I 15 più importanti numeri 1 americani a fumetti del decennio

Nel decennio iniziato nel 2010 sono state tantissime le novità che il mercato USA ha lanciato. Vediamo quali sono state le più importanti.

CBR ha da poco inaugurato una serie di articoli che analizzano i più importanti debutti di serie a fumetti negli Stati Uniti, decennio per decennio. Che si parli di nuovi personaggi, rilanci, reboot, ritorni o simili, è innegabile che quelle che troverete qui di seguito hanno segnato un punto importante nel panorama Americano, vuoi con idee innovative o con team creativi di superstar.

Concentriamoci sugli anni più recenti e scopriamo quali sono i quindici più importanti numeri 1 dal 2010 a oggi.

15. ARCHIE #1

Sebbene in Italia la serie non sia propriamente tra le più note (ma i tipi delle Edizioni BD ci stanno lavorando alacremente), il rilancio di uno storico marchio statunitense come quello della Archie Comics ha veramente lasciato il segno.

Complice l’insediamento dello scrittore Roberto Aguirre-Sacasa come Direttore Creativo della casa editrice nel 2013 e un reboot avvenuto lo scorso anno per mano del geniale Mark Waid e di Fiona Staples, la Archie Comics è riuscita a svecchiare con successo un parco personaggi che fanno parte dell’immaginario collettivo americano ormai da decenni.

Il successo di Archie ha aperto la strada a molte nuove serie come Jughead, Betty and Veronica e Josie and  the Pussycats, affidate a team di tutto rispetto come lo stesso Roberto Aguirre-Sacasa ai testi.–

14. BLACK PANTHER #1

Pantera Nera torna nelle fumetterie americane sotto la guida del premiato scrittore di romanzi Ta-Nehisi Coates, con una mossa con cui la Marvel punta senza ombra di dubbio a far risaltare il suo prossimo adattamento cinematografico, previsto per il 2017.

Coates imprime anche un punto di vista originale alla serie, rivisitando il concetto steso di Wakanda e introducendo la prima scrittrice afro-americana a lavorare per la Marvel, Roxanne Gay, che ha scritto una storia breve in appendice.

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13. X-O MANOWAR #1

La travagliata vita editoriale della Valian Comics che, dopo un successo senza precedenti durante gli anni ’90, ha trascorso anni in un limbo editoriale dopo l’acquisizione da parte della Acclaim Entertainment, giunge alla sua fine nel 2012 con la fondazione della Valliant Entertainment e il debutto di questa nuova incarnazione di X-O Manowar.

Realizzato da Robert Vendetti, Cary Nord e Stefano Gaudiano, la serie più che un rilancio del personaggio del Visigoto Aric, rapito dagli alieni e poi fuggito grazie alla tuta da combattimento, è un vero e proprio punto di partenza per un più coeso universo narrativo che ancora oggi sembra andare alla grande.

In Italia le serie Valliant sono pubblicate in volume dalla Edizioni Star Comics.

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12. BATMAN #1 (New 52)

Con Scott Snyder ai testi e Greg Capullo alle matite, il nuovo rilancio di Batman da parte della DC Comics è decisamente avvenuto col botto, fiondando il Cavaliere Oscuro di Gotham al top delle classifiche di vendita.

Dopo una run durata ben 50 numeri, quasi tutti disegnati da Capullo, Batman ne esce come un personaggio sempre capace di rinnovarsi e trovare nuove strade per raccontare la sua storia, complice l’eccellente scelta di autori che l’editore sta abbinando al personaggio da diversi anni a questa parte.

Il modo in cui Snyder ha introdotto una nuova schiera di villain (La Corte dei Gufi) e il suo originale lavoro sul Joker (coi suoi alti e i suoi bassi) hanno contribuito a rendere la serie una delle più riuscite dei New 52, pubblicata in Italia dalla Lion RW.

 

–11. DEATH OF WOLVERINE #1

Che nei fumetti di supereroi alle morti seguano inevitabilmente i ritorni è quasi una regola non scritta, ma con Death of Wolverine la Marvel Comics ha decisamente fatto fuori il sua gallina-miutante dalle uova d’oro in una maniera che sembra quasi definitiva.

Con una storyline iniziata da Paul Cornell che ha privato Logan del suo famoso fattore rigenerante, Charles Soule ha poi completato l’opera in questa miniserie disegnata da Steve McNiven con cui, a distanza di ormai due anni, Wolverine continua a rimanere morto e sepolto, sostituito in edicola da X-23, il suo clone femminile.

