Il Natale di Marguerite, un atipico racconto natalizio [Recensione]
Pubblicato il 16 Novembre 2016 alle 11:25
Il racconto illustrato di Desjardins e Blanchet non è solo una fiaba di Natale, ma una storia sulla paura, sulla solitudine e sulla morte… ma anche sulla vita
Il Natale di Marguerite, edito da Bao Publishing, si presenta come un volume dalla copertina vintage, con il soggetto triste e malinconico di un’anziana signora che osserva pensosamente una boule de neige natalizia: ci sono già tutti gli ingredienti per una storia formata da illustrazioni di colori retrò, dal gusto nostalgico, accomunate da elementi di un acceso ed elegante rosso magenta.
Autori del volume – vincitore del prestigioso Premio Ragazzi 2014 alla Fiera di Bologna – sono la giornalista e scrittrice India Desjardins e l’illustratore Pascal Blanchet, entrambi canadesi, che insieme hanno dato vita ad un racconto breve illustrato che, più che dai bambini, verrà sicuramente compreso dagli adulti e da chi sente la morte farsi sempre più vicina. Ma può la morte essere un tema adatto, per una storia di Natale?
Sì, e già lo aveva dimostrato Dickens, tanto per fare un esempio noto. Quella della Vigilia di Natale è la notte perfetta per fare un bilancio della nostra vita, dei nostri affetti e dei nostri rimpianti: Marguerite, la protagonista di questa storia, non è da meno.
Marguerite Godin è una nonna di 82 anni che ha rinunciato a vivere già da tempo: trascorre le sue giornate nella sua grandissima casa (troppo grande per una persona sola), a guardare la televisione e ad aspettare che arrivino i pasti pronti o la parrucchiera a domicilio. Marguerite, infatti, si rifiuta di lasciare il suo alloggio: ha paura del mondo esterno, ma anche della sua memoria sempre più vacillante e delle sue mani, che hanno iniziato a tremare.
Marguerite ha paura della vecchiaia che avanza, ma soprattutto ha paura di morire: per questo si richiude in se stessa e prende le distanze dalla sua stessa famiglia, che non vuole importunare con i suoi malanni. Non trascorre con i propri cari nemmeno il giorno di Natale, che è per lei una giornata come un’altra… anzi, forse un po’ più triste in confronto alle altre.
Quest’anno, però, sarà diverso: Marguerite è in procinto di mangiare la sua cena già pronta, quando un imprevisto innocente finirà col cambiare la sua visione della vita: un’auto con una famiglia in viaggio ha un piccolo incidente proprio di fronte casa sua, e l’uomo alla guida le chiede di poter usare il telefono.
Poi, poco dopo, una donna e sua figlia domandano se possono usare il bagno… E, grazie a questi brevi episodi, la casa sembra già essere più viva di prima, tant’è che anche Marguerite comincerà a rivalutare la sua esistenza.
Affrontare i temi della vecchiaia e della morte non è mai semplice, soprattutto quando si decide, come Desjardins e Blanchet, di utilizzare un linguaggio poetico e leggero, con illustrazioni vintage e dalle tonalità pastello. I due autori, però, riescono nel loro intento, offrendo una storia che non è solo una fiaba natalizia ma soprattutto un racconto sul coraggio di ricominciare da capo, a qualsiasi età.
Se avete già regalato a tutti il Canto di Natale di Dickens e non sapete quale storia raccontare ai vostri cari, Il Natale di Marguerite sarà sicuramente una scelta originale e apprezzata!