Dishonored 2 [Recensione]

Pubblicato il 16 Novembre 2016 alle 15:25

Siete pronti ad immergervi nel fantasmagorico e decadente mondo della gloriosa saga di Dishonored? Tra poteri innati e sovrannaturali, azioni mozzafiato in puro stile furtivo e paesaggi dal delizioso gusto retrò, il secondo capitolo di una delle pietre miliari del genere stealth è arrivato per conquistarci sulle console di nuova generazione. Stiamo parlando ovviamente di Dishonored 2.

Dishonored 2 è videogame di genere stealth e azione/avventura, sviluppato dalla Arkane Studios e pubblicato dalla Bethesda Softworks. E’ il sequel del titolo uscito nel 2012 Dishonored, questo gioco è stato rilasciato per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One l’11 novembre 2016. Il titolo è completamente doppiato e sottotitolato in Italiano.

Le vicende che ripercorreremo con questo secondo capitolo di Dishonored seguono di quindici anni quelle del precedente. Ma per chi non avesse giocato al primo, non c’è da preoccuparsi, poiché il video d’introduzione del gioco fa un breve riepilogo degli avvenimenti che hanno portato Emily Kaldwin sul trono, a seguito dell’assassinio di sua madre l’imperatrice.

Il lieto fine che si era prospettato alla fine del precedente episodio, con un popolo che avrebbe vissuto in pace e prosperità sotto l’occhio vigile di Corvo Attano, viene bruscamente sovvertito da un veloce e violento colpo di stato, orchestrato da una strega, presunta zia della regnante. E’ proprio a questo punto che saremo costretti a fare una scelta, affrontare l’avventura nei panni di Emily oppure di Corvo?

Ovviamente la nostra decisione plasmerà anche il modo in cui ci approcceremo alla sfida. Ma le scelte non sono ancora finite, infatti avremo anche la facoltà di decidere se giocare con i poteri speciali oppure no.

Questa scelta cambia in maniera ancor più radicale della precedente l’intero gameplay del gioco. Oltre ad aumentare notevolmente il livello di difficoltà dell’avventura, spingendoci quindi principalmente all’uso delle armi da fuoco e armi bianche, privilegiando maggiormente anche la componente stealth del titolo, si perde inevitabilmente anche una delle caratteristiche più interessanti e distintive della saga di Dishonored. Quindi sarà una decisione da prendere con molta oculatezza.

Dal punto di vista grafico Dishonored 2 sfiora, se non raggiunge, le massime potenzialità per console di nuova generazione, con una cura per le texture davvero certosina, che rende l’esperienza di gioco estremamente realistica e totalmente immersiva.

Il motivo è forse anche da ricercare nel cambio di motore grafico rispetto al precedente capitolo, che vedeva l’uso dell’ Unreal Engine, ad un’attuale versione modificata dell’ ID Tech, chiamata Void, che ha donato alla modellazione poligonale dei personaggi e degli elementi su schermo e alla qualità delle texture un livello superiore.

Infatti i modelli poligonali dei vari personaggi e degli avversari che ci troveremo ad incontrare sono altamente dettagliati e curati nei minimi particolari, pregevole davvero anche l’illuminazione volumetrica, e non poteva essere altrimenti, visto che le zone d’ombra sono quelle dove dovremo rintanarci per sfuggire agli sguardi dei nemici.

Non per nulla Dishonored 2 ha una forte componente del genere stealth, che si accentua maggiormente, come dicevamo prima, nel caso scegliessimo di affrontare l’avventura senza poteri speciali.

Parlando poi del comparto degli effetti speciali, che comprende i super poteri dei due protagonisti, le esplosioni e collisioni, e il fuoco, si può dire senza dubbio che tutti questi effetti particellari, sono stati messi a punto in maniera incredibilmente verosimile e senza eccessive sbavature che facciano storcere il naso.

Una menzione speciale va anche fatta agli shader dell’acqua, che riflettono la luce e i solidi in maniera totalmente dinamica.