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10. SUICIDE SQUAD #1 (New 52)

Il concetto di Suicide Squad, dove un gruppo di criminali vengono costretti dal governo a missioni suicida per scontare la propria pena, risale agli anni ’80, ma è stato rivisitato diverse volte nel corso degli anni.

Questa ultima versione risale al 2011 e ha il merito di aver introdotto Harley Quinn nel cast di personaggi e di essere stata la storia alla base del film uscito quest’anno nella sale di tutto il mondo.

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9. SUPERIOR SPIDER-MAN #1

Nel 2012 Dan Slott e Humberto Ramos decisero che Peter Parker non ne aveva passate abbastanza tra cloni, sciacalli, animali totem e patti col Diavolo e quindi decisero di inscenare l’ennesima tragedia a spese del povero Peter: un trapianto di cervelli degno del Dottor Frankenstein!

Ma, sebbene di dottori sempre si trattava, nulla c’entrava la creatura di Mary Shelley perché il dottore in questione era uno degli arcinemici per antonomasia di Spider-Man: il Dottor Octopus.

Ormai a un passo dalla morte, Otto portò avanti una procedura che gli permise di scambiare il suo corpo con quello di Peter, ottenendo però il risultato di finire “ispirato” dal malcapitato a proseguire le sue gesta eroiche con un approccio… superiore.

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8. DC UNIVERSE: REBIRTH #1 (spoiler!)

Nel 2011 la DC Comics lanciò i New 52 in quello che sembrava l’ennesimo tentativo di snellire una continuity lunga oltre 70 anni e ringiovanire i suoi personaggi per un pubblico nuovo.

Il risultato fu però anche quello di recidere importanti relazioni tra i personaggi, trasformando vecchi amici e amanti di lungo corso in relazioni dell’ultima ora, in cui i personaggi si conoscono appena e devono ripartire daccapo nel costruirsi nuovi rapporti (vedi Lois e Clark o Freccia Verde e Black Canary).

Con DC Universe: Rebirth Geoff Johns (e chi se no?) riporta in scena il Wally West originale, ammettendo gli errori fatti coi New 52 e preparando il terreno a un nuovo rilancio che sta avendo un ottimo riscontro in patria e che a dicembre investirà le fumetterie italiane grazie alla Lion RW.

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7. ULTIMATE SPIDER-MAN

Quando nel 2011 Brian Michael Bendis fece fuori l’Ultimate Peter Parker fu uno shock per i fan, ma allo stesso tempo fu un modo per gettare le basi per una rivoluzione senza precedenti.

A raccogliere l’eredità di Peter fu Miles Morales, un adolescente afro-ispanico-americano che, grazie ai virtuosi testi dello stesso Bendis e alle spettacolari matite della nostra (vantiamocene, perché è proprio il caso di farlo) Sara Pichelli entrò a pieno titolo nell’Olimpo dei personaggi più amati della Marvel.

Naturalmente il motto “supereroi con superproblemi” ha continuato a farla da padrone, portando però il gioco su di un altro livello e anticipando il nuovo corso Marvel in cui Thor è donna, Capitan America nero e Miss Marvel mussulmana, e dove il contesto narrativo va ad aggiornarsi per rispecchiare un’America sempre più multietinica e inclusiva.

 

–6. LUMBERJANES

Nato come un esperimento all’interno della Boom! Box dei Boom! Studios, Lumberjanes si è imposto come un successo di vendite e critica sul mercato americano (e prontamente arrivato in Italia grazie ai sempre attivi tipi della Bao Publishing).

Creato da Shannon Watters, Grace Ellis, Noelle Stevenson e Brook Allen, Lumberjanes racconta la storia di un gruppo di ragazze che durante un campo scout scoprono che nei dintorni accade di tutto, mostri compresi! Un po’ Piccoli Brividi, un po’ storia di amicizia, la serie si è guadagnata la simpatia del pubblico toccando anche temi LGBTQ, riuscendo a caratterizzare personaggi di rara complessità, e dimostrando che il mercato era alla ricerca di un’opera del genere.

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5. STAR WARS #1

Il connubio Marvel/Star Wars trova le sue radici alla fine degli anni ’70, quando la licenza di pubblicazione degli adattamenti a fumetti dell’universo creato da George Lucas salvò la Marvel dal tracollo finanziario.

