Smetto Quando Voglio Masterclass – Il Fumetto [Video Recensione]
Pubblicato il 4 Febbraio 2017 alle 14:00
La nostra video recensione di Smetto Quando Voglio Masterclass – Il fumetto.
Arriva in edicola Smetto Quando Voglio Masterclass – Il Fumetto l’omonimo fumetto spin-off ispirato al film: una nuova “stupefacente” e divertente avventura per la banda dei ricercatori, questa volta alle prese proprio con il mondo dei fumetti.
A scrivere l’albo è Roberto Recchioni, curatore di “Dylan Dog” e creatore di “Orfani”, a disegnarlo Giacomo Bevilacqua, graphic novelist nonché creatore della strip comica “A Panda piace”.
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Ben ritrovati amici di MF! E’ uscito da pochissimi giorni in tutti i cinema Smetto Quando Voglio Masterclass, sequel del fortunato Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia con protagonista Edoardo Leo, ed il film è stato preceduto pochissimi giorni prima da Smetto Quando Voglio Masterclass – Il Fumetto albo arrivato in edicola in allegato a La Gazzetta dello Sport e firmato da Roberto Recchioni con matite di Giacomo “Keison” Bevilacqua.
La Banda dei Ricercatori è tornata e Recchioni ne approfitta per confezionare un albo che fa da ponte fra il primo ed il secondo capitolo; avevamo lasciato il Prof. Zinni (Edoardo Leo) sacrificarsi pur di scagionare i suoi colleghi, ora lo ritroviamo fuori dal carcere – per i dettagli però dovrete andare al cinema – ed insieme ai compagni di “malefatte” dovrà rintracciare la fonte di una pericolosissima droga per conto della Polizia.
Ovviamente per lo sceneggiatore romano sarebbe impossibile non tirare in ballo il mondo dei fumetti ecco quindi che la stessa droga di cui la Banda è alla ricerca li farà approdare in fumetteria e coinvolgerà in maniera improbabile quello che forse è uno degli argomenti più discussi e controversi del mondo dei fumetti ovvero le copertine variant.
Recchioni si esalta dapprima sfondando la proverbiale “quarta parete” e lasciando che i protagonisti interagiscano con il lettore, con i Latinisti intenti a nobilitare l’arte del collezionismo e l’Antropologo sviscerare usi e costumi dei nerd, e poi giocando con citazioni e rimandi fra serie TV – immancabile Breaking Bad – e cartonati animati.
Più che cercare di realizzare una versione alternativa del film, ricalcandone lo stile piuttosto che le atmosfere, l’autore ne declina in maniera intelligente le dinamiche di modo da confezionare una storia divertente ma al tempo stesso adatta al diverso medium pur mantenendone inalterate le caratteristiche che ne hanno decretato il successo.
Se Recchioni gioca con rimandi fumettistici e con la verve dei personaggi, vero fiore all’occhiello dell’albo sono le matite di un grandissimo Keison Bevilacqua che danno un taglio fresco ed accattivante al racconto. La domande che personalmente mi pongo, vedendo ancora una volta il lavoro del disegnatore, è come non riesca ancora a sfondare in mercati più grandi come gli Stati Uniti.
SQVM – Il Fumetto è un divertente antipasto per il film che non solo rinfresca la mente sulla Banda dei Ricercatori ma strizza l’occhio ai lettori sia a quelli navigati ma soprattutto a quelli di passaggio che usufruiscono così di un mezzo di promozione diverso e più “interattivo” per un film che si preannuncia come un successo assicurato.
voto 7,5 storia libero da qualsivoglia continuity Roberto Recchioni dà sfogo a tutto il suo amore per la cultura geek e divertendosi fa divertire anche il lettore
voto 9 disegni Bevilacqua dimostra il suo talento cristallino con un tratto deciso ma moderno ed una costruzione della tavola mai banale e dinamica
voto 7 cura editoriale albo semplice e ben confezionato, adatto al pubblico eterogeneo che vuole raggiungere