltoi: Recensione
Pubblicato il 10 Settembre 2011 alle 10:48
Le premesse c’erano tutte. Ora si può scatenare la carneficina figlia dello scontro di tutti contro tutti: disertori dell’esercito, banditi e desperados. Dall’alto gli avvoltoi stanno in attesa del loro pasto: Tex e Kit faranno in modo di non prendervi parte…
Tex n. 610
Il pasto degli avvoltoi
Autori: Gianfranco Manfredi (testo) e Giovanni Ticci (disegni).
Casa editrice: Sergio Bonelli Editore.
Provenienza: Italia.
Prezzo: 2,70 Euro.
È lauto il pasto degli avvoltoi che dà il titolo all’albo numero 610 di Tex, quello di Agosto 2011, disegnato da Giovanni Ticci e scritto da Gianfranco Manfredi. Nel volume precedente avevamo lasciato Tex tra due fuochi, i disertori di Fort Concho guidati dal’ex tenente Stuart Bigelow, e la banda di desperados di El Pardo, che sta seminava stragi lungo il confine col Messico.
Una situazione tutt’altro che semplice, che infatti si conclude nient’affatto bene: i disertori e i desperados si scontrano, e come se non bastasse a contendersi il cospicuo bottino che Bigelow e i suoi avevano accumulato nelle due grosse rapine messe a segno si mettono anche i banditi di Los Buitres, un piccolo villaggio che diviene l’epicentro dello scontro tra le fazioni.
Tra i due litiganti, si sa, il terzo gode. E se qui i litiganti sono un po’ in più, fa nulla: a godere, o meglio, a cavarsela, è sempre Tex, coadiuvato dall’inossidabile Kit Carson e da Chigo, un indiano che malvolentieri militava tra i banditi di Los Buitres, e che alla fine della storia è libero di ritirarsi in solitudine sulla Sierras. Non prima, però, di aver fatto un fuoco propiziatorio con tutti i dollari che i suoi ex compagni avevano messo da parte. Soldi bruciati, colpevoli ammazzati (soprattutto tra loro): tutto è bene quel che finisce bene!
Un’avventura molto articolata, dunque, quella del ranger in camicia gialla, che si svolge sullo sfondo di paesaggi aridi e deserti come il cuore di certi personaggi: vili, malvagi, doppiogiochisti e traditori. Un’avventura che tiene col fiato sospeso, con continui cambiamenti di fronte e colpi di scena. E sparatorie, ovviamente.