Decisamente suggestive anche le ambientazioni, sia urbane, con i vicoli dismessi e fetidi in mezzo a palazzi ricchi e sfarzosi, che degli interni degli edifici, con tutti gli elementi che sono stati minuziosamente caratterizzati, inclusi in una cornice di scorci magnifici che possiamo apprezzare grazie alla grande ampiezza e profondità del campo visivo.

Dunque la grande qualità visiva di Dishonored 2 ci da veramente l’illusione di vivere in una realtà credibile.

Per quanto riguarda la colonna colonna sonora di Dishonored 2 va detto che questa è senza dubbio uno degli elementi che potrebbe passare in sordina, tra le tante ottime qualità di questo titolo, ma è assolutamente eccezionale.

Infatti questa ricalca molto lo stile del gioco, con delle armonie che si sposano bene ai generi cinematografici di spionaggio, thriller e horror, accompagnandoci sia nelle fasi d’azione che di caricamento, in maniera magistralmente intessuta.

L’abbiamo già detto in precedenza ma lo ribadiamo, il titolo è completamente doppiato in italiano, e con un doppiaggio decisamente di primo livello, degno dei grandi film delle sale cinematografiche.

Tecnicamente Dishonored 2 è un deciso passo avanti rispetto al titolo precedente che era già di ottimo livello. Sono state colmate molte lacune del capostipite della serie, come la scarsezza di armi che è stata abbastanza ampliata, con l’introduzione di diverse tipologie di munizioni per le armi a distanza, nuove armi da lancio, che comprendono granate e mine, e l’insostituibile spada per il combattimento ravvicinato.

Per quanto riguarda quest’ultimo, si evidenziano alcune limitazioni nel gameplay per un uso dell’arma bianca abbastanza basico, con colpi leggeri, caricati e parate che permettono fendenti più o meno cruenti, con la variante del sorprendere il nemico alle spalle.

Ovviamente questo rende ben presto il combattimento all’arma bianca abbastanza ripetitivo, unito al fatto che l’AI dei nemici non brilla per acume, visto che quasi tutti gli avversari, una volta ingaggiati in combattimento, tenderanno a venirci incontro e a spostarsi lateralmente per tentare di colpirci alle spalle.

A volte inoltre capita di essere colpiti anche quando la stoccata del nemico è decisamente distante da noi o siamo in parata. Tutto questo spinge inevitabilmente il titolo ad essere giocato in modalità stealth agendo nell’ombra e pianificando gli attacchi alle spalle.

Per il resto non si evidenziano limiti tecnici, anzi l’estrema libertà d’azione che si ha giocando a Dishonored 2 fa velocemente dimenticare quelli sopraelencati, in quanto le ambientazioni sono completamente esplorabili in lungo e largo, e totalmente prive di muri invisibili che ci limitino il passo.

Infine per quanto riguarda la longevità di Dishonored 2, bisogna innanzitutto premettere che la durata complessiva del gioco dipende molto dal tipo di approccio che avremo con l’azione e il completamento degli obiettivi.

Se sceglieremo di giocare in pieno stile stealth, nascondendoci nell’ombra e tendendo agguati alle sentinelle, evitando il più possibile lo scontro corpo ed esplorando ogni angolo delle mappe per cercare i bonus, le rune e gli oggetti collezionabili, la durata del titolo si allungherà inevitabilmente raggiungendo la ventina di ore circa. Ovviamente se sceglieremo un approccio più pragmatico, procedendo a fendenti e colpi d’arma da fuoco ai quattro venti, senza preoccuparci di scoprire tutti i segreti nascosti, il tempo di gioco diminuirà sensibilmente.

A questo va anche aggiunto che potendo selezionare due personaggi diversi e avendo anche a disposizione dei finali multipli, la longevità di Dishonored 2 ne esce indubbiamente giovata, rendendo questo titolo un unicum d’eccellenza del genere.

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