Recensione: Batman e Gli Uomini Mostro
Pubblicato il 20 Agosto 2011 alle 09:57
Batman e Gli Uomini Mostro
Autore: Matt Wagner (testi e disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,7, pp. 144, col.
Che Matt Wagner sia uno degli autori più personali del panorama fumettistico statunitense è noto a tutti e basta leggere il suo Grendel, imperniato su un inquietante anti-eroe, pubblicato negli anni ottanta dall’etichetta indipendente Comico, per accorgersene. Uno dei punti di forza delle storie di Wagner è costituito dalla sua attitudine noir e thriller, non esente da tocchi di estremismo. E per ciò che concerne il suo tratto grafico, Wagner ha uno stile peculiare, che in parte rimanda a certi esiti fumettistici della Golden Age, filtrati, però, da una sensibilità contemporanea (e che, in determinate occasioni, può far pensare, facendo le debite proporzioni, al Frank Miller degli esordi, come nel caso del primo crossover tra Batman e Grendel).
Conosciuto anche per serial Vertigo come Sandman Mystery Theatre, dedicato a Wesley Dodds, il classico giustiziere con la maschera antigas, o il più recente Madame Xanadu, basato sulla splendida veggente inventata nei seventies da Michael Wm. Kaluta, Wagner, nel corso della sua carriera, non ha disdegnato, di tanto in tanto, di farsi coinvolgere da characters più mainstream.
Uno dei primi esperimenti in tal senso fu costituito dalla miniserie Demon, benché lo stesso Wagner non ne fu soddisfatto. In ogni caso, anche se bisogna ammettere che in effetti la mini non va annoverata tra le sue cose migliori, l’autore dimostrò di conoscere la psicologia del celebre personaggio kirbyano, nonché il DC Universe propriamente detto e, in particolare, la sua sezione esoterica e occulta.
Ma anche Batman è finito nelle sue mani. La run intitolata Faces, inserita nella compianta Legends of The Dark Knight, che narrava uno scontro senza esclusione di colpi tra il Cavaliere Oscuro e il temibile Due Facce, è tuttora considerata una delle migliori sequenze del mensile. E, a parte i crossover già citati tra Bats e Grendel, Wagner ha realizzato due miniserie sull’Uomo Pipistrello: Batman and The Monster Men e il sequel Batman and The Mad Monk.
Nella prima, tradotta con il titolo Batman e gli Uomini Mostro, è evidente l’amore e l’interesse che Wagner dimostra nei confronti della narrativa pulp, delle atmosfere hard-boiled e pure delle situazioni tipiche dei classici film horror e, in generale, dei b-movies. Siamo ai primordi delle attività di Batman come giustiziere di Gotham City e, più precisamente, a un anno esatto di distanza dalla prima apparizione pubblica del Cavaliere Oscuro.
Ovviamente, il crimine dilaga; ma stavolta Bruce Wayne non dovrà affrontare i soliti malfattori. Con il pretesto di una investigazione dai tipici toni polizieschi, Batman si troverà presto coinvolto in una serie di orribili esperimenti. E tali esperimenti daranno vita a creature mostruose che, come è facile intuire, tormenteranno l’eroe.
È evidente l’influsso del Batman Year One di Miller/Mazzucchelli, almeno per quanto riguarda l’ambientazione e i presupposti narrativi, e Wagner delinea abilmente una story-line intrigante e leggibile, giocando con i consueti personaggi delle storie batmaniane: il commissario Gordon, per esempio; il fido Alfred; ma anche villains di spessore, non sempre utilizzati, come l’infido Hugo Strange. E non mancano nemmeno momenti riflessivi, alternati a sequenze d’azione, che rendono ulteriormente preziosa la miniserie. I testi sono ottimi e i dialoghi risentono della tradizione di romanzieri alla Mickey Spillane o alla Dashiell Hammett. Ma Wagner se la cava egregiamente anche con i monologhi interiori.
Sul versante del disegno, Wagner fa uso di piacevoli prospettive (sebbene non estreme come quelle di Batman/Grendel), dal taglio fortemente cinematografico, con echi di Miller e vaghi accenni al leggendario Bob Kane. Nel complesso, quindi, Batman e Gli Uomini Mostro è un prodotto valido, ben concepito, e soddisferà di sicuro gli estimatori del Cavaliere Oscuro.