COPPERHEAD: arriva una nuova serie per saldaPress [Recensione]
Pubblicato il 18 Dicembre 2016 alle 10:00
Il catalogo Saldapress si arricchisce di un nuovo, interessantissimo sci-fi, arriva nelle fumetterie Copperhead Vol 1 – Un nuovo sceriffo in città.
La Saldapress ha a cuore le belle storie di fantascienza, ancora di più, se le protagoniste sono agguerrite donne, sprezzanti del pericolo. Ne sono fulgidi esempi la Maria Killbride di Injection, ma anche la Klem Ristovich di The Fuse. Non fa eccezione Clara Bronson, sceriffo tutto d’un pezzo e madre dal cuore d’oro che in Copperhead dovrà indagare su misteriosi omicidi.
L’incipit della storia può ricordare, per certi versi, il Robocop di Paul Verhoeven perché, proprio come Alex Murhpy, Clara verrà trasferita in una violenta cittadina, Copperhead per l’appunto. Le analogie con l’agente cyborg si fermano, però, qui, perché presto l’opera acquista una sua precisa identità. Copperhead è, infatti, molto lontana dalla Detroit di Robocop ed è più vicina ad una location presa da Star Wars o Starship Troopers.
La città con cui deve fare i conti Clara è popolatissima di alieni e il primo che l’accoglie è il vice-sceriffo Budroxi Finicus, esteticamente a metà strada tra un lama e un gorilla. Il rapporto dei due, all’inizio non proprio idilliaco, gradualmente migliorerà ed entrambi finiranno per superare le rispettive diffidenze e apprezzarsi a vicenda.
Le relazioni con i suoi colleghi di lavoro sono tuttavia l’ultimo dei problemi del neo-sceriffo perché, appena arrivato, viene subito catapultato nelle indagini del suo primo caso: l’uccisione di alcuni membri della famiglia Sewell, una famiglia non proprio ordinaria di monoculari alieni verdi.
Oltre al lavoro, Clara deve fare i conti con suo figlio Zeke, che troverà l’occasione per complicarle la vita, scomparendo di punto in bianco. Lo sceriffo avrà quindi a che fare con un doppio caso, l’omicidio dei Sewell e il ritrovamento del figlio, scoprendo ben presto come i due fatti siano collegati.
L’autore Jay Faerber è abile nel costruire una storia composta da linee narrative parallele, destinate a intrecciarsi, e a dare una chiusura alla trama, pur lasciando aperti diversi spiragli per futuri sviluppi. Tanti i semi gettati dallo scrittore, dal passato misterioso di Brudoxi, al marito di Clara, fino ad arrivare al ruolo giocato dagli Artie, umani artificiali, originariamente costruiti per combattere guerre e ora in gran parte ghettizzati, o sfruttati per scopi illeciti.
Anche il disegnatore Scott Godlewiski fa uno splendido lavoro, conferendo femminilità ad una protagonista, altrimenti troppo mascolina, e creando un mondo dove pullulano eterogenee forme di vita.
Nota di merito all’edizione Saldapress che contiene gli schizzi del penciler e la corrispondenza tra lui e lo scrittore, relativa al processo creativo.
Un’opera da tenere d’occhio, soprattutto alla luce delle possibili sorprese che la trama ha in serbo.