Le 5 peggiori trattative contrattuali nella storia della WWE
Pubblicato il 30 Novembre 2016 alle 12:00
La qualità è senz’altro la filosofia giusta piuttosto che la quantità.
Nel grande mondo del professional wrestling della Federazione di Stamford, ossia della WWE, da sempre i dirigenti cercano per poi assumere, delle Superstars per fare in modo che gli ascolti dei propri show come Monday Night RAW, SmackDown LIVE e i vari Pay-Per-View, non perdano i propri indici di ascolto. Fino qui non c’è niente di sbagliato, anzi se Vince McMahon ha intenzione di offrire tanti posti di lavoro nel suo grande impero, tanto di cappello e alla faccia della grande crisi che implica la crescita sempre più esponenziale della mancanza di impiego.
Tuttavia, non è questo di cui vogliamo parlare oggi. Nella WWE, ci sono state Superstars, e ci sono ancora adesso, che anche se hanno dato un contributo alla crescita dei ratings settimanali, hanno portato intrattenimento e accattivato il pubblico, per un motivo o per un altro, non sono valse tanto quanto il loro stipendio che intascavano a fine giornata. Per quanto Vince McMahon riesca a mettere una grande mano sui suoi conti correnti e a non essere tirchio sulle busta paga, oggi vi illustriamo le cinque Superstars con le peggiori trattative contrattuali, o che per lo meno date le tempistiche contrattuali, avrebbero dovuto guadagnare di meno, secondo comicbook (ricordiamo che la sequenza non pregiudica l’importanza):-
- RODDY PIPER.
Se guardiamo Roddy Piper (scomparso nel 2015 e approfittiamo per ricordarlo) da ogni sfaccettatura, è cristallino riconoscere che sia stato una grande leggenda sia dal punto di vista atletico che con le abilità al microfono. Una ex leggenda vivente che ha permesso la Hulkamania e la conseguente era d’oro della WWE. Tuttavia, questi erano gli anni ’80 di Piper. Quando l’atleta arrivò in WCW negli anni ’90, il fiore della sua carriera stava progressivamente calando. Il suo contratto che andò a peggiorare le cose, prevedeva che fosse obbligato a fare 51 apparizioni e 6 nei PPV. Inoltre, prima di ogni apparizione, doveva concedere almeno 60 giorni di preavviso. Una panoramica quasi inutile era stata accostata ad un atleta completo in particolare per ricreare la magia di WrestleMania, ma nel frattempo la WWE investiva già tempo nella nuova generazione di Superstars.
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Sid Vicious probabilmente verrà ricordato come il wrestler che avrebbe dovuto avere una carriera più grande rispetto a quella che ha conseguito. Metteva in gioco quella prestanza e quell’atleticità degna di un push o di main event ma, nonostante questo, non ha mai accattivato più di tanto il pubblico. Dalla WCW alla WWE e poi di nuovo in WCW, Vicious non ha mai rispettato le aspettative che Vince McMahon sperava. Di certo, l’atleta verrà ricordato per i suoi incredibili promo, quasi sistematicamente botchati e per essersi rotto da solo una gamba sancendo uno degli incidenti in-ring più disgustosi della storia. Con soli questi due fattori alla mano, non si meritava il suo stipendio da quasi un milione di Dollari.
Contratto: $ 850,000 (WCW).
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- KEVIN NASH.
Alcune volte non si può rimproverare colui che compie una sciocchezza, ma semplicemente va reguardito chi permette che quella persona faccia una sciocchezza. Questo è il caso di Kevin Nash e del suo orribile contratto ai tempi della WCW. Nash avrebbe percepito una vagonata di verdoni e un posto nel team creativo che guarda caso, ha portato Hogan, Hall e lo stesso Nash a rimanere saldi nella top card della WCW, mentre altri wrestler più talentuosi come un certo Eddie Guerrero e un altrettanto importante Chris Jericho erano in attesa in WWE.
A rendere le cose peggiori, a Nash fu garantito un contratto milionario che gli permetteva di essere pagato stando a casa. Questo accadde quando la WWE acquisì la WCW e per la “morte” di quest’ultima, non diamo la colpa a Nash in quanto per i suoi errori non va incolpato lui, ricollegandoci all’esempio iniziale.
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- BRET HART.
Bret Hart, come molti altri atleti in questa lista da brividi, venne pagato (e tanto) non solo da una, ma da ben due federazioni. La WWE decise di concedergli un contratto da 20 anni per sottrarlo alla WCW. Tuttavia, ironia della sorte, solo un anno più tardi Hart avrebbe abbandonato la baracca e avrebbe ristretto alleanza con la WCW per una stellare somma di denaro. Il momento che ha sancito questo trasferimento è stato il famoso match contro Shawn Michaels dove si verificò il “Montreal Screw Job”. In quell’evento, Hart aveva scioccamente pensato che Vince lo avrebbe lasciato andare mentre era il World Heavyweight Champion. Tuttavia quella notte, Hart non sapeva che avrebbe perso a favore dello stesso HBK.
Tuttavia, una volta essere approdato in WCW, i booking e gli eventi negativi non hanno favorito molto Hart, anzi poco tempo più avanti sarebbe diventato parte integrante della NWO e di conseguenza, sarebbe diventato un semplice lacchè di Hogan e Nash. Infine, la sua carriera sarebbe finita in anticipo dopo un violento match contro Goldberg il quale lo colpì alla testa. Ma poco male, il conto in banca non subì cali di intensità.
Contratto: WCW: $ 2.5 milioni (quinquennale), WWE: 20 anni di contratto.
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- TANK ABBOTT.
Tank Abbott era conosciuto essenzialmente per essere un fighter di arti marziali miste della UFC, quindi, sarebbe stata una buona idea per la WWE, almeno teoricamente, offrirgli un contratto. In pratica però, una volta firmato il contratto, la WWE decise di presentarlo come avversario per Goldberg ma la loro rivalità non è mai decollata come ci si aspettava. Abbott nel frattempo era entrato con grande volontà nella “3 Count” ossia una stable della WWE, ma anche in questo caso il successo non arrivò, anzi, fu un completo buco nell’acqua in quanto si presentava solo come un comedy character, ed infatti la sua reputazione cadde a picco. Tuttavia, anche questo fu il caso di un atleta che nonostante l’assente ascesa, fu in grado di incassare 650 mila Dollari all’anno per tre anni di contratto.
Contratto: $ 650,000 (triennale).
Fonte: comicbook.com