Recensione Andrea Bruno/Luce Nera – Nicola Pesce Editore
Pubblicato il 12 Maggio 2010 alle 12:13
Disegni: Andrea Bruno
Casa Editrice: Nicola Pesce Editore
Provenienza: Italia
Prezzo: € 15,00
A cura di Sergio L. Duma
Le fiere fumettistiche possono andare bene oppure male. Dipende da una serie di fattori: la qualità dell’organizzazione, le persone coinvolte, gli eventuali periodi di crisi economica, e così via. Di conseguenza, alcune richiamano l’attenzione di un pubblico vasto, altre meno. E’ fisiologico. Tuttavia, a mio parere, qualsiasi manifestazione, anche malriuscita, dovrebbe comunque essere giudicata sulla base di ciò che offre dal punto di vista del fumetto. Perché magari ci sono ospiti interessanti, mostre intriganti, presentazioni di volumi validi, eccetera eccetera. È inutile fare polemiche sui luoghi in cui si svolgono, sugli stand o sull’eccessiva presenza di cosplayers.
Scrivo questo poiché, recentemente, come tutti sanno, si è tenuto il Napoli Comicon; io non ci sono stato e, di conseguenza, non ho elementi per giudicare. Ma mi fa specie che un sedicente editore (non ci riferiamo ovviamente a Nicola Pesce Editore, editore di questo libro ndr) buono solo a polemizzare in maniera sterile su tutto e tutti, nel suo blog che spaccia per sito di informazione fumettistica (e per testata giornalistica ndr), non abbia speso un briciolo di tempo per ragionare sulla mostra dedicata ad Andrea Bruno, uno dei migliori, validi e anomali (uso questo termine in senso positivo) autori del panorama fumettistico italiano. E non è che altri siti, sia chiaro, si siano degnati di scrivere qualcosa al riguardo.
Il volume Andrea Bruno/Luce Nera è il catalogo ufficiale di tale mostra, realizzato da Napoli Comicon, la Galleria HDE di Napoli e la Galleria Miomao di Perugia, e pubblicato da Nicola Pesce Editore. Trattandosi, appunto, di un catalogo, presenta le caratteristiche tipiche di questo genere di pubblicazioni: molte tavole dell’autore (credo che siano quelle esposte nella mostra), articoli sull’artista in questione e interviste.
Chi è Andrea Bruno? È un autore che ha realizzato vari volumi e storie (forse una delle più interessanti è Black Indian Ink), sempre con un estremismo espressivo e grafico che non può lasciare indifferenti. Ciò che Bruno esprime con i suoi disegni è un mondo inquietante e sporco, probabilmente metafora del nostro paese tormentato da malesseri esistenziali e sociali, frequentemente visualizzato con un bianco e nero intrigante.
Bruno, infatti, usa l’inchiostro nero e a volte addirittura il bianchetto con un’abilità incredibile. Le figure e gli oggetti sono il risultato dell’incontro/scontro dei due colori. Basti ammirare le stupende tavole che rappresentano un angosciante Arlecchino, non esente da pulsioni omicide; o quelle dedicate ad ambienti urbani squallidi e degradati, che non sfigurerebbero in una storia cyberpunk.
Tra le influenze di Bruno possiamo citare Josè Munoz, Alberto Breccia, David Mazzucchelli o Hugo Pratt. Ma tali nomi (che, in ogni caso, lo stesso Bruno cita nell’intervista presente nel catalogo) devono essere considerati meramente indicativi; perché Bruno non è un imitatore; è sì partito da questi modelli, ma per arrivare a sviluppare uno stile decisamente personale.
Ora, ammetto che un catalogo è un insieme di immagini e non di storie (e quelle di Bruno varrebbe la pena leggerle, perché questo grandissimo artista è per giunta dotato di capacità narrative e di scrittura non trascurabili), ma Andrea Bruno/Luce Nera può essere un ottimo inizio per coloro che ancora non lo conoscessero (è pure persona seria, schiva e non propensa ad autopromuoversi recitando il ruolo dell’artista figo e magari trasgressivo).
E c’è da sperare che anche altri si accorgano dell’esistenza di simili talenti e delle mostre che cercano di farli conoscere, invece di perdere tempo a polemizzare sui prezzi delle birre alle fiere fumettistiche, sugli spazi della manifestazione, sulla scarsità di pubblico e via farfugliando…
VOTO 8