Fables 16 – Rosa Rossa
Pubblicato il 19 Luglio 2011 alle 08:56
Fables 16 – Rosa Rossa
Autori: Bill Willingham, Mark Buckingham (testi), Mark Buckingham, Inaki Miranda, Chrissie Zullo, Dave Johnson, Adam Hughes, Kate McElroy, J.H. Williams III, Joao Ruas (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 20,00, 16,8 x 25,7, pp. 250, col.
Recensione
Prosegue con successo Fables, delizioso comic-book scritto da Bill Willingham e prevalentemente disegnato da Mark Buckingham, ormai uno dei mensili di punta della divisione Vertigo della DC Comics. In effetti, le avvincenti e labirintiche vicende dei classici personaggi delle fiabe, inseriti in un contesto contemporaneo, sono senza ombra di dubbio una delle migliori proposte fumettistiche presenti nel mercato.
I fans storici del serial sanno che buona parte delle avventure di Biancaneve, Luca Wolf, Re Cole, Cenerentola e numerosi altri characters erano imperniate sulle fiabe che, rifugiatesi in un quartiere di New York, Favolandia, cercavano di difendersi dalle macchinazioni del perfido Avversario, alias l’infido Geppetto, che, dopo aver conquistato la loro patria, le Terre Natie, si accingeva a fare lo stesso con Favolandia.
Ma le cose sono cambiate. Geppetto è stato sconfitto; però, almeno per ciò che riguardava il precedente tp, mi era sembrato che Willingham, dopo aver concluso la story-line principale, stesse tirando un po’ la corda, dimostrando un calo di ispirazione. Avevo, tuttavia, puntualizzato che forse si trattava di un’impressione erronea e che magari lo sceneggiatore stava solo impostando le basi per ulteriori, intriganti trame.
E, dopo aver letto questa nuova uscita, posso affermare che, effettivamente, è così e stavolta Willingham supera l’apparente impasse espressiva e delinea una storia decisamente valida, peraltro costruita per culminare nel centesimo episodio della serie. Come è facile intuire dal titolo del libro, una sezione rilevante di essa ruota intorno alla pestifera Rosa Rossa, attualmente provata dalla morte del suo amato Boy Blue.
Finora Rosa Rossa era stata presentata come la sorella scapestrata e disinibita di Biancaneve, benché in diverse occasioni si intuiva che la sua personalità era più sfaccettata, a dispetto delle apparenze. In una splendida atmosfera fantasy, quindi, Willingham ci rivela molti dettagli del passato delle due sorelle che metteranno in una prospettiva diversa proprio Rosa Rossa.
E, in generale, non mancheranno le sorprese: il terribile Cavaliere Oscuro, recente villain della serie, sarà ancora una minaccia; gli esseri magici che si riunivano nel tredicesimo piano presenteranno un nuovo leader, l’inquietante bambina Ozma; Frau Totenkinder subirà un mutamento radicale e forse definitivo; Geppetto, pur sconfitto, non rinuncerà a dare fastidio alle altre Fiabe; la stessa Rosa Rossa cambierà atteggiamento; e nascerà il figlio di Bella e Bestia (e nessun lettore rimarrà indifferente!): nel complesso, dunque, le cose non saranno statiche e questa sequenza, che comprende i nn. 94-100 del mensile originale, costituisce di fatto un nuovo inizio narrativo, che si preannuncia appassionante.
I testi di Willingham sono ottimi, ironici e leggeri come di consueto (e stavolta pure Buckingham si cimenta con la scrittura, tramite un racconto in prosa con protagonista Pinocchio); e lo sceneggiatore fa, di tanto in tanto, sarcastici commenti sul consumismo e sulla disinformazione dei mezzi di comunicazione. E la parte grafica è di grande qualità. Mark Buckingham si conferma abile nella rappresentazione di ogni personaggio e il suo lay-out è altamente inventivo; anzi, oserei ipotizzare che questo tp rappresenta una delle sue prove più riuscite.
Il centesimo episodio, inoltre, è impreziosito da materiale extra di vario tipo, opera di talentuosi cartoonist, e due episodi sono illustrati dai non meno talentuosi Inaki Miranda e Chrissie Zullo. Gli estimatori del fantasy non rimarranno delusi e lo stesso vale per coloro che apprezzano il buon fumetto, indipendentemente dai discorsi di genere. Per quanto concerne la cura editoriale, c’è qualche refuso, ma non in maniera eccessiva e fastidiosa come in tante uscite Planeta dei mesi scorsi. In definitiva, il volume vale un tentativo.