Doctor Strange Serie Oro [Recensione]

Pubblicato il 29 Ottobre 2016 alle 11:25

Arriva una nuova collana da edicola dedicata al Maestro delle Arti Mistiche della Marvel! Chi è il Dottor Strange? Scopritelo in questa prima uscita che propone le sue origini raccontate da Greg Pak e illustrate da Emma Rios!

I cinecomics Marvel hanno suscitato molte discussioni. Alcuni li adorano, altri li odiano. Tuttavia, un merito ce l’hanno e cioè quello di aver posto all’attenzione del grande pubblico alcuni personaggi poco popolari, perlomeno se paragonati all’Uomo Ragno o agli X-Men.

La Marvel ha avuto l’ottima idea di far realizzare pellicole sul proprio universo narrativo nella sua completezza. Ecco perché, accanto ai film dei Vendicatori o di Iron Man, ci sono quelli dedicati ad Ant-Man, giusto per fare un nome a caso, o al Dr. Strange.

Il Signore delle Arti Mistiche creato negli anni sessanta dai leggendari Stan Lee e Steve Ditko, infatti, non ha mai avuto il successo di altri eroi Marvel, sebbene le sue storie siano state spesso realizzate da maestri del fumetto americano. Grazie al film interpretato da Benedict Cumberbatch e all’attuale comic-book del Doc firmato da Aaron e Bachalo, uno dei migliori proposti dalla Marvel, tanti hanno scoperto o riscoperto l’intrigante Stephen Strange.

Panini Comics sta varando diverse iniziative su di lui e tra esse si segnala Doctor Strange Serie Oro che presenterà a cadenza settimanale storie realizzate in vari periodi. Si avrà dunque modo di conoscere in maniera approfondita uno dei personaggi più atipici e carismatici della Casa delle Idee. In questa uscita iniziale si parte con le origini ma non leggerete la prima avventura di Lee e Ditko pubblicata su Strange Tales. La storia è infatti più recente ed è tratta da Doctor Strange: Season One.

L’operazione Season One si basava sulle origini di vari personaggi, proposte con uno stile grafico e narrativo più al passo con i tempi. Quella del Doc è firmata da Greg Pak, autore che da anni si occupa di Hulk, tra le altre cose. In linea di massima, non stravolge l’eroe: Stephen Strange è un chirurgo arrogante che, in seguito a un incidente, non è più in grado di eseguire operazioni chirurgiche. Sente però parlare di un misterioso individuo, l’Antico, un potente stregone che vive in Tibet.

Si reca perciò da lui, sperando che la magia possa risolvere i suoi problemi. Ma le cose non vanno come sperato e la situazione diventa complicata. Pak parte dalle premesse di Lee e Ditko ma modifica qualcosa. Il Barone Mordo, per esempio, classico nemico di Strange, è presente e non è dissimile dalla versione canonica. Non vale però per Wong, l’orientale che diventerà il fedele domestico di Stephen e non era presente nelle prime avventure ditkiane. Pak lo descrive come un uomo aggressivo, capace di combattere e non privo di conoscenze in ambito esoterico.

Il rapporto tra Stephen e Wong è contrassegnato da continui, divertenti battibecchi, e nel complesso le psicologie dei protagonisti sono ben approfondite. A essi Pak aggiunge l’italiana Sofia Di Cosimo. E’ uno degli elementi fondamentali della trama che ruota intorno ad alcuni anelli magici da recuperare a ogni costo. Ciò significa che Stephen, Wong e Sofia dovranno vedersela con i possessori e la loro missione non sarà affatto semplice.

Pak delinea una story-line piacevole, dal ritmo scorrevole, e inserisce nella narrazione demoni, incredibili dimensioni, arcane divinità, come in una tipica storia del Dr. Strange che si rispetti. Sebbene l’avventura sia lontana, lo ribadisco, dall’impostazione tradizionale, costituisce comunque un buon punto di partenza per coloro che ancora non conoscessero il Mago Supremo. Testi e dialoghi sono curati e incisivi e i disegni sono appannaggio della brava Emma Rios.

La penciler spagnola ha uno stile contorto e aggressivo ma appropriato per le pagine incentrate sugli scontri tra Strange e gli esseri demoniaci o per quelle in cui appare l’intimidente Vishanti, una delle deità principali del Multiverso. Il lavoro della Rios è valido, impreziosito dalle chine di Alvaro Lopez e dai colori cupi e crepuscolari di Jordie Bellaire.

Il volume include inoltre una breve storia tratta da A+X che vede Doc e la Bestia alle prese con una minaccia di tipo occulto. Perlomeno è ciò che sembra in principio poiché in realtà c’è di mezzo un farsesco personaggio creato da Lee e Kirby su Fantastic Four celebre per i suoi fastidiosi scherzi. I testi sono di Jai Nitz che opta per toni ironici e leggeri e i disegni sono affidati al plastico Greg Smallwood.

Forse sarebbe stato preferibile iniziare la collana con materiale più coinvolgente ma questa iniziativa editoriale è da lodare. Se volete allora esplorare l’affascinante mondo della magia made in Marvel, Doctor Strange Serie Oro è ciò che fa per voi.

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