Recensione – The Walking Dead 7×01: “Io Ti Ucciderò”
Pubblicato il 25 Ottobre 2016 alle 16:50
“E’ arrivato il momento di un nuovo inizio, poveri coglioni!”
Un nuovo inizio. Si, come no.
Sappiamo tutti come si è conclusa la scorsa stagione di The Walking Dead, con quel poco gradito cliffangher in soggettiva con la cinepresa che diventava rossa di sangue (brr, orribile, mi vengono i brividi ancora a pensarci) e ciao ciao tanti saluti al prossimo anno.
E ormai si è capito che la produzione, probabilmente, ha perso un po’ la strada maestra: nel corso della seconda parte della sesta stagione si è avuta la sensazione che ciò che interessava davvero a questa serie fosse diventato sorprendere gli spettatori, prenderli in giro, che l’obiettivo fosse spiazzarli di continuo e non di raccontare una storia. Eppure, ripartendo col piede giusto per la settima stagione, che si preannunciava molto più movimentata rispetto a quelle passate, si poteva ancora tentare di raddrizzare il tiro … se il gran ritorno della serie fosse stato gestito bene.
Non gestire bene il gran ritorno della serie avrebbe significato realizzare un intero episodio su Negan che trolla Rick e tortura i suoi amici a bastonate; non gestire bene il gran ritorno della serie avrebbe voluto dire rivelare chi Negan avesse effettivamente ucciso a 15-20 minuti dall’inizio dell’episodio, e attraverso vari flashback.
Oh, no, un momento … questo è proprio quello che hanno fatto.
Io ti Ucciderò, signore e signori, è l’ennesima presa in giro di un regista (Greg Nicotero) che, francamente, non è mai stato, diciamo così, un talento cristallino, e che ultimamente ha già iniziato la fase del tracollo.
Quanto è orribile la scena di Negan che porta Rick a spasso nel camper?
Primo: davvero Nicotero vuole farmi credere che nel cuore di Rick (diventato ormai uno sciamano visionario, stando a come ce lo descrive il regista), Rosita e, che so, Aaron, abbiano la stessa importanza di Daryl o Michonne?
Secondo: perché gli zombie non mordono Rick? Ho dovuto riguardare la scena tre volte perché non volevo crederci, ma gli zombie arrivano a toccare i succosi polpacci di Rick e poi, quando sono lì lì per morderli, si limitano ad accarezzarli; ma che carini che sono questi zombie, così affettuosi e assolutamente poco mortali.
Terzo: Nicotero, buon Nicotero, quando Negan parla a Rick dall’interno del camper, con Rick sul tetto a piangere e ricordare, vuoi farci vedere cosa sta facendo Negan? Se sta in piedi su una sedia, o seduto, o se si sta scaccolando, vuoi farcelo vedere con almeno uno stacco che sia uno? Nel modo in cui la scena è stata montata mi ha fatto pensare a Obi-Wan durante la battaglia gli X-Wing (“Usa la Forza, Luke!”).
Non parlerò delle vittime di Negan, per non rivelare nulla a chi non ha ancora visto l’episodio, ma una cosa devo dirla perché l’ho trovata particolarmente ridicola e frustrante. Vi ricordate quando, quest’estate, uscì la notizia che la produzione aveva girato delle scene aggiuntive filmando la morte di tutti i protagonisti, così da nascondere all’occhio dei droni la vera identità della vittima di Negan? Ecco, Nicotero ha pensato bene di infarcire l’episodio con tutte quelle riprese e ficcarle di traverso come “pensieri” di Rick … quindi a un certo punto avremo Rick che, terrorizzato, immagina che Negan abbia ucciso anche tutti gli altri uno ad uno.
Qual è il problema, direte voi. Il problema è gravissimo, ed è il seguente: queste scenette da un secondo l’una, che vedono la mazza di Negan schiantarsi sul cranio dei protagonisti, sono state montate dopo il flashback che ci ha mostrato le vere vittime di quel folle col giubbotto di pelle, ed è l’ennesimo tentativo di ingannarci da parte della produzione, perché per un secondo siamo tenuti a pensare (lo siamo, per via del montaggio) che anche tutti gli altri sono morti.
Unico punto positivo: Jeffrey Dean Morgan è straordinario e il suo Negan è ottimo, ed Andrew Lincoln si dimostra ancora il migliore (insieme a Lauren Cohan) in un cast di protagonisti che sa essere mono-espressivo anche quando i loro amici si fanno sfondare i crani da una mazza da baseball arrotolata col filo spinato.
In conclusione, non definirei questo Io Ti Ucciderò (il titolo italiano è completamente sbagliato, perché non centra il punto fondamentale dell’episodio, anzi fa pensare che Rick possa in qualche modo fare la voce grossa con Negan quando ci viene chiaramente mostrato che non è così) una delusione, quanto l’ennesimo passo falso di una serie che dopo sette anni continua a zoppicare, claudicante come un morto vivente, e che ormai sembra puntare tutto non tanto sulla vicenda da narrare, quanto sui dati degli ascolti.