Batman: le 10 migliori storie dal 2000 al 2009
Pubblicato il 11 Gennaio 2017 alle 12:00
Ripercorriamo la storia del Cavaliere Oscuro all’inizio del nuovo millenio!
Il nuovo millenio inizia per Batman con un importante cambio editoriale: Denny O’Neil lascia il posto di editor a Bob Shreck.
Questo comporterà radicali cambi nelle testate batmaniane, con una manciata di nuovi team creativi, oltre che nuove ed eccitanti iniziative editoriali.
Quali sono state le 10 migliori storie che possono riassumere Batman fra il 2000 ed il 2009?
Eccovele! Buona lettura!
10. Public Enemies
Con il lancio della nuova Superman/Batman, la DC si affida a Jeph Loeb ed Ed Mcguinnes per uno story-arc iniziale tutto azione, intitolato Public Enemies, e che riprende le fila della gestione Loeb su Superman.
Qui Lex è ancora Presidente degli USA ma davvero per poco visto che la voglia di annientare l’Uomo d’Acciaio è così forte tanto da fargli stringere pericolose alleanze…
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09. Under The Hood – Heart of Hush
Senza ombra di dubbio la storia batmaniana più influente del nuovo millenio è Hush, che ritroverete più avanti in questa “classifica”, e a dimostrarlo ci sono due storie diametralmente opposte.
Da un lato infatti Judd Winnick – coadiuvato fra gli altri da Doug Mahnke – riprende l’aspetto più “action” di Hush in Under the Hood con il personaggio di Jason Todd che viene ufficialmente resuscitato e reinserito nella continuity batmaniana diventato in pochissimo tempo uno dei personaggi favoriti dai fans.
Dall’altro c’è Heart of Hush in cui Paul Dini, coadiuvato da Dustin Nguyen, che non solo riprende il personaggio di Hush – mettendone in luce le potenzialità e facendolo entrare di diritto nella galleria dei villains batmaniani – ma rende Catwoman personaggio maturo e funzionale al ruolo di comprimario, seppur di lusso, che Loeb aveva architettato per lei con Hush.
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08. Gotham Central
Pur non essendo strettamente una testata batmaniana, e Batman di fatto comparirà pochissimo, Gotham Central è uno splendido esempio di versatilità della proposta editoriale legata al Cavaliere Oscuro.
La serie è un crime drama incentrato sul dipartimento di polizia di Gotham con la coppia Brubaker/Rucka che si esalta nell’attingere a piene mani tanto dal noir quanto dal pulp per una quarantina di numeri che ogni lettore dovrebbe avere nella propria collezione.
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07. The Man Who Laughs
Ed Brubaker e Doug Mahnke riadattano la prima apparizione dei Joker – avvenne in Batman #1 – in questo one-shot in formato prestige intitolato The Man Who Laughs.
Brubaker espande così l’apparizione della nemesi del Cavaliere Oscuro mescolandola sapientemente con la vera fonte di ispirazione per la creazione del personaggio ovvero la storia di Victor Hugo da cui fu tratto un film muto del 1925 con protagonista Conrad Veidt.
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06. The Dark Knight Strikes Again
Lontano dall’importanza storica e dalla finezza del primo seminale capitolo, Frank Miller rimette mano alla sua personale versione del Cavaliere Oscuro in The Dark Knight Strikes Again.
Una storia che pur non avendo ricevuto la trionfale accoglienza di The Dark Knight Returns a distanza di qualche anno mostra comunque la sua carica sovversiva.
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05. Batman and Robin Reborn!
Nell’opera filologica che è stata la run di Grant Morrison non poteva mancare il recupero di quello che per molti è stato l’ingresso nel mondo del Cavaliere Oscuro ovvero il Batman della serie TV con Adam West.
L’autore scozzese ovviamente sovverte il senso comune e ci riconsegna un Dinamico Duo – Dick Grayson nei panni di Batman e Damian Wayne nei panni di Robin – tanto graffiante quanto accerchiati da nemici sotto stereoidi nel primo ciclo della neonata Batman and Robin intitolato enfaticamente Batman and Robin Reborn!.
Grazie merito va riconosciuto anche all’apporto grafico di un Frank Quietly che si supera incanalando una verve pop decadente.
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04. Year 100
Elseworld, pratica perfezionata in casa DC Comics – ma questa è un’altra storia. Probabilmente Year 100 di Paul Pope non è quello più famoso con protagonista il Cavaliere Oscuro, la corona andrebbe data a Gotham by Gaslight probabilmente, tuttavia è senz’altro uno dei più influenti e sconvolgenti.
Ambientato in un imprecisato futuro Batman è capace di sopravvivere al tempo ma come? Pope, recuperando una sensibilità tutta britannica, catapulto il mito di Batman in una salsa sci-fi densa e disturbante tanto da fulminare Scott Snyder che ha letteralmente strappato il cuore di Year 100 per riadattarlo al finale della sua trionfale run sul personaggio in era New 52.
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03. Whatever Happened to the Caped Crusader?
Prima della sua rinascita, percorso lungo e non semplice, è toccato ad un istrionico Neil Gaiman celebrarne la vita in Whatever Happened to the Caped Crusader? usando il canovaccio già utilizzato da Alan Moore per celebrare Superman prima di Crisi sulle Terre Infinite.
In una serie di storie brevi tematiche, l’autore di Sandman compie un viaggio all’interno del Cavaliere Oscuro e della sua mitologia utilizzando come “voce narrante” la sua galleria di villains da sempre sguardo privilegiato nella psicologia del personaggio.
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02. Hush
Hush è la storia che catapulta Batman nel nuovo millenio ma soprattutto è uno dei più facili starting point per chi si vuole cimentare con il Cavaliere Oscuro. L’intuizione del publisher Dan DiDio fu semplice quanto fulminante: mettere insieme il miglior sceneggiatore con il miglior disegnatore in quel momento in forza alla DC.
Nasce così una storia in 12 parti in cui Jeph Loeb (re)introduce una nuova e temibile nemesi per Batman ma non senza toccare nemici ed alleati del Cavaliere Oscuro dando così possibilità a Jim Lee di esaltarsi con quelle che sono diventate di fatto tavole iconiche.
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01. Batman RIP
RIP chiude idealmente la prima parte della lunga e manieristica gestione di Grant Morrison sul personaggio ed è senz’altro il punto più alto della produzione dell’autore scozzese concretizzando l’idea alla base della sua run ovvero cosa succederebbe a Batman/Bruce Wayne se davvero avesse affrontato 75 anni di battaglie?
Il Black Glove, la misteriosa organizzazione che dirige il crimine organizzato di Gotham, convince quindi Bruce Wayne di essere diventato pazzo ma non fa i conti con la possibilità che Batman sia pronto a tutto anche ad avere una personalità di riserva…il Batman Zur-En-Arrh.
fonte: cbr