I 16 migliori anime di Studio Bones
Pubblicato il 16 Dicembre 2016 alle 13:00
A differenza di altre case di animazione lo studio Bones non si può certo etichettare come specialista in un solo genere. Dalla sua fondazione ad oggi ha sperimentato, e continua a farlo anche ora, diverse strade e tipologie di anime. In alcuni casi con grande successo, in altri meno.
Fondato nel 1998 da tre membri di spicco dello studio Sunrise, nel quale avevano lavorato a lungo e in progetti ambiziosi quale Cowboy Bebop, oggi la Bones è diventata una società di spicco nel panorama della produzione di anime e film d’animazione.
La principale qualità dello studio è il non essere spaventati dalle sfide. Diverse aziende simili alla loro, soprattutto appena fondate, inizialmente hanno prodotto anime simili per genere e durata, mentre lo studio Bones non ha mai avuto paura di osare.
Tra i prodotti che hanno realizzato si contano serie da pochi episodi, film e anime da cinquanta o più puntate. Per non parlare poi dei generi che spaziano dal mecha al fantasy, dall’azione al sentimentale.
Non è un segreto per nessuno, ad ogni modo bisogna riconoscere allo studio Bones il merito di aver prodotto, negli ultimi anni, le serie che più hanno portato scalpore nell’universo animato, appassionando milioni di fan in tutto il mondo.
16 – Eureka seven
Serie mecha del 2005, Eureka seven potrebbe essere una reminescenza del lavoro svolto alla Sunrise. L’anime è piuttosto lungo e una volta terminata la prima serie ha dato vita ad un ulteriore arco narrativo che solo in parte è collegata alla prima.
Pur appartenendo al genere Mecha gran parte dello spazio è dedicato allo sviluppo dei personaggi e alle interazioni tra di essi. Andando nello specifico dei problemi e delle dinamiche di un gruppo che, svolgendo una missione quasi impossibile, sta cercando di cambiare il mondo.
Pochi combattimenti e molto dialogo. Un prodotto contrastante, alle volte soddisfacente altre troppo noioso e lento.
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15 – Sword of stranger (film)
Film assolutamente riuscito e avvincente. Ambientato in un Giappone feudale lo spettatore assiste alle avventure del samurai errante Senza Nome (Nanashi). Per un fortuito/sfortuito scherzo del destino il samurai si imbatte in un bambino inseguito da pericolosi soldati che non hanno buone intenzioni.
Una storia di formazione con personaggi ben costruiti e combattimenti, katana in mano, sensazionali ed emozionanti. Il tutto non rischia di sfociare nelle sole scene d’azione poiché trova lo spazio per approfondire la psicologia dei personaggi. Soffermandosi a dovere sulle loro convinzioni, aspirazioni e desideri.
14 – Wolfs rain
In un futuro imprecisato ma prossimo la razza umana è minacciata dal pericolo di una devastante glaciazione che rischia di estinguere centinaia di speci animali. Tra di questi ci sono anche i lupi. Tuttavia alcuni di loro riescono a sopravvivere. Sono esseri speciali, a metà tra lupi e tanuki poiché hanno imparato a trasformarsi in esseri umani e a camuffarsi tra di loro.
La serie parte lenta ma interessante, subito dopo prende una piega insolita, infine si perde completamente. Tutto sommato un prodotto sotto tono per lo studio Bones, il solo ottimo reparto tecnico e la cura con cui è stato realizzato non bastano a salvare una serie che non decolla, anzi l’esatto contrario.
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13 – Hitsugi no chaika
Un’altra serie incostante. Hitsugi no chaika aveva tutti i presupposti per diventare qualcosa di nuovo e affascinante. Sia i personaggi che il reparto grafico con cui è stato realizzato sono da far invidia a tanti altre serializzazioni. La trama, inoltre, sembrava intrigante e con un potenziale infinito.
Tutti aspetti che non sono stati sfruttati come si deve. Inizialmente sono stati realizzati solo 13 episodi che, tuttavia, hanno il solo pregio di aver lasciato aperto una storia discreta, nulla di più. Sorprende scoprire che ha avuto un seguito. Qualcosa di buono c’è, ma sono altri i capolavori di Bones.
12 – Noragami
Alzi la mano chi mai avrebbe scommesso 5 yen su Noragami. Nessuno, eppure sarebbe stato un errore. Attesa con poco interesse, l’anime è più che riuscito. Le avventure del particolare e sfigato Dio Yato sono allo stesso tempo comiche e profonde.
Viene stravolto del tutto l’ideale del Dio potente, imbattibile e immortale. In una nazione nella quale si contano migliaia di divinità e centinaia di templi piccoli e grandi, emergere è una vera e propria scalata sociale.
Umorismo, combattimenti e alcune riflessioni che, perché no, possono essere attuali anche nel mondo umano.
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11 – Gosick
1924, in un piccolo villaggio sulle alpi di origine francese. Kazuya è il figlio di un alto ufficiale dell’esercito giapponese, appena trasferitosi nella misteriosa accademia St. Marguerite. Nell’istituto incontra Victorique una ragazza che non frequenta mai le lezioni, preferendo rimanere rinchiusa in librearia a leggere.
Tra i due si crea subito una forte amicizia. Grazie alle brillanti doti di deduzione della ragazza e alla curiosità del ragazzo, i due tenteranno di risolvere i misteri che circondano la scuola che frequentano.
10 – Darker than black
Azione e assassini per una serie d’azione che non è passata in secondo piano. In u futuro non molto lontano alcuni esseri umani sono entrati in possesso di strabilianti poteri. Sconosciuti ai più, questi individui sono usati come spie o assassini dai più importanti governi mondiali per perseguire i propri scopi.
