Diabolik anno L numero 8 – Una maschera per Ginko: Recensione
Pubblicato il 5 Settembre 2011 alle 20:46
Quante volte le sue maschere e i suoi trucchi hanno aiutato Diabolik a cavarsela in situazioni difficili? Questa volta sarà Ginko a trarne beneficio. E non sarà l’unico aiuto che riceverà dal Re del Terrore!
Diabolik anno L numero 8 Una maschera per Ginko
Autori: M. Gomboli, T. Faraci (testi), D. Cajelli (sceneggiatura), G. Di Bernardo, J. Brandi (disegni).
Casa Editrice: Astorina.
Provenienza: Italia.
Prezzo: 2,20 Euro.
Nel corso della lettura del nuovo albo inedito di Diabolik vi troverete a chiedervi più volte: ma dov’è il Re del Terrore? Per oltre metà delle tavole, infatti, il criminale figlio della fantasia delle sorelle Giussani non si vede né dà segni di vita. Certo, il suo nome viene fatto più volte, ma di lui in carne ed ossa nessuna traccia…
Ginko su richiesta di Altea e del capitano Lorens prende ad indagare sullo strano clima che si respira a bordo della Perla Blu, una nave di lusso di proprietà dell’anziana e malata contessa Mormand. Ben presto scopre che alcuni membri dell’equipaggio gestiscono un traffico di droga e per mettervi fine l’ispettore, utilizzando una maschera appartenuta a Diabolik, si imbarca con un falsa identità.
Proprio con Ginko a bordo la situazione precipita: il comandante Lorens scopre chi è che custodisce la droga e viene ucciso, mentre i marinai-trafficanti prendono il controllo della nave tenendo in ostaggio tutti gli ospiti e progettando di ucciderli appena raggiunta la libertà. Suo malgrado l’ispettore di Clerville viene ferito mentre cerca di mettere fuori gioco i criminali. Toccherà dunque ad Hans Merkur, un ex ufficiale della marina militare che ora si prende cura della contessa Mormand, cercare di mettere in salvo gli ostaggi e assicurare alla giustizia i criminali. E Diabolik? Lo dicevamo, all’inizio, che in questo albo si lascia desiderare…
Il Re del terrore insieme all’amata Eva Kant prima che la Perla Blu salpasse aveva rubato le identità di Hans e della contessa per trafugare i gioielli di famiglia di quest’ultima. Quando, del tutto ignaro della sostituzione, Ginko ferito gli chiede aiuto, Diabolik-Hans non solo gli offre soccorso, ma fa anche in modo che l’intero equipaggio onesto e tutti i passeggeri della nave si salvino.
Per una volta l’inafferrabile criminale è divenuto un paladino della giustizia, unendo l’utile al dilettevole, l’azione eroica al furto dei preziosi monili. Quale sia l’utile e quale il dilettevole per lui, non è difficile capirlo, ma fatto sta che al termine dell’intera vicenda, come sottolinea la stessa (vera) contessa Mormand, l’impressione è che il bottino, in fin dei conti, se lo sia davvero guadagnato.