Ragnarok e il ritorno di Simonson alle atmosfere fantasy [Recensione]
Pubblicato il 24 Ottobre 2016 alle 11:25
Arriva una straordinaria serie IDW scritta e disegnata da uno dei più acclamati autori di Thor: Walt Simonson! Il celebre maestro dei comics torna a occuparsi di dei norreni e ci regala una nuova, inquietante versione del Dio del Tuono! Non perdete Ragnarok, tradotta da Editoriale Cosmo!
L’Editoriale Cosmo ha ormai da mesi iniziato a pubblicare materiale statunitense, attingendo al catalogo di etichette indipendenti del calibro di Dynamite, Boom! Studios e IDW. Ed è proprio una serie IDW ad essere tradotta ora nel nostro paese.
Non è un comic-book qualsiasi, dal momento che è scritto e disegnato da Walt Simonson, celebrato cartoonist che negli anni ottanta entusiasmò i lettori con la sua incredibile run di Mighty Thor, tuttora reputata tra le migliori in assoluto della lunga vita editoriale del Dio del Tuono.
Simonson si è occupato di personaggi di vario tipo ma non si può negare che le atmosfere fantasy siano nelle sue corde. Non solo il marvelliano Thor ma pure il guerriero Elric creato da Michael Moorcock è finito nelle sue mani. Questo albo propone i primi sei episodi di una nuova entusiasmante testata il cui nome è tutto un programma: Ragnarok.
Come è facile intuire, Simonson torna a occuparsi delle divinità norrene, già da lui ampiamente utilizzate in Mighty Thor. In realtà, tutto nasce proprio da un’idea che Simonson aveva avuto per una storia del Dio del Tuono, nonché da una proposta che gli venne fatta dalla Wildstorm, quella cioè di concepire un’avventura con tipiche situazioni sword & sorcery che poi non venne realizzata. Alla fine è nato appunto Ragnarok che ha come personaggio principale Thor.
Non si tratta però della versione Marvel e, come avrete modo di vedere, questo dio è senz’altro più cupo e inquietante di quello della Casa delle Idee. La trama si svolge in un mondo chiamato Dusk Lands che è sotto il dominio di Hel dopo la morte di tutte le divinità di Asgard.
L’avventura inizia con una coppia di elfi neri, Brynja e Regn, che per vivere fanno gli assassini su commissione. Costoro però hanno una figlia piccola e di conseguenza solo Brynja accetta l’incarico, lasciando la bimba alle cure del marito.
Ben presto si rende conto che la missione è più pericolosa del consueto e avrà a che fare con troll infidi, strane creature e con un dio di pietra, ritenuto morto, che per motivi inspiegabili si anima. Brynja scoprirà a sue spese che si tratta nientemeno che di Thor, uno dei più potenti e temibili dei del pantheon norreno.
Lo stesso Thor non rammenta il suo passato, non ricorda in quali circostanze Asgard è stata distrutta e comprende che il Ragnarok, il Crepuscolo degli Dei delle profezie, si è verificato.
Chi è il responsabile? Thor, armato del martello Mjolnir, cercherà di scoprirlo ed è proprio con l’apparizione del dio che la trama di Ragnarok incomincia realmente e Simonson si sbizzarrisce, utilizzando concetti delle leggende nordiche e, in generale, dei romanzi fantasy.
Abbondano battaglie sanguinose, inseguimenti, demoni del fuoco, rettili giganteschi, mondi paralleli e strane dimensioni; insomma, tutti gli elementi essenziali per una sword & sorcery che si rispetti. Simonson si diverte, facendosi coinvolgere dall’obiettivo di raccontare un’avventura allo stato puro.
Prevale comunque un tono cupo e luttuoso, un senso di fine opprimente, appropriato per una serie basata sull’idea della distruzione del mondo e i testi di Simonson sono profondi, senza però risultare verbosi e pedanti. Dal punto di vista dei disegni, Ragnarok è spettacolare.
Coloro che già hanno apprezzato il penciler su Mighty Thor o Fantastic Four sanno cosa aspettarsi. Le figure di Simonson sono tozze, enormi, intimidenti e il tratto è aggressivo. Simonson pone attenzione nei confronti delle ambientazioni oscure e tenebrose e dei paesaggi desolati partoriti dalla sua immaginazione.
Non ci sono concessioni alle leziosità: il suo Thor ha un volto cadaverico, simile a un teschio, ed è lontano anni luce da quello Marvel; i suoi mostri sono ributtanti e i guerrieri hanno un’aura minacciosa e disumana che non può non catturare l’attenzione.
Anche nel caso di Ragnarok, Simonson crea le tavole in maniera inventiva, ricorrendo a lay-out mutevoli, alternando inquadrature minuscole con altre di ampie dimensioni e non mancano le proverbiali onomatopee che debordano dalle vignette. Da tenere d’occhio i colori tenui e quasi impressionisti della bravissima Laura Martin che valorizzano le matite incantate di questo maestro dei comics. Ragnarok è dunque imperdibile.