Tuttavia alcuni di essi non sono manovrati da una nazione, ma da una misteriosa organizzazione conosciuta come il Sindacato, il cui scopo finale non è chiaro. Una cosa è certa, il mondo potrebbe non vedere più la prossima alba.
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9 – Bungou stray dogs
Uno degli ultimi prodotti dello studio Bones, diviso in due stagioni da una dozzina di episodi circa. Una delle rivelazioni di quest’anno, anche se, forse, non una delle migliori. Detective e super poteri si mischiano insieme per dare il vita ad una trama intrigante e avvincente.
Una serie di totale rispetto, peccato per alcuni particolari, quali caratterizzazione dei personaggi e scelte di sceneggiatura, che potevano essere corrette o sistemate.
8 – No. 6
Una devastante guerra accaduta pochi anni fa ha portato alla formazione di sei città stato. Luoghi apparentemente perfetti e idilliaci, ma che nascondono ben altri segreti. La verità dietro quella gabbia dorata è ben altra. Shion fino a quel momento ha voluto tenere gli occhi chiusi, o meglio non si rendeva conto di ciò che lo circondava.
Aprire gli occhi è più dolorosa di quanto ci si aspetta, anche se indispensabile per poter provare a cambiare le cose.
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7 – Akagami no Shirayukihime
Tanti sentimenti e avventure per una storia che solo all’apparenza ha forti richiami con la classica storia di Biancaneve. Non c’è la strega cattiva, ma un perfido signore che vuole fare della giovane donzella la sua concubina.
Mancano i sette nani, ma in compenso c’è un un principe dai capelli bianchi che, dopo aver soccorso Biancaneve, viene avvelenato da una mela destinata a lei. Tutto ben diverso dalla storia come siamo abituati a conoscerla, ma sicuramente una trasposizione niente male.
6 – Space dandy
I riferimenti a una serie simile, prodotta da uno studio rivale della Bones, ma con cui ha avuto un legame “storico” si sprecano. Space Dandy è il classico prodotto su cui non si scommettere 10 centesimi. Invece sorprende per la sua incredibile…beh, qualunque cosa sia è increbibile.
Un’anime ridicolo e strampalato, ma che funziona, forse grazie all’increbile lavoro che è stato fatto dietro alla costruzione dei personaggi. Solo all’apparenza Dandy e tutti gli altri possono essere definiti con le solite etichette di tante altre serie.
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5 – Soul Eater
A differenza del manga l’anime ad un certo punto prende una piega completamente diversa da quella voluta dall’autrice. In ogni caso l’anime non ne risente drasticamente e, fatta eccezione per la fine che, solo in parte, lascia un pochino perplessi, per il resto la storia scorre fluida in ogni sua parte. (Puntate di Excalibur a parte…soporifere).
Una serie nuova, con personaggi unici e indimenticabili. Ognuno con punti di forza e dobolezze, anch’essi simpatici e atipici. Uno dei prodotti di punta dello studio Bones, ancora oggi conosciuto e apprezzato da molti fan di tutte le età. Un evergreen.
4 – Kekkai Sensen
Per il 2017 è stata annunciata l’uscita della seconda stagione di Kekkai Sensen, anime poco conosciuto, ma che nasconde una trama e una caratterizzazione dei personaggi da ammirare. In una New York abitata da esseri umani e mostri, la società segreta Libra cerca di mantenere i buoni rapporti tra i due mondi.
Missione niente affatto facile, soprattutto perché alcuni demoni, vampiri e mostri vedono gli uomini solo come spuntini. Ma gli esseri umani non sono così indifesi come si crede e gli agenti di Libra non hanno timore a dimostrare chi comanda.
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3 – Full metal alchemist Brotherhood
Full metal Alchemist e il suo fratellino Brotherhood non hanno bisogno di presentazioni. Conosciuto e amato in ogni dove anche coloro che hanno sentito parlare solo un paio di volte di anime, conoscono questo nome. Da molti giudicata la serie più bella mai realizzata, si gioca la prima posizione come anime migliore di sempre.
La storia che alle volte colpisce più di un pugno in pieno volto, l’empatia che riesce a creare con lo spettatore e le avventure rocambolesche dei giovani fratelli Elric sono solo alcuni dei punti forti di Full Metal Alchemist. Poco altro da aggiungere…provare per credere.
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2 – My hero accademia
Una delle rivelazioni del 2016, la seconda stagione dell’anime è già stata confermata, il manga continua la serializzazione ed è ben lontano dalla conclusione. Tra aspre critiche e commenti più che positivi, My Hero Academia sta iniziando a far parlare di sé.
La storia non si può definire originale, ma l’autore sa come cambiare e modificare qualcosa di già visto in una serie avvincente e appassionante. I presupposti sono buoni, basta lasciare da parte un po’ di pregiudizi, speriamo solo che la serie continui su questa strada.
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1 – Mob Psycho 100
Risate e azione per il degno successore di One Punch Man. Mob Psycho 100 sa come tenere sulle spine il suo pubblico. Un connubio ben riuscito che mischia divertimento e combattimenti che si possono definire senza problemi “supersupersuper”. La serie non annoia, anzi è attenta a non ripetere cliché già visti.
Bisogna, però, ammettere che 12 episodi sono pochi per poter valutare a dovere l’anime che ha tutti i presupposti per diventare una serie imperdibile. Forse il prodotto più atteso del 2016, in parte lanciato dal successo di One Punch Man, il suo lancio non ha deluso.
Lo studio Bones ha saputo mantenere e soddisfare le attese del pubblico.
Fonte d’ispirazione: Goboiano