Un matrimonio durato fino al 1986, quando la licenza passo in mano alla Dark Horse che la detenne per 20 anni, finché Lucas Film e Marvel Comics non si ritrovarono a condividere lo stesso tetto, quello della Walt Disney Entertainment!

E fu di nuovo magia, con un parco testate e grandi autori che hanno dato vita a una nuova saga che si è andata ad affiancare al nuovo Episodio VII: Il Risveglio della Forza uscito al cinema lo scorso anno, e portando le vendite dei fumetti su vette impensabili.

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4. MISS MARVEL #1

Con una cover di Sara Pichelli che omaggia senza ombra di dubbio la Supergirl di Peter David e Gary Frank del 1996, arriva nelle fumetterie americane (e su Gli Incredibili Avengers italiani) la nuova Ms. Marvel, un’adolescente di origini pakistane-americane-inumane che è ancora una volta simbolo della nuova Marvel, così come lo era già Miles Morales.

Creata da dagli editor Sana Amanat e Stephen Wacker, assieme alla scrittrice G. Willow Wilson e all’artista Adrian Alphona, Ms. Marvel, alias Kamala Khan, si trova a destreggiarsi tra il suo voler essere una supereroina degna del suo idolo, Carol Danvers (l’originale Ms. Marvel), l’essere all’altezza delle aspettative dei genitori (una coppia pakistana mussulmana), una relazione complicata col suo migliore amico Bruno e col fatto di vivere in New Jersey!

Non male per un personaggio entrato nei cuori dei lettori e che è stato in grado di mostrare alla Marvel che il mercato dell’editoria digitale era ancora un terreno fertile per le vendite.

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3. JUSTICE LEAGUE #1 (New 52)

Coi New 52 la DC Comics non solo decise di effettuare l’ennesimo reboot del suo universo narrativo, ma anche di rilanciare dal numero 1 storiche testate che non venivano azzerate dagli anni ’30 del secolo scorso, come Action Comics e Detective Comics.

Il primo rilancio fu però quello del supergruppo per antonomasia della DC, la Justice League, che nelle abili mani dei due maggiori pesi massimi disponibili, tali Geoff Johns e Jim Lee (due presi a caso, verrebbe da dire), ha visto riscritta la sua formazione (vedi l’introduzione del Cyborg) e le sue origini per diventare un successo di vendite oltre ogni aspettativa.

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2. HAWKEYE #1

Nessuno avrebbe scommesso mai sul successo che una serie incentrata su un personaggio “minore” degli Avengers avrebbe mai potuto avere, eppure l’opera di Matt Fraction e David Aja ha fatto incetta di premi Eisner, cori di acclamazione dai lettori e critiche entusiaste dagli addetti ai lavori.

L’approccio sperimentale che gli autori hanno dato ad Hawkeye (vedi una storia interamente incentrata sul cane di Clint, Pizza Dog) ha decisamente colpito nel segno e l’insolita ambientazione in cui Occhio di Falco si trova ad agire, impegnato a mettere ordine nella propria vita al di fuori degli Avengers, ha catturato l’attenzione del pubblico.

Inoltre l’uso di Katie Bishop, l’Occhio di Falco dei Giovani Vendicatori, ha contribuito a rendere Clint un personaggio profondo e pieno di sfaccettature, costretto a trovarsi a fare da mentore e da protettore del quartiere da una banda di mafiosi russi che non sono certamente un esercito Kree.

La serie ha avuto il merito di dimostrare come anche i personaggi meno sfruttati possono regalare grandi emozioni (e vendite) se affidati a mani capaci con la giusta libertà di movimento.

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1. SAGA #1

Dopo i grandi successi di Y L’Ultimo Uomo ed Ex-Machina, Brian K. Vaughan torna alla macchina da scrivere (o al word processor, che dir si voglia) per dare alle stampe, coi disegni di Fiona Staples, il suo capolavoro indiscusso, Saga.

Storia d’amore tra le stelle tra due membri di razze aliene in guerra, presi in mezzo a battaglie intergalattiche loro malgrado, l’epopea di Saga ha raccolto negli anni numerosi premi e consensi, nonché il merito di aver inaugurato un nuovo corso creator-owned per la Image Comics, che da allora ha incassato una serie di successi con serie come Sex Criminals e Bitch Planet.

Fonte: CBR