Come una Pietra e la scoperta della malattia [Recensione]
Pubblicato il 11 Gennaio 2017 alle 10:00
saldaPress riporta in Italia un interessante opera del 2006 targata Image Comics, Rock Bottom – Come una Pietra, scritta da Joe Casey (Children of Atom – Fantastic Four: First Family) e disegnata da Charlie Adlard (The Walking Dead – Savage).
Il pianista Tom Dare si trova in un momento particolarmente difficile della sua vita: sta affrontando un brutto divorzio di cui lui è la causa avendo messo in cinta un’altra donna.
Contemporaneamente Tommy sta accusando degli strani dolori una sorta di pesantezza che non gli permette di muoversi al meglio e dunque di suonare. I suoi migliori amici, Fred il suo avvocato e il Dr Bledsoe, cercano di dargli una mano.
Purtroppo è quasi impossibile fare una diagnosi poiché non ci sono risposte semplici o trattamenti standardizzati per i sintomi che Tom presenta.
Il proseguire delle indagini mediche, le analisi e le prove sulla pelle del protagonista sembrano confermare che Tommy si sta pietrificando. Ma mentre dal punto di vista medico il come tutto ciò stia accadendo si sta lentamente rivelando è il perché che ossessiona tutti. Tommy pur di scoprirlo dovrà riesumare un passato con cui aveva oramai perso ogni legame.
Una malattia che non è una semplice condanna ma anche la fine, la separazione da quell’unico rifugio che per il protagonista rappresentava la musica.
Come può infatti un uomo di pietra suonare il piano? Cosa può fare un uomo la cui condizione medica lo sta progressivamente trasformando in pietra? La malattia sarà per Tommy il punto di partenza per un viaggio che lo porterà a doversi confrontare con le scelte sbagliate della sua vita, con le persone che ha ferito e con ciò che ama realmente.
Come una Pietra di Joe Casey affronta la dura realtà di un uomo qualunque e dei suoi problemi miscelando il tutto con ciò che è strano e impossibile come la pietrificazione. Un espediente che serve all’autore per scavare a fondo nell’anima del protagonista.
La malattia per strana che essa sia non è diversa da una qualsiasi altra condizione degenerativa, è ciò che distrugge definitivamente la vita di Tommy e permette a Casey di analizzare le dure conseguenze pratiche che essa rappresenta e la difficoltà che l’uomo ha nel compiere le proprie scelte.
L’intera opera diventa un percorso che contemporaneamente sembra andare avanti e indietro nella vita del protagonista. L’avanzare della malattia si contrappone allo sguardo che Tommy deve porre verso le scelte della sua vita.
In questo viaggio elemento fondamentale diventano i sogni, Tom, infatti, arrivato alla conclusione di star trasformandosi in pietra inizia ad avere degli incubi che rappresentano le sue più profonde angosce.
Il comparto grafico di Rock Bottom è curato dal famoso disegnatore di The Walking Dead, Charlie Adlard il quale fa un uso particolare del bianco e nero, non ammettendo nessun tipo di sfumatura o di ombra tranne nell’analisi stilistica della malattia di Tom, questo permette di apprezzare a pieno la sua capacità di sintesi e allo stesso tempo la cura con cui realizza i volti dei protagonisti le cui espressioni sono estremamente vive.
Prima della scoperta della malattia esiste solo il bianco e il nero ma è con l’avanzare della pietrificazione che si fa strada il grigio che come un virus si impossessa di Tom paralizzandolo, facendosi strada non solo sul corpo del protagonista ma anche sulle pagine del fumetto in sé.
Joe Casey e Charlie Adlard con Come una Pietra sono partiti da uno presupposto classico del fumetto supereroistico americano, un uomo qualsiasi si sta trasformando in pietra, solo che contrariamente a Ben Grimm, la Cosa dei Fantastici Quattro, per Tom, il protagonista della storia, la pietrificazione è una malattia che non lo porta a diventare un semplice mostro, bensì una condizione degenerativa che può avere una sola conclusione.