Requiem of the Rose King è una storia ambigua e intrigante [Recensione]

Pubblicato il 23 Novembre 2016 alle 11:25

Da Star Comics una storia ‘proibita’ ammantata di atmosfere fantasy

“Appassirò e mi dissiperò sotto terra insieme a questi petali, oppure continuerò a fiorire sulla cima di una collina?”

Nel Medioevo l’Inghilterra è insanguinata dalla Guerra delle Due Rose che vede contrapposte le famiglie York e Lancaster, rappresentate rispettivamente da una rosa bianca e una rosa rossa, impegnate a conquistare il trono d’Inghilterra. Il giovane Richard è estremamente determinato ad aiutare suo padre, il duca di York a ottenere il suo posto legittimo di re.

Tuttavia, Richard è il più gracile dei suoi due fratelli, non ha un corpo propriamente adatto alla battaglia e nasconde un segreto di cui sono a conoscenza solo i suoi familiari più stretti. La madre lo odia sin dal giorno in cui è nato, definendolo figlio del diavolo, perché ha un corpo deforme – è un ermafrodito – e secondo lei porterà solo sfortuna e disgrazia al loro casato.

Richard però, nonostante l’ambiguità sessuale ha un cuore puro e fermo e sembra votato più di chiunque altro alla causa della lotta per la conquista del trono da parte del padre che al contrario della madre lo ama profondamente.

Nonostante i problemi quotidiani che deve affrontare soprattutto con se stesso a causa del suo senso di inadeguatezza, Richard continua a farsi coraggio, rifiutando di arrendersi a un destino che non lo ha voluto né maschio, né femmina ed è più che determinato a raggiungere il padre sul campo di battaglia per aiutarlo a tingere la loro rosa bianca del sangue dei Lancaster…

Tuttavia, è suo fratello Edward a raccogliere consensi e gloria. Un fratello maggiore che è la copia sputata del padre, e del quale Richard è l’esatto opposto…

Se gli York sono determinati a riprendersi il trono che i Lancaster hanno sottratto loro con l’inganno, dall’altra parte la regina Margaret al contrario di Enrico VI, un re mite e timorato di Dio, non ha alcuna intenzione di cedere loro il trono di Inghilterra e incita i soldati alla lotta.

Durante la sanguinosa battaglia che si scatena tra York e Lancaster, Richard e la sua famiglia vengono fatti prigionieri ed è in quell’occasione che il giovane fa due incontri straordinari: il primo, quasi surreale con una strega conosciuta come Joan, probabilmente un riferimento a Giovanna d’Arco; il secondo, strano ed enigmatico con un giovane pastore che il lettore riconosce subito come il re Henry, ma che smessi gli abiti pomposi, non è che un ragazzo pieno di sogni e nostalgie, che rifugge la guerra e vorrebbe dedicare la sua anima e il suo cuore a Dio.

Richard, che non può sapere chi sia in realtà il pastore, rimane profondamente turbato da questo incontro, anche perché tra i due sembra crearsi all’istante una connessione profonda… Richard e Henry combattono entrambi i propri demoni personali che non sono in grado di gestire da soli. Ed è questo ciò che li unisce…

La battaglia intanto infuria e forse un giorno Richard e Henry saranno costretti a incontrarsi e riconoscersi in circostanze diverse e drammatiche…

Rivisitazione della biografia del celebre re d’Inghilterra, l’ultimo della dinastia York, liberamente ispirato alle opere teatrali shakespeariane Riccardo III ed Enrico VI, Requiem of the Rose King è un manga fantasy in cui l’autrice Aya Kanno si sbizzarrisce a mescolare storia, leggenda e mistero, riuscendo a creare una storia intrigante e regalando una nuova e originale chiave di lettura dei drammi scritti da Shakespeare.

Resta intatta la tragedia dei due protagonisti, intrappolati entrambi in un ruolo che non appartiene loro. Riccardo III, notoriamente deforme, nel manga è Richard, un ermafrodito, prigioniero di un corpo che gli impedisce di essere uomo, ma che non lo rende tuttavia donna… Enrico VI, debole e afflitto da schizofrenia, è qui ritratto nei panni di Henry, un giovane illuminato dalla fede in Dio, amante delle cose semplici e desideroso solo che la guerra tra le due famiglie abbia fine.

Il loro incontro è il punto focale dell’opera: l’incontro tra due mondi così lontani eppure talmente vicini da sfiorarsi… un incontro che fa presagire un futuro di speranza per le due Rose… e la nascita di un dolce sentimento proibito…

Per quanto sia difficile ipotizzare se la mangaka sia intenzionata a seguire la realtà storica, pur romanzandola, oppure distaccarsene completamente regalando colpi di scena e restituendo ai due protagonisti quella felicità che la vita ha negato loro, innegabile è il fascino esercitato dalla scelta di voler umanizzare entrambe le figure storiche, usando l’escamotage dell’ambiguità sessuale per pepare ancora di più una trama già complessa e intrigante.

Richard è reso splendidamente dall’arte della Kanno: tutta la sua tragicità di essere “deforme” è espressa dal disegno di un corpo longilineo ed effeminato; da occhi affetti da eterocromia dai quali traboccano sguardi stupiti, sofferenti… folli…

Attorno ai due protagonisti ruotano molti personaggi: tra gli altri spiccano le due regine, Margaret e Cecily, donne bellissime e crudeli; i due Edward, il primo pronto a seguire le orme del padre Richard e il secondo viziato e cattivo come la madre e il duca di Warwick, fedele consigliere del re, nonché personaggio destinato ad avere un ruolo importante nel prosieguo delle vicende.

In definitiva un’opera coraggiosa e affascinante; un primo volume che si divora letteralmente e si chiude con numerosi colpi di scena.

Consigliatissimo.

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